Mettiti in comunicazione con noi

Cultura Eventi e Spettacolo

Anche quest’anno torna l’Ariano Music Station giunto alla IX edizione. Come sempre ricchissimo il programma degli eventi musicali e culturali.

Pubblicato

-

Il 19 e 20 Luglio presso la stazione di Ariano rivive grazie alla Pro Loco Nuovamente che da anni lavora alla promozione di iniziative socio-culturali rivolgendo particolare attenzione allo sviluppo delle attività turistiche, ai prodotti tipici dell’enogastronomia e dell’artigianato locale, alle tradizioni popolari.

La Sagra degli Antichi Sapori, anch’essa giunta alla IX edizione ed ormai indelebile appuntamento abbinato all’ArianoMusicStation. La diffusione della conoscenza dei prodotti tipici consente non solo di continuare a farli vivere, ma anche di conferire loro valenza culturale. “Cultura del gusto” non significa solo parlare di un determinato prodotto tipico, ma anche parlare del luogo dove nasce, delle sensazioni che il bere e il mangiare possono creare, di tutte quelle emozioni che ruotano intorno all’alimentazione.

Sabato 19 Luglio appuntamento con la musica degli ALMABLUE LIVE

Domenica 20 Luglio il clou della manifestazione con i Solenni Festeggiamenti in onore del SS. Redentore e di S. Giovanni Evangelista con le Sante Messe alle ore 8:00 e alle ore 11:00 e nel pomeriggio processione lungo viale stazione alle ore 18:30 e Santa Messa conclusiva alle ore 19:00 nella Chiesa S. Giovanni Evangelista.

A chiudere l’ArianoMusicStation in serata saranno gli ZEKETAM con la loro musica etno popolare. Cinque ragazzi irpini che hanno deciso di esprimere la loro passione per la musica traendo ispirazione dalla terra che gli ha dato la luce. Da questa passione per i suoni dell’Irpinia è nato quattro anni fa un gruppo di musica etno popolare che hanno battezzato “Zeketam”. Il nome è la fusione del verbo “zechetiare” – che nel dialetto locale significa muoversi, dondolare, ballare – e la parola “tam”, da tamburo: insomma, muoversi al ritmo del tamburo, dei ritmi popolari antichi. Nei primi tempi della fondazione del gruppo, avevano iniziato con le pizziche e le ballate popolari, principalmente salentine, ma col tempo hanno iniziato a sentire che quei motivi e quelle tradizioni non gli appartenevano e nell’ultimo anno han deciso di puntare l’attenzione sulla tradizione irpina, la loro, una tradizione vastissima e poco considerata. È stato lí che han deciso di girare i paesi dell’Alta Irpinia alla riscoperta dei suoni della loro terra, conoscendo tanta gente che ha potuto fargli conoscere le storie, le leggende, la memoria, i sentimenti e le melodie di una terra povera ed umile ma ricca di tradizione. Ad oggi sono quasi l’unico gruppo che si dedica esclusivamente a queste sonorità e tradizioni e stanno iniziando a godere dei risultati di questa scommessa. Il segreto del loro successo è stato quello di far convivere gli strumenti (fisarmonica, tamburello, tammorra, chitarra classica) ed i suoni tradizionali con quelli moderni (batteria, chitarra elettrica, basso), risultando quindi appetibili a differenti tipi di pubblico, tanto tra i giovani che cercano una alternativa alla musica commerciale, quanto tra gli anziani che trovano in loro chi tramandi musiche e tradizioni antiche, magari sentendo adattate canzoni che non ascoltavano da tanti anni. Giuseppe, il bassista del gruppo, ci spiega che i membri degli Zeketam vengono tutti da generi differenti, dal rock al blues fino al folk, ed hanno cercato di creare uno stile proprio contaminandolo con i gusti di ognuno di loro, al termine di un lavoro durato oltre tre anni in cui si son compattati nel gruppo attuale ed han capito a cosa veramente vogliono dedicarsi.

