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Ariano Basket

Basket A2F – Le Farine fanno le “Magiche”: è pokerissimo contro la Magika

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E’ un treno che non conosce soste: Ariano infila la quinta vittoria consecutiva puntando diritta verso la stazione d’arrivo dei play-off. Dopo aver aperto la striscia positiva a domicilio della seconda forza del campionato, Ferrara, il poverissimo si completa a pochi chilometri di distanza. Anche Castel San Pietro deve arrendersi a domicilio ad un gruppo proprio come la scorsa stagione ha improvvisamente trovato automatismi, fiducia e solidità mentale. Le Farine hanno dominato sin dall’avvio il match riuscendo a tener testa ai tentativi di rientro. Le ragazze di coach Seletti non sono andate oltre il 29-29 al 26’ dopo essere state doppiate in avvio (8-16 al 10’). Ariano l’ha fatta propria conducendola sin dall’avvio e restando ancorata al match anche nei momenti di scarsa lucidità. Sempre in controllo, coach Ferazzoli ha potuto contare sulla sicurezza in attacco di Cupido (16 punti e top scorer dell’incontro), ma soprattutto sul solito disarmante saldo recuperate-perse: +13 a favore di Maggi e compagne che non hanno pagato dazio alla maggiore stazza delle avversarie. Ora le ragazze di Ferazzoli sono le favorite nella corsa per l’ottavo posto dopo aver staccato in classifica le più dirette concorrenti. Notizie positive sono arrivate sia da Viterbo dove le laziali si sono arrese per una sola lunghezza alla capolista La Spezia. Sconfitta secondo copione anche Civitanova a Palermo. Ariano ha anche agguantato Empoli sconfitta al supplementare nel derby contro Viareggio. Dopo la sosta pasquale altri due turni da vivere fino in fondo. Cinque squadre raccolte in due punti a lottare: in palio due posti play-off ed un posto al sole (il nono) per chiudere il campionato senza passare per i play-out. Domenica 3 aprile, Ariano ospiterà Bologna mentre a Civitanova andrà in scena lo scontro diretto contro Viterbo: saranno due match che potranno indirizzare in modo deciso i verdetti finali che però difficilmente potranno arrivare prima dell’ultima giornata.

  • MAGIKA CASTEL SAN PIETRO – LE FARINE MAGICHE ARIANO IRPINO: 41-55

Magika Castel San Pietro: Zampiga 2, Gianolla 7, Venturi 2, Michelini, Capucci 2, Melandri, Franceschelli 6, Brunetti 10, Pazzaglia 6, Furlani, Zarfoui 2. Coach: Seletti.

Le Farine Magiche Ariano Irpino: Paparo 3, Valerio 9, Santabarbara, Falanga A. n.e., Guerri, Albanese 2, Maggi 9, Cupido 16, Celmina 8, Zanetti 8, De Michele n.e.. Coach: Ferazzoli.

Parziali: (8-16); (22-25); (31-36)

Arbitri: Lucia Barbagallo di Milano, Sara Canali di Gandino (BG)

Castel San Pietro: T2 16/41 ; T3: 0/5; Tl 9/16, Rimb. 38, Perse 31, Rec. 20, Valutaz. 38.

Ariano: T2 14/36; T3: 4/17; Tl 15/23, Rimb. 34, Perse 19, Rec. 32, Valutaz. 57.

RISULTATI 24^ GIORNATA (11^ Rit): Bologna – Ancona: 59-49; Stabia – Brindisi (oggi, ore 19); Castel S.Pietro – Ariano Irpino: 41-55; Ferrara – Salerno: 71-61; Viterbo – La Spezia: 58-59; Palermo – Civitanova M.: 68-56; Empoli – Viareggio: 67-72.

CLASSIFICA: La Spezia 48; Ferrara 42; Palermo, Castel S.Pietro, Bologna 30; Stabia 24; Empoli, Ariano Irpino 22; Viareggio, Civitanova M., Viterbo 20; Salerno 10; Ancona, Brindisi 8.

PROSSIMO TURNO (25^ giornata): La Spezia – Stabia (02/04 ore 19); Civitanova M. – Viterbo (03/04 ore 18); Ancona – Ferrara (02/04 ore 19.30); Brindisi – Empoli (02/04 ore 18); Viareggio – Palermo (02/04 ore 17.30); Ariano Irpino – Bologna (03/04 ore 18); Salerno – Castel S.Pietro (02/04 ore 19.30).

