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Politica

Buemi: “Fare di Ariano sezione staccata del Tribunale di Benevento”

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Ieri mattina presso la Sala mostre del Palazzo degli Uffici si è tenuto un incontro per discutere  dell’attuale situazione del Tribunale di Ariano Irpino, una tematica che sta molto a cuore ai candidati della lista PD – PSI. Per parlare esaustivamente della possibilità di riportare nel paese un servizio fondamentale come quello legato alla giustizia, il candidato sindaco Guido Riccio e i suoi sostenitori hanno invitato ad intervenire il senatore Enrico Buemi.

Il senatore, oltre ad esprimere il suo dispiacere per il disagio creato dalla riforma che ha ridotto il numero di tribunali all’interno delle Regioni, si è espresso su altre tematiche legate alla giustizia e sul rapporto fra le istituzioni e l’amministrazione locale.

In occasione del suo intervento alla conferenza il Senatore Buemi, accompagnato dal candidato sindaco e su invito del Direttore dell’istituto, si è recato presso il Carcere di Ariano Irpino per una visita. Quello che è emerso dal confronto con il direttore è la mancanza di un dialogo con l’amministrazione comunale e una profonda difficoltà ad attuare progetti e iniziative di pubbliche utilità, quali l’impiego dei detenuti con reati minori in lavori socialmente utili e un programma rieducativo sostanzioso che ne garantisca il reintegro.

La tediosa questione del Tribunale di Ariano Irpino è uno dei temi caldi di questa campagna elettorale ed è tra i punti principali del programma elettorale di Guido Riccio. La proposta pervenuta dal senatore e appoggiata con forza dal PD e dal PSI è quella di creare una sede distaccata del Tribunale di Benevento ad Ariano Irpino con il fine di garantire un servizio fondamentale alla comunità arianese e ovviare ai gravi disagi che la soppressione del Palazzo di Giustizia ha arrecato a quest’ultima.

Garantendo il suo appoggio al candidato sindaco e alla lista congiunta PD – PSI, il senatore ha salutato la platea con una riflessione riferita agli errori commessi dalla politica italiana e con l’augurio di ricevere presto l’approvazione per l’istituzione di sedi distaccate in supporto dei tribunali soppressi:
“Una buona politica sa tornare indietro quando le scelte che ha fatto sono state improduttive”.

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Attualità

Ciampi (M5S): Con le dimissioni di Lenzi, privati più vicini alla gestione dell’acqua

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Le dimissioni di Lenzi segnano un punto a favore dei privati. Oggi la fine dell’acqua pubblica è più vicina.
Apprezzo gli sforzi di Lenzi nella direzione di conservare l’acqua in mano pubblica, gli sono solidale e senza dubbio non mi convince l’attacco di alcuni esponenti politici che  denunciano il ritardo della governance e parlano di ritardi nel piano di ristrutturazione finanziato dalla Regione.  A caldo mi pare che la politica, intendo i consiglieri regionali e i sindaci-soci dell’Alto Calore, non hanno fatto una bellissima figura. Gettare la croce su un amministratore che comunque ha portato avanti il concordato è ingeneroso e contribuisce a confondere le idee sulla crisi attuale.  Chiederò alla Giunta Regionale quale sia la reale consistenza dei flussi finanziari arrivati nelle casse dell’Alto Calore o dei comuni soci. In tutto questo Lenzi ha lavorato sul concordato e Palomba è arrivato da pochissimi mesi: cosa ci si aspettava da questi due professionisti? Non vorrei che la manovra sia quella di spianare rapidamente la strada al privato.

Non ho sentito nessuno prendersi la responsabilità di questa situazione e non mi rassicura che a getto continuo  si facciano proposte (dal bonus, al rinvio delle decisioni  sugli aumenti) senza dare risposte chiare.
Per quanto mi riguarda continuerò a battermi per la gestione pubblica dell’acqua. L’acqua resta pubblica, va ribadito, solo se  i sindaci risponderanno davvero al loro mandato elettorale: l’interesse dei cittadini. Ciò non è accaduto fino ad oggi perchè ha vinto l’appartenenza politica e la convenienza elettorale. L’acqua pubblica e la sua gestione pubblica saranno le principali questioni che il nuovo governo regionale dovrà affrontare. Il cambio di stagione passa per una nuova   tutela dei cittadini, dell’ambiente, delle risorse locali.

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Attualità

Convocazione Consiglio Comunale – Tra i punti in discussione l’emergenza idrica

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Ad Ariano Irpino il Presidente del Consiglio ha convocato il Civico Consesso nella Sala Consiliare “Giovanni Grasso” di Palazzo di Città, in seduta ordinaria, per il giorno 28 agosto 2025 alle ore 08,00 in prima convocazione e per il giorno 29 agosto alle ore 10,30 in seconda convocazione, con il seguente ordine del giorno:

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Attualità

Antonio Bianco :”Senza soldi non si cantano messe, il Sud dimenticato anche dall’opposizione”

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Il gap tra le due aree del Paese è un dato assodato, negli ultimi due anni il PIL del Sud è stato più alto di quello del Nord, con risolti positivi, ad avviso della Meloni, sull’avviata, ma presunta perequazione economica fra le due aree del Paese. La realtà parla di ben altro: la spesa storica, la mancanza di servizi, il divario infrastrutturale sono fattori che, in sinergia tra loro, determinano l’impoverimento e lo spopolamento del Sud. Permane la differenza del reddito pro-capite, che è la metà, e la disoccupazione doppia rispetto al Nord. La situazione socio-economica non è per niente rassicurante, a sinistra Bonelli e Fratoianni, rappresentanti di AVS, indicano le priorità da affrontare quali: disoccupazione, scuola, università, sanità, alta velocità ferroviaria e rigettano l’idea di costruire il ponte sullo stretto. Pur apprezzando il loro operato, nulla dicono sulla mancata perequazione territoriale della spesa pubblica complessiva pro-capite sociale e infrastrutturale che, ogni anno, applicando  il criterio della spesa storica, sottrae al Sud 60 miliardi, indirizzati verso il Nord. Tiepida è la condanna dei due leader del regionalismo differenziato, riforma che, se attuata in tutti i suoi aspetti, porrebbe la pietra tombale sulla Questione Meridionale. In poche parole, Bonelli e Fratoianni citano i problemi in cui affonda il meridione senza indicare dove prendere i soldi, i tempi di intervento e le modalità di esecuzione di un programma pluriennale per la rinascita del Sud, ponte ideale tra l’Europa e le coste meridionali e orientali del mediterraneo. Inoltre il PIL italiano cresce come un prefisso telefonico, dopo il 2026 dobbiamo restituire il prestito con gli interessi di 122,6 miliardi del PNRR e occorre onorare gli impegni assunti dal governo Meloni in sede internazionale. A ciò si aggiunga che Adriano Giannola, presidente della Svimez, ritiene necessari almeno100 miliardi per la rinascita del Sud.

È finito il tempo dell’enunciazione dei problemi, occorre prioritariamente indicare le risorse finanziarie, certe e permanenti, indispensabili a mettere in atto un programma elettorale credibile che punti sulla rinascita del Sud.

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