Nei mesi scorsi, poi, l’incontro con Carlos Solito – fotografo, scrittore, giornalista e film-maker, nato in Puglia ma di origini irpine – è stato un punto di svolta che ha consentito agli Zeketam di fare un consistente salto di qualità. Solito già stava facendo un lavoro di ricerca sull’uomo e la natura, quindi un video su un gruppo di musica popolare gli era sembrato il modo migliore per trasmettere il sentire di un popolo che non rinnega le sue tradizioni. Così, è stato realizzato un videoclip, un modo di esprimere anche in immagini quello che gli Zeketam vogliono esprimere con la loro musica: il mix di immagini e musica parla di un tempo antico, di qualche generazione fa, delle cose piccole che a noi oggi possono sembrare sciocchezze, come gli incontri furtivi tra giovani, le festicciole di paese che eran l’unico modo con cui la comunità finalmente si riuniva, riempiendo di gioia gli animi della classe lavoratrice. E parla anche delle bellezze di una terra le cui risorse spesso sono ignorate anche dai suoi abitanti, troppo presi dalla vita moderna, dalla tecnologia e da cose che ci allontanano dalla realtà di un posto bellissimo come l’Irpinia, che ha tante meraviglie da scoprire.

Il titolo del singolo, pubblicato il 26 Maggio scorso, è proprio “Quanta meraviglia!” ed anticipa un nuovo repertorio che mantiene sempre la matrice di mescolanza tra l’antico ed il nuovo in un modo ancora più coinvolgente.

Gli Zeketam parteciperanno al “Karneval der Kulturen” (che significa, come facilmente si intuisce, “Carnevale delle Culture”) di Berlino, un festival di musica internazionale che si terrà dal 6 all’8 Giugno nella capitale tedesca, rappresentando anche a livello internazionale la musica del Sud Italia.

Poi continueranno per tutta l’estate il loro tour in giro per le province campane per continuare a trasmettere l’antico ma genuino sapere irpino, espresso tramite le melodie tradizionali che riescono meglio ad arrivare anche ai più giovani grazie alle contaminazioni moderne. Grande chiusura della serata, infine, con TONY TAMMARO e il suo spettacolo “yes i cant”. Tony Tammaro – nome d’arte di Vincenzo Sarnelli – (Napoli, 7 gennaio 1961) inizia la sua carriera musicale  verso la fine degli anni 80. Si esibisce, in vari locali del napoletano con canzoni satiriche scritte sin dall’adolescenza, il cui soggetto è la “tamarraggine”. Nelle canzoni si possono spesso ritrovare personaggi e vicende narrate in modo teatrale ed ironico che mettono in luce il cittadino basso-borghese comune. In particolar modo nei brani dei primi album, viene generalmente rappresentato il “tamarro napoletano”, fino ad arrivare al “tamarro italiano/europeo” moderno delineato nelle canzoni più recenti. Nel 1989 pubblica la “Prima cassetta di musica tamarra”, 15000 copie originali vendute …e si stima qualche centinaio di migliaia di cassette false vendute sulle bancarelle. Nel 1990 è ospite del “Maurizio Costanzo Show”; si esibisce in un concerto al “Palapartenope” di Napoli (3000 spettatori paganti), partecipa a 4 puntate del programma televisivo “Banane” su TMC e ha una rubrica fissa per due mesi sul quotidiano “La Repubblica” (edizione napoletana). Negli anni ’90 diventa piuttosto popolare grazie a dei programmi radiofonici; dal ’90 al ’96 su Radio Marte Stereo con un programma domenicale chiamato “Domenica… che palle!” nel quale, oltre a dare spazio ai suoi brani, caratterizzò molto la trasmissione per le sue fantasiose “pubblicità tamarre” e con gli interventi telefonici in diretta dei radioascoltatori che venivano coinvolti riuscendo ad improvvisarsi simpatici cabarettisti, giornalisti, poeti o canzonieri del mondo tamarro. Nel 1991 esce l’LP “Nun chiagnere Marì” e come sottotitolo: “ca ‘e ccose s’acconciano e ‘o comune ce assegna ‘a casa si po’ me danno pure ‘o posto a’ fernimme ‘e vennere ‘e Mabbor!”. Pubblica il libro “Il manuale del giovane tamarro” con racconti di quotidianità di vita tamarra, fotografie e testi (ristampato nel 1993 con in aggiunta “Il libriciello” contenente i testi e gli accordi delle nuove canzoni). Si esibisce in concerto all’istituto rieducazione minori di Nisidia e fa spettacoli nei maggiori locali e piazze del meridione.

Sempre nel ‘91 vi è l’uscita del “Tony Tammaro a fumetti” su Repubblica (edizione napoletana).

