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Ciampi(M5S):”Su Alto Calore la Regione si attivi, prima del 19 tuteli cittadini, lavoratori e acqua pubblica”

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Da Vincenzo Ciampi, Consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle, riceviamo e pubblichiamo Sono pronto a sostenere qualsiasi iniziativa della Giunta regionale della Campania a difesa dell’Alto Calore. Anche il  piano di avvio di un’attività straordinaria di manutenzioni delle reti per 50-60 milioni, a mio parere, sarebbe un fatto concreto a difesa della società che è patrimonio di due province e di  134 comuni. La Regione Campania dovrebbe fare un passo immediato a sostegno di questa società che il 19 di ottobre arriva in tribunale con una richiesta di fallimento avanzata dalla procura della Repubblica. Un fatto senza precedenti per una partecipata pubblica della Campania interna. E una situazione di questa portata richiede un’assunzione di responsabilità da parte dell’ente che possiede la rete di distribuzione dell’Alto Calore, eredità della Cassa per il Mezzogiorno, cioè la Regione Campania. Inutile dire che l’assunzione di responsabilità sta in capo anche alla politica e a quei politici della maggioranza deluchiana che  sull’Alto Calore hanno fatto le proprie fortune politiche; spolpato ben bene l’osso, che sia l’ora per lor signori di passare la palla ad un privato?

L’iniziativa della Regione avrebbe ovviamente anche una forte connotazione politica e potrebbe  essere dunque   un elemento indiretto di conforto nell’aula del tribunale.
Se non ci sono evidenze di altre iniziative dei creditori, se l’attuale gestione ha provveduto ad un risanamento che, secondo  il presidente Ciarcia consentirà di “raggiungere l’equilibrio finanziario”, un sostegno della Regione Campania sarebbe un segnale di fiducia che potrebbe avere riverberi anche sul prosieguo dell’iter giudiziario.

Ho assistito all’assemblea dei soci dell’Alto Calore dell’8 ottobre e non ho visto  iniziative di alcun genere a difesa del capitale umano dell’Alto Calore, alla difesa dell’Acqua Bene Comune, se non nuovi giochetti e strategie contro questo o quell’avversario. Non c’è di che vantarsi nel portare in procura e non all’assemblea dei soci le proprie perplessità sulla gestione. Anche in una logica di tutela delle proprie comunità.  Soprattutto se si fa parte di una compagine politica che per cinquanta e più anni ha disamministrato questo ente. Sa tanto della volontà di lavarsene le mani.
Volersi tirare fuori dalla corresponsabilità con le armi direi della delazione non è un’azione politica, ma un invito al tanto peggio tanto meglio.

Al di là dei numeri portati da Ciarcia e di qualche assunzione di responsabilità di qualche sindaco, la maggioranza di chi assiste a questo spettacolo,  non ha reagito come avrebbe dovuto, rispetto all’effettiva portata del dramma in atto.
L’ignavia della Regione Campania  di queste ore  non fa che aggravare la situazione, non fa che confermare l’idea che si voglia assecondare il declino di questa azienda. In nome di uno scontro politico tutto interno alle fazioni del Pd, probabilmente. In nome di strategie che potrebbero riportare in auge il vecchio progetto della privatizzazione nascosta da partecipazioni di minoranza.
Tutto questo a scapito degli utenti e dei lavoratori, oltre che dei creditori dell’azienda.
Allora, ritengo che sia indispensabile che la Regione faccia un passo concreto. Non sono un tecnico, non sono un socio, ma ritengo che qualcosa vada fatta prima del 19 ottobre.
Ad esempio, la stessa Regione ha già proposto, a valle del Piano di risanamento Pozzoli, un progetto per il finanziamento di opere di manutenzione da realizzare con il distacco di un centinaio di  dipendenti presso un consorzio di rete o società incaricate. Ora, in virtù della regolarità contributiva che oggi la società è in grado di attestare, l’azienda può effettuare eventuali distacchi di personale e incamerare le spese generali di queste opere. La manovra è stata oggetto di una mia interrogazione al presidente della Giunta che ho depositato nei giorni scorsi.
Stando alle parole di Ciarcia, dunque la Regione Campania può  dare seguito ai decreti di finanziamento che si accingeva a emanare a favore di singoli comuni soci dell’Alto Calore. Si compia insomma la manovra in grande stile dando un segnale concreto e vero.
Sono pronto a sostenere questa manovra dell’esecutivo regionale o qualsiasi altra iniziativa si intendesse mettere in campo.
Anche se appartengo alla minoranza del Consiglio, io ci sono: il salvataggio dell’Alto Calore non ha bandiere a cui ubbidire.

