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CittadinanzAttiva sul Piano Performance ASL AV 2021/2023:”Solo un adempimento”

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La prima impressione che si riceve dalla lettura del Piano delle Performance della ASL AV triennio 2021/23 è che esso sia stato redatto per la necessità di adempiere ad un preciso dispositivo normativo. Il Piano, infatti, ribadisce al 90% quanto approvato con la delibera n.147 del il 31 gennaio 2020 (performance 2020/22), che a sua volta richiamava quello dell’anno precedente (performance 2019/2021).

Sia tra gli obiettivi di carattere generale che nel paragrafo sulla pianificazione strategica triennale si evidenzia la prioritaria necessità della predisposizione ed attuazione del nuovo Atto Aziendale senza il ben che minimo accenno sulle cause che hanno determinato il ritardo accumulato per la sua predisposizione; quello in vigore è del 2017 relativo alla precedente nomina a Direttore Generale della Dott.ssa Morgante (2016).

Se l’Atto Aziendale costituisce lo strumento giuridico mediante il quale le Aziende Sanitarie determinano la propria organizzazione ed il proprio funzionamento, delineando gli ambiti della propria autonomia gestionale ed organizzativa, nel rispetto dei principi e dei criteri emanati dalla Regione, il suo aggiornamento, previo parere del Collegio di Direzione, informati preventivamente e sentiti il Comitato di rappresentanza dei sindaci, il Consiglio dei sanitari e le Organizzazioni Sindacali, andava adottato tempestivamente non solo perché propedeutico al Piano delle Performance ma soprattutto perché la Regione Campania ha completamente rinnovato sia l’organizzazione della rete ospedaliera (DCA 103/2018) sia quella territoriale (DCA 99/2016 – 83/2019 e sia il piano di riqualificazione del Servizio Sanitario Campano (DCA 99/2019).

Nel paragrafo riferito all’assistenza ospedaliera si continua ad annoverare il nosocomio “Frangipane” Presidio Ospedaliero di base come quello di S. Angelo dei Lombardi ignorando, qualcuno maligna volutamente, che il DCA 103 lo ha definitivamente classificato DEA di 1^ livello già nel 2018.

Per la riorganizzazione dell’assistenza territoriale (DCA 99/2016 aggiornato DCA 83/2019) si ipotizza il suo completamento entro il 2021 e, nonostante un ritardo di 5 anni , la si ritiene ottimale.

Per gli interventi di riqualificazione delle strutture e della tecnologia, alcuni dei quali già finanziati (apparecchiature per l’UOC Anestesia e Rianimazione, Risonanza Magnetica, Mammo grafo digitale con tomosintesi presso il Dea di Ariano), non viene specificato il cronoprogramma.

Nessun accenno agli ultimi importanti provvedimenti adottati dalla Regione Campania a fine anno 2020:

  • Decreto Dirigenziale 246/agosto 2020 organizzazione del CUP unico regionale che si prefigge l’obiettivo di avviare un programma di evoluzione del sistema che, mettendo al centro il cittadino, permettesse di conseguire un miglioramento in termini di efficienza, efficacia dei risultati (riduzione dei tempi di attesa, miglior rapporto domanda-offerta, customer satisfaction) ed economicità della gestione, per consentire in tempi rapidi di dare ai cittadini campani nuovi servizi e canali, omogenei su tutto il territorio regionale, per la prenotazione delle prestazioni;

  • DGRC 475/novembre 2020 potenziamento e riorganizzazione della rete di assistenza territoriale che in aggiunta alle disposizioni relative alle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) prevede : A) una riorganizzazione del sistema delle cure domiciliari (ADI) ed ha programmato un incremento del personale dedicato all’ADI di circa 450 unità, tra OSS e infermieri; L’acquisizione di personale farà seguito alla definizione, da parte delle AA.SS.LL. di un piano di fabbisogno, che descriva in modo dettagliato le attività svolte e la quantificazione del potenziale incremento del numero di prese in carico, e che dovrà essere presentato e approvato dalla Regione entro il 20 dicembre 2020, piano che ad oggi ancora non è stato pubblicato nell’albo pretorio della ASL; B) la nuova figura dell’infermiere di famiglia o di comunità che viene introdotta con l’obiettivo di rafforzare l’assistenza nei due ambiti di competenza (famiglia e comunità), ritenuti strategici per la promozione della salute e gestione della cronicità/fragilità sul territorio; la presenza dell’infermiere di famiglia è prevista secondo uno standard non superiore ad 8 unità ogni 50.000 abitanti ;

