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ASL Avellino – Quale emergenza aspettarsi?

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L’Ordine dei Medici della Provincia di Avellino sottolinea e contesta apertamente la decisione dell’ASL di Avellino di praticare presso la propria sede la vaccinazione contro l’influenza stagionale.

Esautorando i Pediatri di Famiglia. E i Medici di base?

Evidente che il rischio degli assembramenti, il disagio delle famiglie non sono stati considerati.

Evidente il numero insufficiente di personale per vaccinare, per due tornate, 16.000 bambini da 6 mesi a 6 anni (quindi 32.000 vaccinazioni) entro il 15 dicembre.

Mentre i Medici lanciano questo allarme, l’Asl di Avellino precisa che sta procedendo a trasformare l’Ospedale Frangipane di Ariano Irpino.

Perché questa riflessione?

Perché l’Asl eseguirà il disposto dell’Unità di Crisi regionale Prot.2763 del 18/10/2020 con la quale la Regione Campania sospende, sino a nuova ordinanza/disposizione, i ricoveri programmati presso gli Ospedali Pubblici. Possibili solo ricoveri urgenti ‘non differibili’.

Fatti salvi i ricoveri programmati per i pazienti oncologici (medici e chirurgici).

L’Asl Avellino ‘’deve’’ recuperare 58 posti letto COVID (tanti ne pretende la Regione).

Quindi sono programmati presso l’Ospedale di Ariano Irpino 14 posti di Terapia Intensiva (7 già attivi), 10 di Sub Intensiva e 30 di Medicina COVID, 6 posti di Sub Intensiva in corso di attivazione presso il ‘’Criscuoli’’ di Sant’Angelo dei Lombardi. La somma non fa il totale (Principe De Curtis..)

Potenziare, contro la Covid, Ariano Irpino equivale a decongestionare il Moscati ma la specialità del momento fa scalare in subordine altre patologie.

Proprio come nella fase primaverile del contagio.

I reparti riconvertiti in locali Covid verranno dirottati a S. Angelo dei Lombardi?

I posti previsti/programmati al Presidio Ospedaliero di S. Angelo sono abbinati a Pronto Soccorso adeguato in termini di specializzazione del personale?

La Dirigenza non ha tenuta nascosta la penuria di anestesisti, specialisti per la gestione della T.I. e sub intensiva.

Si chiede lo sforzo del territorio: qualche giorno fa una ventina di Sindaci del territorio altirpino hanno gridato a gran voce le lacune che il sistema sanitario offre alla vista.

Immaginare di spostare in un territorio, quello altirpino, ancora non ‘’invaso’’ dal contagio come la provincia napoletana, è programmazione?

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Morti sul lavoro – Antonio Bianco: “Ripristinare il Sistema Sanitario Nazionale”

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I sindacati scioperano, il 20 aprile a Roma la CGIL e la UIL, non partecipa la CISL, portano in piazza i temi della sanità incapace di dare risposte concrete e rapide ai pazienti e delle morti sul lavoro. Le liste di attesa sono un dramma nazionale, ancor più acuto nel Meridione, con posti letto insufficienti e personale carente che è costretto a subire turni inaccettabili, anche di 12 ore al giorno, perfino nel pronto soccorso. In Italia almeno 5 milioni di persone hanno rinunciato a curarsi, con il passaggio della gestione della Sanità da Nazionale a quella Regionale, sono diventate inaccettabili le disparità di assistenza e cura di identiche patologie legate alle risorse finanziarie che impongono ai residenti nelle regioni più povere del Meridione di migrare verso il Nord per curarsi. L’uguaglianza dei cittadini e la loro salute non sono diritti fondamentali dell’individuo (articoli 3 e 32 della Costituzione) ma legati alla residenza che contrassegna la possibilità di avere cure garantite in tempi accettabili. 

Sia l’uguaglianza dei cittadini che le cure gratuite per gli indigenti, sono un mero sogno. In Italia, secondo le stime dell’ISTAT, non meno di 5,7 milioni di cittadini, pari all’8,5% delle famiglie residenti nel 2023, sono in condizioni di povertà assoluta, persone alle quali la cura e l’assistenza sanitaria non è garantita, né mai erogata. I sindacati confederali scendono in piazza anche per denunciare, per l’ennesima volta, la barbarie delle morti sul lavoro. Gli ultimi episodi mostrano quanta strada deve essere fatta sulla prevenzione e sul controllo nei cantieri. Secondo il sindacato deve essere eliminato il sub appalto del sub appalto che scarica la riduzione dell’importo appaltato sulla sicurezza e sul salario del lavoratore, costretto a subire condizioni pericolose per la propria salute pur di mettere il piatto a tavola. Né vi è stato il confronto con il governo sul rinnovo dei contratti e sulla riduzione del potere di acquisto dei salari causato dall’inflazione. Secondo il sindacato, le risorse finanziarie potrebbero essere trovate tassando gli extra profitti delle banche, del settore farmaceutico e di quello energetico. Le chiacchiere stanno a zero: le liste di attesa si allungano e prosegue la strage dei morti sul lavoro. Non possiamo rimanere con le mani in tasca a guardare gli eventi, occorre una crociata per rendere civile il nostro paese, non possiamo essere complici della politica che non considera tutti gli individui “Fratelli d’Italia”.

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Antonio Bianco:”Occorre la crociata contro le morti bianche sul lavoro”

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nessun governo ha posto il freno al massimo profitto ed ai sub appalti, costi quel che costi, inclusa la vita dei lavoratori. Eppure ci sono fiumi di leggi, pezzi di carta straccia bruciata sull’altare dell’egoismo e della competizione che risparmia sui salari pur di rimanere sul mercato che cannibalizza le imprese in regola, costrette a chiudere i battenti. La strage della centrale elettrica di Suviana, seguiranno le commemorazioni di stato, le frasi di rito, qualche lacrimuccia e poi, speriamo di no!, in attesa del nuovo lutto. In Italia ogni anno perdono la vita più di 1000 persone sul posto di lavoro, con migliaia di lavoratori infortunati che vanno ad ingrossare la schiera di invalidi civili che sono presi in carico dall’INPS. Costi che si riversano sul sistema pensionistico e su quello sanitario, incapace di garantire la presa in carico totale dell’infortunato e della sua famiglia. Non si può andare a lavorare e ritornare a sera in una bara con le commemorazioni di Stato. Occorre una crociata contro questa strage, diversamente siamo simili a Ponzio Pilato che, si lava le mani e gira lo sguardo da un’altra parte.

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Il 15 aprile ad Ariano intervento di derattizzazione

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Si informa la cittadinanza che lunedì 15 aprile 2024  dalle ore 7,00  è previsto un intervento di derattizzazione su tutto il territorio comunale.

L’intervento di bonifica ambientale sarà realizzato, come di consuetudine, da un’impresa incaricata dall’Asl, con la collaborazione ed il controllo del personale comunale.

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