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Venticano-Ultimo giorno tra gli stand della Campionaria

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Ciarcia: «Grande partecipazione»

Venticano, 28 aprile 2024 –  Si conclude oggi la 45esima edizione della Fiera Campionaria di Venticano, un evento che per cinque giorni ha trasformato il comune in un vivace crocevia di cultura, commercio e innovazione. Migliaia di visitatori, provenienti da tutta la regione e oltre, hanno percorso gli stand espositivi, rinnovando l’appuntamento con una delle manifestazioni più attese e storicamente ricche della Campania.

Emanuela Ciarcia, Presidente della Pro Loco Venticanese che ha organizzato l’evento, ha espresso grande soddisfazione per il successo dell’edizione 2024: «Siamo estremamente contenti di come si è svolta questa edizione della Fiera Campionaria. Ogni anno, il nostro obiettivo è quello di superare le aspettative, portando novità e confermando la tradizione. Quest’anno, con più di 200 espositori e un programma ricco di eventi collaterali, abbiamo offerto una piattaforma eccezionale per le aziende locali e non solo, consolidando il ruolo di Venticano come centro di scambio culturale e commerciale».

La Fiera di quest’anno ha visto una significativa partecipazione, con stand dedicati all’agricoltura, all’innovazione tecnologica, all’enogastronomia e all’avicoltura. Particolare attenzione è stata dedicata alla sostenibilità, con l’introduzione di iniziative volte a ridurre l’impatto ambientale e promuovere pratiche di consumo responsabile.

«In questi giorni di Fiera, abbiamo avuto l’opportunità di dimostrare che è possibile coniugare tradizione e innovazione, offrendo al tempo stesso un’esperienza attraente per ogni tipo di pubblico», ha aggiunto la Presidente Ciarcia. 

La nostra fiera è un esempio di come eventi di questa scala possano essere un motore di sviluppo economico e culturale, contribuendo significativamente all’attrattività del nostro territorio».

Anche oggi, per la serata finale, spazio alla musica, con il dj set a cura di Cosmo Radio Taurasi.

La Pro Loco Venticanese ringrazia tutti gli sponsor, i partecipanti, gli espositori e i volontari che hanno contribuito alla realizzazione di questo importante evento. 

Un ringraziamento speciale va alle autorità locali, alle forze dell’ordine e ai servizi di sicurezza, che hanno garantito lo svolgimento della fiera in un clima di serenità e sicurezza.

La Fiera Campionaria di Venticano gode del patrocinio della Regione Campania, della Provincia di Avellino e del Comune di Venticano e del sostegno di Rubicondo, Bcc Flumeri e Gruppo 1NVPItalia.

La Fiera si svolge nel quartiere fieristico, in via del Foro a Venticano, su una superficie di oltre 30mila metri quadrati

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Faccetta nera a scuola – Parla il legale del docente di musica

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L’avvocato Gianluca Grasso, a seguito di mandato ricevuto, ha emesso il seguente comunicato stampa a difesa del suo assistito.

La tempesta mediatica che ha investito il mio assistito, purtroppo, non accenna ad arrestarsi, anche in occasione dei festeggiamenti per il 25 Aprile la vicenda continua a essere in risalto e non risulta più tollerabile una narrazione dei fatti completamente distorta della realtà.

A distanza di molti giorni dall’evento, il Preside continua a ribadire, nelle interviste rilasciate alla stampa, di aver bloccato il docente (non si capisce in cosa!). Anche la convocazione di un dibattito pubblico per discutere “sulla scelta poco felice della canzone fascista” fa capire che, nonostante gli sforzi del docente, i fatti, per come realmente si sono svolti, continuano a essere travisati e distorti.

Dunque, ricostruiamo la vicenda

Innanzitutto, bisogna chiarire che non c’è stata alcuna richiesta didattica di cantare né suonare la canzone, così come non era prevista alcuna esecuzione della canzone in nessun ambito né pubblico né privato. Durante le lezioni di educazione musicale dal Professore vengono trattati diversi argomenti sia di natura tecnica (notazione, tempo, ritmi, e molto altro) che interpretativa (dinamiche e agogiche principalmente). Nel corso delle lezioni di pratica musicale durante l’ascolto e lo studio di canzoni dello stesso periodo, oltre a canzoni di epoca risorgimentale, nonché l’inno nazionale, è emersa la curiosità, da parte dei ragazzi, di ascoltare questa canzone “incriminata” non in programma.

L’utilizzo del brano “Faccetta nera” ricade in un contesto didattico di confronto sugli argomenti summenzionati in relazione alla struttura naturale del brano e all’orecchiabilità della melodia che, così come altre, viene considerata in funzione della propria struttura musicale, svuotandola e deprivandola completamente del contenuto ideologico/politico che generalmente viene associato alla melodia.

Gli stessi studenti, per poter avere un riferimento sullo studio di queste differenze, hanno chiesto lo spartito con il testo e il docente ha provveduto a scaricalo da internet e inviarlo sul gruppo whatsapp degli studenti insieme a un altro brano, proprio come esempio di ritmi e metriche in contrapposizione a quelli di altri brani studiati nel corso dell’anno.

