Mettiti in comunicazione con noi

Attualità

Costi energetici: La Confederazione Imprese Italia chiede all’Europa manovre concrete per le imprese e le famiglie

Pubblicato

-

Dopo i risultati della Conferenza delle parti sul clima di Sharm El-Sheikh e il susseguirsi emergenziale successivo all’aggressione della Russia all’Ucraina, la tematica e problematica energetica continua ad essere la prerogativa urgentissima da affrontare per la vita delle imprese italiane e per la nostra economia.  La Commissione europea ha lanciato una proposta per fissare un tetto al prezzo del gas, anche se con molte condizioni che ne limitano il campo di applicazione. La prima è che il tetto inizierà ad applicarsi automaticamente quando il prezzo del gas sui contratti a lungo termine raggiungerà i 275 euro per megawattora: una cifra molto più alta del previsto.Inoltre, il price-cap si applicherebbe solo nel caso in cui il prezzo rimanesse al di sopra di questa cifra per 14 giorni, e anche se la differenza tra i prezzi europei e i prezzi globali diventasse troppo importante. Una proposta allarmante e per nulla risolutiva delle problematiche energetiche per la Confederazione Imprese Italia che chiede alle istituzioni europee di riprendere e rilanciare le critiche e le proposte provenienti da Alessandro Volpi, professore di Storia presso l’Università di Pisa, autorevole esponente della Fondazione Luigi Einaudi e già sindaco di Massa. Il professore Volpi ha affermato che annunciare un tesso siderale a 275 euro significa alimentare ulteriore e nuova speculazione a danno dei cittadini e delle imprese. Carlos Sorrentino, Segretario Generale della Confederazione Imprese Italia ha dichiarato: “Gas ed energia continuano ad essere l’argomento centrale sui media italiani. Come ha evidenziato il professore Alessandro Volpi diviene essenziale distaccarsi dalla speculazione finanziaria sui prezzi stabiliti dalla Borsa di Amsterdam, che mobilita modesti volumi di gas ma influenza indirettamente i contratti di lungo termine”. 

Per i responsabili della Confederazione Impresa Italia diviene essenziale monitorare con attenzione la classa politica in Europa che sembra oramai succube della grande finanza, sempre più lontana dalle richieste e dalle dinamiche economiche della piccola e media impresa italiana. Le autorità politiche europee dovrebbero lavorare all’idea di una immediata opportunità per poter trasferire con tempestività ai clienti finali il beneficio di eventuali iniziative europee di contenimento dei prezzi delle commodity energetiche, rilanciando l’economia nazionale ed europea e allontanarsi dalle manovre della grande speculazione finanziaria sui costi energetici. Con una spesa media per le famiglie che si attesterà, per il 2022, sui 1.516 euro per il gas e i 1.042 euro per la luce e con ulteriori aumenti previsti per l’anno 2023, la Confederazione Imprese Italia continuerà a monitorare le scelte politiche e le dinamiche geo-energetiche del prossimo futuro, invitando a puntare sulla diversificazione energetica e sulle infinite opportunità provenienti dalla ricerca energetica innovativa e sostenibile.  

Attualità

Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

Pubblicato

-

Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

Continua a leggere

Attualità

Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

Pubblicato

-

“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

Continua a leggere

Attualità

La disumanità dei governi imbelli

Pubblicato

-

È caduto il velo delle menzogne, la Flotilla mette a nudo la disumanità dei governi imbelli, interessati a mantenere attivo e florido il mercato delle armi, riconvertendo quello delle automotive, in grave crisi in Europa. La Meloni aveva criticato l’azione della Global Sumud Flotilla reputandola inopportuna e affermava: “è una fase nella quale tutti quanti dovrebbero capire che esercitare una responsabilità, attendere mentre c’è un negoziato di pace, è forse la cosa più utile che si può fare per alleviare le sofferenze dei palestinesi” e riferendosi alla Flotilla, proseguiva e rincarava la mano: “ma forse le sofferenze del popolo palestinese non erano la priorità” (Ansa e L’Espresso1 ottobre 2025).

Eppure, nei confronti di Israele, la Meloni non esprime alcuno sdegno diversamente manifestato per la Flotilla. Dimentica che era un’azione umanitaria, svolta da persone di diversa nazionalità, disarmate, indirizzata a creare un corridoio sicuro al fine di alleviare le sofferenze del popolo Palestinesedovute alla mancanza di cibo e di medicinali,provocate dalla disumanità del governo genocidario di Israele. Nulla potrà rimanere come prima, la Flotilla ha avuto il merito di aver attirato l’attenzione mediatica su ciò che accade a Gaza e sulla pulizia etnica operata da Israele. Atto esecrabile e frutto avvelenato che affonda le sue radici nel lontano 1948, costellato di odio e morte che avvelena l’esistenza degli israeliani e dei palestinesi, senza soluzione di continuità e senza una via d’uscita. Sin ad oggi, l’UE, gli USA, la Comunità Internazionale non sono riusciti a proporre una pacifica ed unitaria soluzione al tema dei due Stati e dei due popoli. Le immagini di Gaza distrutta, delle donne che piangono i bambini morti per fame o colpiti dalle bombe, hanno ferito la carne viva di milioni di persone chespontaneamente sono scese in piazza gridando lo slogan: “blocchiamo tutto”. Spero che, tutto ciò indurrà i singoli governi e la Comunità Internazionale a rimettere al centro dell’agenda politica il bene comune, oscurato dai ciechi nazionalismi e dalla ricerca del benessere personaleedonistico. I popoli hanno indicato la strada: si dia voce e speranza al senso di umanità, si dia voce e dignità ai popoli del Sud del mondo.

Continua a leggere
Advertisement

Più letti