Nel 1992 pubblica l’LP “Da granto farò il cantanto”, e partecipa al programma televisivo “Partita doppia” con Pippo Baudo su Raiuno. Nel 1993 di nuovo ospite del salotto del “Maurizio Costanzo Show”; partecipa al film “Gole ruggenti” di Pier Francesco Pingitore, con lo staff del bagaglino, nel quale interpreta la parte di se stesso ad un festival di musica italiana. Trionfa con la pubblicazione del suo terzo LP “Se potrei avere te” e vince il Festival di Sanscemo, il festival della canzone demenziale italiana, con la canzone “E v”a facite appere”. A proposito della vittoria a Sanscemo Tony racconta:
«Quando sono salito sul palco del Palasport di Torino erano le 21:30 del 20 marzo 1993. Sotto il vestito di scena indossavo un Linidor che mi ero portato da casa. I quattro o cinque che avevano cantato prima di me erano scesi dal palco pieni di pomodori e bietole azzeccati nei capelli. Tra me e me pensavo: quando tutto manca ci facciamo una bella insalata, ma nel mio cuore di ragazzo del Sud si fece strada un impeto di orgoglio e, preso il microfono tra le mani, ebbi la forza di gridare: non mi sporcate la giacchetta coi pomodori altrimenti mammà la deve portare in lavanderia e ci vogliono 20 mila lire per farla smacchiare! Credo che siano state queste parole a farmi vincere il Festival di Sanscemo 1993».

Nel 1994 si dedica interamente alla coltivazione dei pomodori e non produce il resto di niente (a parte qualche pomodoro). Nel 1995 rivince il Festival di Sanscemo, questa volta come autore, con la canzone “Mutande” cantata da Lino Barbieri. Partecipa a 6 puntate di un programma su Raitre intitolato “Saxa Rubra”, nonostante in quel programma ci siano i famosi Zuzzurro e Gaspare la trasmissione passerà alla storia come il più grande flop della TV italiana. Tony continua a coltivare i pomodori. Nel 1996 vince ancora una volta il Festival di Sanscemo, questa volta come autore, con la canzone “La latitanza” interpretata dai “Santo e le Madonne”. Smette di coltivare i pomodori e passa ai peperoni. Nel 1997 pubblica il quinto album “Monnezzarium”, e ogni domenica presenta su “Radio punto nuovo” di Avellino il programma “Tony Tammaro Show”. Nel 1998 oltre ai peperoni ora produce anche le patate. Dal 1999 raggiunge uno straordinario successo conducendo, per circa due anni, la trasmissione televisiva “Tamarradio” in onda sulla rete campana “Teleoggi-Canale9” assieme a personaggi molto caratteristici, come “Il Chiattillo” (Carlo Gambardella) cugino napoletano del Gabibbo, “Dj Sacchetto” (Alessandro D’Angelo) sostituito poi da “Dj Saciccio” (Umberto Lamanna) e la signorina Assorbente (Angela Lago). Esce il doppio CD “Tutto Tony Tammaro”, la raccolta di tutte le sue canzoni. Rimane per alcune settimane primo in classifica come album più venduto in Campania. Supera le 25000 copie e ancora oggi è molto richiesto (unico caso in italia per un disco autoprodotto). Grazie ai soldi che ricava dalla vendita dell’album, Tony non ha più bisogno di coltivare niente: se gli servono i pomodori li và a comprare al supermercato! Nel 2000 parte la tournée in molti teatri del meridione e non solo, tra cui il “Maschio Angioino” di Napoli. Diventa l’ospite fisso di un programma televisivo di tifosi romani “Orazi e Curiazi”, in onda a Roma su “GoldTv” (in quell’anno la Roma vince lo scudetto). Nasce il “Tony Tammaro official site” ricco di materiale scaricabile riguardante il cantautore, e inoltre la sezione “Tamar-shop” dalla quale è possibile acquistare i CD online. Nel 2002 conduce la trasmissione “Tony Tammaro shock” sul canale satellitare “Napoli International”, insieme a DJ Saciccio e Lara Romano. Nel 2003 è ospite fisso del programma “Music Zoo” sul canale musicale “All Music”. Nel 2004 viene diffuso l’mp3, scaricabile gratuitamente dal sito, de “Il Tricheco”, brano col quale Tony affronta in maniera matura il patetico mondo dei talkshow italiani. In questa canzone ironica, a tratti amara, ma sempre realistica, è ben facile individuare chi sia “il tricheco” ed i trucchi che usa nel dispensare microfoni e lacrime per “fare fessi agli italiani”. Nel 2005 esce il nuovo album “The Dark Side Of The Moonnezz. Partecipa come ospite alla data finale del tour di Gigi D’Alessio in piazza Plebiscito a Napoli, dove canta la sua “Non chiamarmi Annarella”. Nel 2007 conduce, in tarda serata, il programma radiofonico “Sotto Tony” su Radio Marte Stereo, che, con la partecipazione del pubblico, che interviene tramite telefonate ed sms, si affrontano temi di attualità e vita comune della Napoli presente. Nel 2008 conduce, con Alberto Selly un programma televisivo dal titolo “Attenti a quegli due”. Il brano “Trucida”, al quale è associato un divertente video a cartone animato, viene usato come sigla della trasmissione Rai “Notti Mediterranee”, trasmissione a cui parteciperà anche come ospite. Nel 2010 esce il nuovo album di inediti “Yes i Cant”.