Questi sono i fatti. Pertanto, ancora oggi, non si capisce quale blocco avrebbe posto il preside nei confronti del docente, visto che, preme ribadirlo con fermezza, nessuna esecuzione del brano era stata richiesta dal mio assistito agli studenti.

Il professore, con molti anni di docenza alle spalle, organista religioso, persona impegnata nel sociale, non può che essere notevolmente rammaricato da tutto questo clamore mediatico. Ovviamente, conoscendo le dinamiche giornalistiche, sappiamo bene che associare quanto accaduto al 25 Aprile ne fa risaltare il clamore, ma sarebbe opportuno ricondurre la vicenda nei limiti della verità e contestualizzarla.

Con l’occasione, il Professore, mio tramite, vuole ringraziare i numerosi messaggi ricevuti da parte dei suoi studenti i quali gli hanno manifestato solidarietà e vicinanza; gli stessi, conoscendo realmente i fatti, hanno espresso il loro stupore per quanto sta accadendo.

Il mio assistito, inoltre, per il tramite del mio Studio Legale, si riserva tutte le azioni a tutela della propria reputazione e onorabilità. Tanto si doveva per chiarire la vicenda e ristabilire la verità dei fatti.  

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Assegnate ad Ariano Irpino le maglie tricolore medio fondo CSI 2024

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La gara ciclistica nazionale VI° Mediofondo Primavera svoltasi nel giorno della festa della liberazione (25cm) ad Ariano Irpino, ha assegnato le maglie tricolori riservate agli atleti CSI nella specialità Mediofondo nazionale 2024.  Celestino Anzivino e tutta la sua associazione Speedrow Team hanno per la sesta volta allestito una manifestazione che poche sul territorio della regione Campania possono ritenersi degne di assegnare le maglie tricolori come quella svoltasi nella comunità arianese, modello da prendere sicuramente ad esempio. Infatti, la manifestazione si è svolta in piena sicurezza e in maniera eccellente grazie anche all’impiego delle  forze dell’ordine a partire dalla Polizia di stato, Carabinieri che hanno garantito la sicurezza dei concorrenti, ai Vigili Urbani locali, Volontari, moto staffette e quattro ambulanze per assistenza medica in gara. Ma andiamo alla cronaca della gara. Al via 292 ciclisti provenienti da ogni regione d’Italia. La partenza è stata data alle ore 9:00 dal rione Martiri, zona Perazzo con partenza e arrivo lungo la statale novanta. I concorrenti hanno affrontato un percorso agonistico di 96 km che si sono dati battaglia lungo gli impegnativi chilometri di gara e 1670 metri di dislivello, resi ancor più impegnativi dal vento e dalla salita di Ciccotonno con pendenza media del 6,5 % e max 25% che hanno dovuto affrontarla per due volte. I ciclisti anno attraversato, oltre ArianoIrpino, Montaguto, Orsara di Puglia, Panni,  Monteleone Di Puglia, Savignano Irpino Ciccotonno, Difesa Grande. Per la classifica generale assoluta Mediofondo il primo tagliare il traguardo è stato Marco Larossa (LarossaTeam) che ha preceduto Matteo Rotondi (Murolo Vincenzo Elefante SL2) , terzo posto per Chiriacò(Autoricambi Marrone). Tra le donne sul gradino più alto del podio Rossella Diezzo (Barracuda Bike Cycling Team), piazza d’onore per Lidia Principi . terzo gradino del podio per Emanuela Sampaolesi (Team Go Fast), quartaCinzia Zacconi (new Mario Pupilli), quinto posto per l’atripaldese Annalisa Albanese del team Eco Evolution Bike. Al termine della classifica finale risultato vincitore della maglia di campione nazionale mediofondo CSI 2024 nella rispettiva categoria i seguenti atleti:

Junior Sport Macchione Francesco (Brasciwood); Elite Sport: Prencipe Domenico (Cicli Spano Spontino); Master 1: Larossa Marco (Team Larossa); Master 2: Giangregorio Felice (Dama Project);

Master 3: Giannuzzi Antonio (Tekno Bike Putignano); Master 4: Navedoro Giuseppe (Team Larossa); Master 5: Pastore Mario (Murolo Vincenzo Elefante SL2); Master 6: Monaco Alfonso (Team Falco); Master 7: Catapano Fabrizio (New Daunia Cycling); Master 8: Ritota Carlo Bartolomeo (Molise Ricambi); MW1: Albanese Annalisa (Eco Evolution Bike);
MW2: Zacconi Cinzia (New Mario Pupilli);
MW3: Sampaolesi Emanuela (Team Go Fast). 

I new vincitori nazionali sono stati premiati con la maglia  tricolore da Biagio Nicola Saccoccio responsabile della Commissione Tecnica Nazionale Ciclismo e Enrico Pellino presidente del Comitato CSI Campania.  La manifestazione si è conclusa con un ricco pasta party per gli atleti e famigliari al seguito.

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