Fonte: www.basketariano.it

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Ariano Basket

Iris Ferazzoli si racconta:”Ad Ariano ho trovato la famiglia e la casa a cui tornare dopo le mie impegnative sfide”

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Ha sangue italiano nelle vene Iris Ferazzoli, sebbene sia nata in Argentina a Santa Fe, nel 1972. Dopo una brillante carriera come giocatrice, coronata con la vittoria di uno scudetto a Priolo e un’Eurocoppa a Napoli, attualmente fa la head coach di basket. Ha iniziato l’attività di allenatrice in serie A nel 2014 ad Ariano Irpino, per proseguirla a Cagliari per 5 anni e, nella scorsa stagione, a Roseto degli Abruzzi. Iris è rientrata il 12 agosto dall’Argentina, dove non si recava da tre anni, sia perché il suo periodo lavorativo inizia in agosto, sia perché temeva di rimanere bloccata in aeroporto a causa di eventuali lock down. Ha potuto finalmente riabbracciare sua madre e il resto della famiglia, con la quale è rimasta circa un mese. Nel periodo della pandemia, ci ha rivelato – “ho riflettuto molto sul senso del lavoro, delle amicizie, della famiglia. Quando si abbraccia la mamma, si abbraccia la casa, la propria infanzia, la storia della famiglia, i posti in cui si è stati felici, i ricordi”. Ci ha confidato come, a causa di un problema di salute della madre, sia stata in ansia e non abbia girato come avrebbe desiderato, per la sua terra, di cui la preoccupano le critiche condizioni socio-economiche. Iris ormai è italiana quasi dalla stessa quantità di anni trascorsi in Argentina: “Sono partita dall’Argentina a 26 anni e sono 24 anni che vivo in Italia, anche il mio compagno è italiano. Il privilegio di essere qui lo devo allo sport di cui sono appassionata, la pallacanestro: entrai nella nazionale argentina a 19 anni, rimanendoci dal 1990 al 2005. Nel 1997, per la prima volta ci qualificammo al mondiale, un obiettivo al quale avevamo lavorato duramente negli anni precedenti, ma il mio principale intento fin da piccola era venire a giocare nella terra di mio nonno, originario di Monte San Giovanni Campano (FR). Quando andai in Germania per il mondiale, notarono il mio cognome italiano e mi chiamarono. Risposi immediatamente e cominciai a giocare nelle migliori squadre italiane, finché non approdai anche ad Ariano Irpino, dove rimasi dal 2010 fino al 2016. Qui ho avuto modo di fare grandi amicizie e ho persino comprato casa, una tana alla quale tornare a ogni fine incarico e dove mi sento bene. Ho messo radici con persone che definisco la mia famiglia: nella vita una è la famiglia biologica o che ti ha cresciuta, un’altra è quella che ti scegli incontrando, parlando, lavorando, confrontandoti, creando le tue amicizie. Sono amicizie forti che si contano sulle dita di una mano, ma su cui se ho bisogno, se sono triste, posso contare, persone dalle quali non devo nascondermi, ma a cui posso mostrarmi anche con le mie fragilità, perché non mi giudicano”. Iris inizia a giocare in Italia dal 1998 al 2013, dai 18 fino ai 41 anni: “Ho giocato ad alti livelli, fino ai mondiali, mi sono mancate soltanto le Olimpiadi. Essere professionista è uno stile di vita che richiede impegno, sacrificio, responsabilità verso se stessi e le proprie compagne. Ma ho capito che pur continuando a divertirmi come giocatrice, sentivo ardere il fuoco dell’insegnamento. È importante che le capacità motorie si sviluppino da piccoli, l’approccio a certi movimenti è facilitato e permette che una volta appresi, da adulti si facciano in maniera automatica, senza richiedere particolari sforzi mentali. Da ragazzina adoravo sottopormi allo stress da competizione, necessario per essere pronti ad affrontare squadre forti e io in questo sono sempre stata incisiva. Ho cominciato ad allenare il settore giovanile fin dal 2007, mentre continuavo a giocare: dal 2014 ho smesso di giocare e fino al 2021 ho allenato la serie A, che però non è più quella di un tempo. Le nuove generazioni sono cambiate e così anche il modo di insegnare ciò che serve, va modulato, individuando altresì il modo migliore di parlare con loro, che purtroppo, fanno poca introspezione. I giovanissimi vorrebbero arrivare ad ottenere subito il successo, guardando ai giocatori della NBA, senza tener conto del percorso di sacrifici che questo richiede. Ora sei alle prese con una nuova sfida:.. Sono stata incaricata dalla società ASD Feba di Civitanova Marche, di cui apprezzo il progetto e il metodo di lavoro, volto a migliorare il territorio valorizzando l’appartenenza. Spazierò dalla prima squadra alle scuole. Ci sono 4-5 ragazzine che militano in nazionale che faranno parte della massima serie, che quest’anno sarà la B, ma l’intenzione è farle crescere, e soprattutto, risalire in A2“.

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