Domenica 27 Luglio avverrà l’estrazione della Lotteria presso la Sede della Pro Loco alle ore 21:00

 

 

Advertisement
Clicca per commentare

Attualità

Venticano-Ultimo giorno tra gli stand della Campionaria

Pubblicato

-

Ciarcia: «Grande partecipazione»

Venticano, 28 aprile 2024 –  Si conclude oggi la 45esima edizione della Fiera Campionaria di Venticano, un evento che per cinque giorni ha trasformato il comune in un vivace crocevia di cultura, commercio e innovazione. Migliaia di visitatori, provenienti da tutta la regione e oltre, hanno percorso gli stand espositivi, rinnovando l’appuntamento con una delle manifestazioni più attese e storicamente ricche della Campania.

Emanuela Ciarcia, Presidente della Pro Loco Venticanese che ha organizzato l’evento, ha espresso grande soddisfazione per il successo dell’edizione 2024: «Siamo estremamente contenti di come si è svolta questa edizione della Fiera Campionaria. Ogni anno, il nostro obiettivo è quello di superare le aspettative, portando novità e confermando la tradizione. Quest’anno, con più di 200 espositori e un programma ricco di eventi collaterali, abbiamo offerto una piattaforma eccezionale per le aziende locali e non solo, consolidando il ruolo di Venticano come centro di scambio culturale e commerciale».

La Fiera di quest’anno ha visto una significativa partecipazione, con stand dedicati all’agricoltura, all’innovazione tecnologica, all’enogastronomia e all’avicoltura. Particolare attenzione è stata dedicata alla sostenibilità, con l’introduzione di iniziative volte a ridurre l’impatto ambientale e promuovere pratiche di consumo responsabile.

«In questi giorni di Fiera, abbiamo avuto l’opportunità di dimostrare che è possibile coniugare tradizione e innovazione, offrendo al tempo stesso un’esperienza attraente per ogni tipo di pubblico», ha aggiunto la Presidente Ciarcia. 

La nostra fiera è un esempio di come eventi di questa scala possano essere un motore di sviluppo economico e culturale, contribuendo significativamente all’attrattività del nostro territorio».

Anche oggi, per la serata finale, spazio alla musica, con il dj set a cura di Cosmo Radio Taurasi.

La Pro Loco Venticanese ringrazia tutti gli sponsor, i partecipanti, gli espositori e i volontari che hanno contribuito alla realizzazione di questo importante evento. 

Un ringraziamento speciale va alle autorità locali, alle forze dell’ordine e ai servizi di sicurezza, che hanno garantito lo svolgimento della fiera in un clima di serenità e sicurezza.

La Fiera Campionaria di Venticano gode del patrocinio della Regione Campania, della Provincia di Avellino e del Comune di Venticano e del sostegno di Rubicondo, Bcc Flumeri e Gruppo 1NVPItalia.

La Fiera si svolge nel quartiere fieristico, in via del Foro a Venticano, su una superficie di oltre 30mila metri quadrati

