Attualità
Antonio Bianco:”Soldi al privato accreditato, sempre meno risorse alla sanità pubblica”

Le mance non finiscono mai e ne beneficiano solo i privati. La notizia è tratta dall’articolo di Paolo Russo pubblicato su “LA Stampa” del 27 ottobre 2023. La riduzione delle liste di attesa è l’obbiettivo della Meloni, infatti mette sul piatto della finanziaria, oramai, in dirittura di arrivo, circa 2 miliardi: 280 milioni nel 2023 ed altri 1,2 miliardi da spalmare nei prossimi anni a tutto vantaggio del privato convenzionato (centri diagnostici, clinici, laboratori). Ad essi si sommano altri 520 miliardi che non entrano nel FSN (Fondo Sanitario Nazionale), assegnati alle regioni con scopo vincolato all’abbattimento delle liste di attesa, da trarre dalle risorse del bilancio regionale e destinate al privato accreditato, ovviamente, sottratte alla sanitàpubblica. È chiara la volontà politica non solo della Meloni ma anche dei governi precedenti di centro-sinistra di: ridurre le risorse finanziarie al FSN, fare regali al privato accreditato, non adeguare gli stipendi dei medici e degli infermieri, non mettere in atto il turover del personale in pensione. In molti ospedali del Sud, mancano le lenzuola, le coperte e la strumentazione funzionante, ad esso si aggiungala fuga dei medici e degli infermieri verso le regioni del Centro-Nord ed all’estero, allettati da migliori stipendi. Non si redistribuiscono le risorse mavengono concentrate nelle mani di pochi. Il principio è identico a quello dell’autonomia regionale differenziata voluta dalla Meloni: non si tiene conto delle persone e dei territori fragili, mentre si assegnano risorse finanziarie, a piene mani, al privato accreditato e si dimenticano i 5 milioni di persone in condizioni di povertà assoluta (rapporto ISTAT 2022).
Attualità
Ordinanza per divieto di vendita e asporto di bevande in vetro o lattine

In occasione della Festa di Sant’Antonio in Piazza Mazzini, con gli eventi “Nostalgia ‘90” (14 giugno) e Franco Ricciardi – “Medina Pop” (15 giugno), è stato disposto, con Ordinanza Sindacale n. 17 del 14 giugno 2025, un divieto temporaneo di vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro o lattine, per motivi di sicurezza pubblica.
Validità del divieto:
14 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo
15 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo
Il provvedimento è volto a garantire l’incolumità delle persone e il regolare svolgimento degli eventi
Attualità
Sospensione Idrica – Ecco le zone interessate

L’Alto Calore Servizi S.p.A. comunica che, al fine di consentire un corretto approvvigionamento idrico, a causa della diminuzione della disponibilità di risorsa idrica dal gruppo sorgentizio di Castel Baronia, si rende necessario effettuare la sospensione della fornitura idrica dalle ore 22.00 di oggi giovedì 13 giugno 2025 alle ore 06.00 del giorno successivo (14 giugno) nelle seguente contrade del Comune di Ariano Irpino : Tesoro, Trave, Paragano, Piano Taverna e Santa Regina
Attualità
Confesercenti, Marinelli: obbligo polizze anti calamità per tutte le imprese

“Si prospetta una nuova incombenza per le imprese irpine, che come nel resto del Paese, sono chiamate ad ottemperare l’obbligo di sottoscrizione di una polizza assicurativa contro le calamità naturali”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale de Confesercenti Avellino.
“Dopo un articolato iter – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – è stata approvato ed è entrato in vigore dall’inizio di giugno il provvedimento che dispone per tutte le imprese la stipula di contratti assicurativi a copertura dei danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali”.
Per le aziende di grandi dimensioni, per effetto di un precedente decreto legge, l’obbligo è già in vigore dal primo aprile.
Sono state invece previste scadenze differenziate per le altre categorie di impresa, in base alla loro dimensione, secondo i criteri di classificazione delle direttive dell’Unione europea: le medie avranno tempo fino al primo ottobre 2025, quelle piccole e micro fino al 31 dicembre.
I beni da assicurare sono quelli rilevanti ai fini dell’attività d’impresa: terreni, immobili (fabbricati e relative parti impiantistiche e strutturali), macchinari e impianti produttivi, attrezzature industriali e commerciali. L’obbligo riguarda anche le attività che operano in strutture e locali non di proprietà.
Non sono assicurabili gli immobili irregolari non sanabili, che ovviamente non possono accedere acontributi pubblici Sono escluse dall’obbligo le imprese agricole, che continuano a essere soggette a regole specifiche già previste dalla normativa di settore.
L’obiettivo della norma è garantire la continuità operativa anche in contesti di grave emergenza ambientale, attraverso un sistema di gestione del rischio condiviso tra imprese, assicuratori e Stato. Il mancato rispetto dell’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro i danni da eventi catastrofali comporta, come conseguenza principale, l’esclusione dall’accesso a contributi, sovvenzioni e agevolazioni di carattere finanziario erogati con risorse pubbliche, in caso di emergenza.
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