  • DGRC 544 /dicembre 2020 aggiornamento fabbisogno Centri di Assistenza Diabetologia (CAD) che, al fine di migliorare il sistema regionale della cura del diabete, sia in termini di prevenzione primaria che di prevenzione delle complicanze, assicurando equità di accesso e promuovendo l’utilizzo congruo delle risorse in condizioni organizzative adeguate, ha rideterminato il fabbisogno dei CAD prevedendone uno ogni 100.000 abitanti assegnando, di conseguenza, un incremento di tre Centri alla ASL di Avellino in aggiunta a quattro esistenti;

  • DGRC 593 /dicembre 2020 approvazione disciplinare tecnico “Metodologia di determinazione del Fabbisogno di Personale del SSR” che, premettendo che il disciplinare intende fornire una metodologia che permetta di pervenire all’individuazione dello standard di personale necessario a garantire l’offerta di salute sia con riferimento all’area ospedaliera che a quella territoriale, dispone per la definizione del fabbisogno di personale ospedaliero risulta fondamentale definire gli “standard” organizzativi per categorie di ospedali e le dotazioni minime necessarie a garantire la funzionalità prevista per quel presidio, in relazione al suo ruolo nella rete;

  • DGRC 620 /dicemre2020 Piano Operativa per il recupero delle Liste di Attesa che , rilevato la riduzione del 25% dei ricoveri e del 49% delle attività di specialistica ambulatoriale, ha ridistribuito le risorse per il recupero delle prestazioni non eseguite assegnando alla ASL 250.427 per i ricoveri e 492.406 per la specialistica ambulatoriale (importi più bassi rispetto a tutte le altre Aziende Sanitarie della Regione – ASL BN 315.532 per ricoveri e 753.003 per specialistica ambulatoriale).

Lo stato emergenziale che ha interessato quasi interamente l’anno 2020 a causa della pandemia COVID 19 e la mancanza di un aggiornato Atto Aziendale sono utilizzate per giustificare lo slittamento dell’attuazione delle performance dell’anno precedente e le lacune di quello attuale.

Con l’auspicio che le osservazioni espresse possano essere di stimolo per un repentina emanazione dell’Atto Aziendale ribadiamo la nostra disponibilità per una fattiva collaborazione con l’unico intento di migliorare la salute dei cittadini.

Ariano lì

Il Responsabile TDM Il Coordinatore AT Ariano

Dott.ssa Creistina D’Amico Prof. Raffaele Scarpellino

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Autonomia differenziata e premierato, sciagure da scongiurare                                                                         

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A Lacedonia l’incontro-dibattito, lunedì 6 maggio                                                                                                                       