Continua a leggere

Attualità

Assegnate ad Ariano Irpino le maglie tricolore medio fondo CSI 2024

Pubblicato

-

La gara ciclistica nazionale VI° Mediofondo Primavera svoltasi nel giorno della festa della liberazione (25cm) ad Ariano Irpino, ha assegnato le maglie tricolori riservate agli atleti CSI nella specialità Mediofondo nazionale 2024.  Celestino Anzivino e tutta la sua associazione Speedrow Team hanno per la sesta volta allestito una manifestazione che poche sul territorio della regione Campania possono ritenersi degne di assegnare le maglie tricolori come quella svoltasi nella comunità arianese, modello da prendere sicuramente ad esempio. Infatti, la manifestazione si è svolta in piena sicurezza e in maniera eccellente grazie anche all’impiego delle  forze dell’ordine a partire dalla Polizia di stato, Carabinieri che hanno garantito la sicurezza dei concorrenti, ai Vigili Urbani locali, Volontari, moto staffette e quattro ambulanze per assistenza medica in gara. Ma andiamo alla cronaca della gara. Al via 292 ciclisti provenienti da ogni regione d’Italia. La partenza è stata data alle ore 9:00 dal rione Martiri, zona Perazzo con partenza e arrivo lungo la statale novanta. I concorrenti hanno affrontato un percorso agonistico di 96 km che si sono dati battaglia lungo gli impegnativi chilometri di gara e 1670 metri di dislivello, resi ancor più impegnativi dal vento e dalla salita di Ciccotonno con pendenza media del 6,5 % e max 25% che hanno dovuto affrontarla per due volte. I ciclisti anno attraversato, oltre ArianoIrpino, Montaguto, Orsara di Puglia, Panni,  Monteleone Di Puglia, Savignano Irpino Ciccotonno, Difesa Grande. Per la classifica generale assoluta Mediofondo il primo tagliare il traguardo è stato Marco Larossa (LarossaTeam) che ha preceduto Matteo Rotondi (Murolo Vincenzo Elefante SL2) , terzo posto per Chiriacò(Autoricambi Marrone). Tra le donne sul gradino più alto del podio Rossella Diezzo (Barracuda Bike Cycling Team), piazza d’onore per Lidia Principi . terzo gradino del podio per Emanuela Sampaolesi (Team Go Fast), quartaCinzia Zacconi (new Mario Pupilli), quinto posto per l’atripaldese Annalisa Albanese del team Eco Evolution Bike. Al termine della classifica finale risultato vincitore della maglia di campione nazionale mediofondo CSI 2024 nella rispettiva categoria i seguenti atleti:

Junior Sport Macchione Francesco (Brasciwood); Elite Sport: Prencipe Domenico (Cicli Spano Spontino); Master 1: Larossa Marco (Team Larossa); Master 2: Giangregorio Felice (Dama Project);

Master 3: Giannuzzi Antonio (Tekno Bike Putignano); Master 4: Navedoro Giuseppe (Team Larossa); Master 5: Pastore Mario (Murolo Vincenzo Elefante SL2); Master 6: Monaco Alfonso (Team Falco); Master 7: Catapano Fabrizio (New Daunia Cycling); Master 8: Ritota Carlo Bartolomeo (Molise Ricambi); MW1: Albanese Annalisa (Eco Evolution Bike);
MW2: Zacconi Cinzia (New Mario Pupilli);
MW3: Sampaolesi Emanuela (Team Go Fast). 

I new vincitori nazionali sono stati premiati con la maglia  tricolore da Biagio Nicola Saccoccio responsabile della Commissione Tecnica Nazionale Ciclismo e Enrico Pellino presidente del Comitato CSI Campania.  La manifestazione si è conclusa con un ricco pasta party per gli atleti e famigliari al seguito.

Continua a leggere

Attualità

W il 25 aprile, W la Costituzione

Pubblicato

-

IL 25 aprile ricorda il sacrificio dei partigiani che liberarono il paese dalla dittatura.

Crimini inenarrabili macchieranno per l’eternità coloro che si richiamano agli ideali del fascismo, uomini che trucidarono e misero a tacere gli avversari con la violenza culminata nel 1924 nell’omicidio di Giacomo Matteotti che denunciò, alla camera dei deputati, le violenze commesse dalla nascente dittatura. Il fascismo trascinò il paese nella seconda guerra mondiale provocando morti e distruzione dalle cui ceneri rinacque l’Italia liberata dai partiti democratici. Costoro erano divisi dai programmi politici ma uniti dalla volontà di abbattere la dittatura e far nascere uno Stato fondato sull’uguaglianza e la solidarietà. La democrazia è un dono che va conservato gelosamente, ognuno di noi deve partecipare a ravvivare il sentimento di unità e condivisione creando le condizioni affinché nessuno sia lasciato indietro.

La democrazia si nutre di partecipazione ed inclusione a differenza della dittatura che elimina l’avversario zittendolo ed impedendogli di esprimere liberamente le proprie idee. Dobbiamo ribellarci a qualsiasi forma di assolutismo per dare forza e slancio alla democrazia, dono gratuito e disinteressato dei partigiani. La dittatura è stato il momento buio della storia italiana, mentre la democrazia incarna il nuovo mondo che consente a tutti di parlare liberamente nelle piazze

Allora, a voce ferma gridiamo: W il 25 aprile, W la Costituzione

Continua a leggere
Advertisement

Più letti