Attualità
Alto Calore, Sibilia chiede maggiore trasparenza

Sulla variazione delle tariffe delle utenze domestiche posta in essere dall’Alto Calore Servizi dal 1 giugno 2013 interviene il deputato Carlo Sibilia, che, in qualità di portavoce, chiede di fare luce su alcune anomalie segnalate da molti cittadini.
«In merito alla decisione assunta dal CdA dell’Alto Calore Servizi con verbale n. 56 del 29/04/2013 sull’abbandono del “minimo impegnato” per le utenze domestiche – dichiara Sibilia – la prima cosa che ha suscitato il malumore degli utenti è stata la mancata campagna di informazione preventiva sul nuovo sistema. A questa assenza di comunicazione, fatto di per sè grave, si aggiunge anche la discutibile gestione nella fase di passaggio dal vecchio al nuovo modo di determinare le tariffe in quanto ad oggi risulta non sia mai avvenuta una lettura dei contatori o quantomeno un avviso di autolettura per determinare in modo preciso i nuovi consumi. In effetti, l’Alto Calore, ha sempre addebitato in fattura importi secondo letture stimate che, in tanti casi, si rivelano superiori o inferiori ai mc realmente utilizzati. Ora, come si determinano gli importi nei casi di mc in eccedenza? In base alle nuove tariffe? Molti cittadini, inoltre, lamentano la scarsa trasparenza nella descrizione delle voci in fattura, come nel caso di “tariffa primo supero acconto” e “tariffa secondo supero acconto”, per non parlare, poi, del deposito cauzionale che non si capisce bene in base a quale principio venga addebitato».
«Ricordo ai vertici dell’Alto Calore Servizi che l’acqua è ancora un bene pubblico e che in nessun modo può essere trattata come prodotto commerciale» – aggiunge Sibilia, che auspica l’avvio di una fase di approfondimento delle decisioni prese tenendo in debito conto le numerose osservazioni avanzate in questi mesi dalle associazioni di categoria.
Da ultimo, il deputato del Movimento 5 Stelle sollecita la presidenza a dare quanto prima risposta alla sua richiesta di accesso ai bilanci dell’Ente , inviata il 21 ottobre scorso, e a ristrutturare il sito on line nel rispetto della vigente normativa in materia e a garanzia della trasparenza e della completezza dell’informazione.
Attualità
Ordinanza per divieto di vendita e asporto di bevande in vetro o lattine

In occasione della Festa di Sant’Antonio in Piazza Mazzini, con gli eventi “Nostalgia ‘90” (14 giugno) e Franco Ricciardi – “Medina Pop” (15 giugno), è stato disposto, con Ordinanza Sindacale n. 17 del 14 giugno 2025, un divieto temporaneo di vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro o lattine, per motivi di sicurezza pubblica.
Validità del divieto:
14 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo
15 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo
Il provvedimento è volto a garantire l’incolumità delle persone e il regolare svolgimento degli eventi
Attualità
Sospensione Idrica – Ecco le zone interessate

L’Alto Calore Servizi S.p.A. comunica che, al fine di consentire un corretto approvvigionamento idrico, a causa della diminuzione della disponibilità di risorsa idrica dal gruppo sorgentizio di Castel Baronia, si rende necessario effettuare la sospensione della fornitura idrica dalle ore 22.00 di oggi giovedì 13 giugno 2025 alle ore 06.00 del giorno successivo (14 giugno) nelle seguente contrade del Comune di Ariano Irpino : Tesoro, Trave, Paragano, Piano Taverna e Santa Regina
Attualità
Confesercenti, Marinelli: obbligo polizze anti calamità per tutte le imprese

“Si prospetta una nuova incombenza per le imprese irpine, che come nel resto del Paese, sono chiamate ad ottemperare l’obbligo di sottoscrizione di una polizza assicurativa contro le calamità naturali”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale de Confesercenti Avellino.
“Dopo un articolato iter – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – è stata approvato ed è entrato in vigore dall’inizio di giugno il provvedimento che dispone per tutte le imprese la stipula di contratti assicurativi a copertura dei danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali”.
Per le aziende di grandi dimensioni, per effetto di un precedente decreto legge, l’obbligo è già in vigore dal primo aprile.
Sono state invece previste scadenze differenziate per le altre categorie di impresa, in base alla loro dimensione, secondo i criteri di classificazione delle direttive dell’Unione europea: le medie avranno tempo fino al primo ottobre 2025, quelle piccole e micro fino al 31 dicembre.
I beni da assicurare sono quelli rilevanti ai fini dell’attività d’impresa: terreni, immobili (fabbricati e relative parti impiantistiche e strutturali), macchinari e impianti produttivi, attrezzature industriali e commerciali. L’obbligo riguarda anche le attività che operano in strutture e locali non di proprietà.
Non sono assicurabili gli immobili irregolari non sanabili, che ovviamente non possono accedere acontributi pubblici Sono escluse dall’obbligo le imprese agricole, che continuano a essere soggette a regole specifiche già previste dalla normativa di settore.
L’obiettivo della norma è garantire la continuità operativa anche in contesti di grave emergenza ambientale, attraverso un sistema di gestione del rischio condiviso tra imprese, assicuratori e Stato. Il mancato rispetto dell’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro i danni da eventi catastrofali comporta, come conseguenza principale, l’esclusione dall’accesso a contributi, sovvenzioni e agevolazioni di carattere finanziario erogati con risorse pubbliche, in caso di emergenza.
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