Se il disegno di legge 615 Calderoli, in questi giorni all’esame della Camera, sarà approvato, l’autonomia differenziata diverrà legge e consentirà alle Regioni che ne faranno richiesta, di gestire in maniera autonoma 20 materie oggi in concorrenza con lo Stato e 3 di esclusiva competenza di quest’ultimo. Si concretizzerebbe, in sintesi, una redistribuzione di poteri, in seguito a una diversa allocazione delle risorse pubbliche, dallo Stato centrale verso quei territori che lo richiederanno. Ispirata alla riforma del 2001 del Titolo V della Costituzione, la proposta, che da anni sta a cuore alla Lega, consentirà a quelle Regioni che ne faranno richiesta, di concordare con il Governo la “devoluzione” di competenze e risorse. L’autonomia differenziata prevede infatti la possibilità di trattenere parte del gettito fiscale generato sul territorio per il finanziamento dei servizi e delle funzioni di cui si chiede il trasferimento. Una vera e propria rivoluzione silenziosa che assomiglia più a una bomba a orologeria, fortemente voluta dal partito del Nord, che si sta portando avanti da anni e che con l’attuale Governo, vedrebbe il compimento, anche in virtù di uno scambio tra il partito della Lega e quello di Fratelli d’Italia, il quale in cambio otterrebbe il nulla osta sul premierato, che alla Meloni sta particolarmente a cuore. L’autonomia differenziata comporta una sottrazione di ingenti risorse alla collettività nazionale e la disarticolazione di servizi e infrastrutture logistiche come i trasporti, la distribuzione dell’energia, l’istruzione, la sanità, che per il loro ruolo nel funzionamento del sistema Paese, dovrebbero avere necessariamente una struttura unitaria e a dimensione nazionale. Sebbene le prime Regioni che hanno chiesto un maggior protagonismo economico-legislativo siano tra le più ricche d’Italia (Lombardia, Veneto ed Emila Romagna), anche loro potrebbero ricavarne degli svantaggi: sia perché il Sud è un mercato essenziale per il Nord, sia perché le ampie differenze interne alle stesse Regioni verrebbero aumentate dall’allocazione delle risorse, che premierebbe le parti più ricche e meglio organizzate. La sottrazione del gettito fiscale alla redistribuzione su tutti i territori, violerebbe inoltre il principio di solidarietà economica e sociale contenuto in Costituzione, aumentando le disuguaglianze tra Nord e Sud, con un conseguente crollo sociale ed economico dei territori più svantaggiati, che potrebbe mettere in crisi l’intera Italia. Delle conseguenze che comporterebbe l’attuazione del progetto, non si parla abbastanza, sia perché respingente nei suoi 11 articoli pieni di farraginosa burocrazia, sia perché i media principali sembrano “distratti” da altro. Se l’autonomia andrà in porto, dunque, la distanza tra il Nord e il Sud potrebbe diventare incolmabile, mentre l’Italia sarebbe divisa in tante repubblichette con leggi e regole diverse, guidate dai governi locali di turno, che su molte materie potranno decidere i destini dei territori e dei loro abitanti, senza nessun ente sovraordinato a fare da contrappeso e garante. E forse si potrà persino realizzare il sogno di una macroregione del Nord, insinuatosi dagli anni Ottanta in tanti cittadini separatisti che considerano una zavorra i territori del sud e delle zone più svantaggiate.                                                                                                                                                 L’ANPI Provinciale di Avellino, La CGIL di Avellino, l’Auser di Avellino, La Via Maestra-Insieme per la Costituzione, stanno promuovendo una serie di incontri sul territorio irpino volti a informare sulle criticità dell’autonomia differenziata e del premierato, e sui motivi per cui sarebbero sciagure, che però, si possono ancora respingere.                                                                                                                                                               Lunedì 6 maggio a Lacedonia (AV) alle 17,30 presso il MAVI (Via Tribuni), coordinati da Rocco Pignatiello, parleranno di  autonomia differenziata, premierato e stravolgimento della Costituzione: il sindaco Antonio Di Conza, il prof. Luigi Famiglietti, docente di Diritto degli Enti locali presso l’Università di Cassino, Giovanni Capobianco, presidente provinciale ANPI, l’on. Tony Ricciardi, deputato del Partito Democratico, l’on. Michele Gubitosa, deputato, vice- presidente M5S, l’on. Franco Mari, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Franco Fiordellisi, Segretario generale CdLT CGIL Avellino.                                                                                                                             Si invita caldamente la popolazione a partecipare, perché è importante conoscere per poter scegliere con consapevolezza.              

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Ad Ariano Irpino  un dibattito  su “La Scuola e la Bussola”

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Venerdì 3maggio 2024 ore 17,30 al Palazzo degli Uffici.

L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino ha organizzato per  domani, venerdì 3 maggio alle ore 17,30 presso la Sala Conferenza del Palazzo degli Uffici,  un dibattito pubblico sui confini e gli orizzonti della libertà di insegnamento, dal titolo “La Scuola e la Bussola”.

Dopo i saluti del Sindaco Enrico Franza, introdurrà i lavori l’Assessore all’Istruzione e alle Politiche Giovanili Grazia Vallone.

Il dibattito proseguirà con  il dirigente Scolastico prof. Franco Di Cecilia e la psicoterapeuta dott.ssa Flavia Morra.

La cittadinanza è invitata a partecipare.

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Raccolta Oli Esausti  7, 8, 9 maggio 2024

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Si informa la cittadinanza che  nei giorni 7, 8 e 9 maggio 2024, verrà effettuato il ritiro a domicilio degli Oli Vegetali esausti, di provenienza domestica, con il seguente calendario:

martedì 7 maggio nelle strade del Centro Storico

mercoledì 8 maggio nelle strade del Rione Martiri

giovedì 9 maggio nelle strade del Rione Cardito.

I cittadini sono invitati a lasciare, entro le ore 7,30 del giorno stabilito, la tanichetta piena o altro contenitore in modo visibile sulla strada in corrispondenza delle proprie abitazioni. Gli operatori passeranno per il ritiro dell’olio esausto e lasceranno la tanichetta svuotata nello stesso posto, in modo da poter riutilizzare il contenitore.

Il Servizio è a costo zero, ed è effettuato dalla Società Ecopan.

Per qualsiasi informazione è possibile chiamare il numero 3491468687.

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