Politica
Alessandro Ciasullo: “Caldoro cambia marcia e dimostra una concreta attenzione per le aree interne”

«La visita sul Tricolle del governatore Caldoro ha rilevato come la nostra città e le aree del nord–est e dell’Ufita, avranno presto la possibilità di uscire dal torpore che le ha attanagliate negli anni passati. L’oltre un miliardo di euro destinati all’Irpinia lo dimostra. E’ in atto una fase storica unica nella quale al nuovo Programma di Investimenti 2014-2020 si aggiungono i bandi regionali già emanati per l’Accelerazione della Spesa – evidenzia il candidato di Svolta Popolare – . Siamo di fronte ad una Giunta regionale che finalmente ha saputo ascoltare le istanze dei rappresentanti territoriali. Oggi si inizia ad intravvedere un futuro migliore con interessanti occasioni di investimento, che non vanno assolutamente sciupate. Il percorso di molti progetti sembra avviarsi a conclusione. Progetti di fondamentale importanza come l’Alta Capacità sono stati oggetto di una partita estenuante che potrebbe concludersi definitivamente martedì 14 gennaio in una riunione tra l’assessore Vetrella e la Rete Ferroviaria Italiana.
Abbiamo raccolto un buon numero di notizie confortanti. Dal canto nostro, abbiamo sempre più la convinzione che Ariano, nel suo ruolo di guida, ha bisogno di una generazione di trentenni e quarantenni che si faccia carico di un impegno serio e metta in campo energie e dinamismo. Solo così, ed abbandonando i vecchi schemi, sarà possibile risvegliare la nostra Città da una condizione di pseudo-letargo.
Con Caldoro arriva anche la trasparenza d’intenti sulle battaglie cruciali per la città come la vertenza giustizia. L’impegno è netto: la giunta di Santa Lucia difenderà i Tribunali delle aree interne con tutti i mezzi. Anche se Caldoro parla di “impresa titanica”, si andrà avanti con il referendum abrogativo della legge di riforma investendo in una campagna di sensibilizzazione della cittadinanza. Nessun verdetto definitivo è stato rivolto alla problematica delle Trivellazioni petrolifere. Caldoro ha precisato che bisogna attendere il percorso procedurale, e poi arriverà la decisione politica. La sua unica rassicurazione è che tutte le iniziative saranno prese tenendo presente la volontà dei sindaci e dei cittadini. Noi faremo in modo che non dimentichi questo ultimo impegno».
I Popolari sono un gruppo aperto di discussione, approfondimento ed azione politica. I riferimenti culturali e politici nascono dal Popolarismo sturziano ed oggi hanno come prospettiva il Partito Popolare Europeo.
Attualità
Ciampi (M5S): Con le dimissioni di Lenzi, privati più vicini alla gestione dell’acqua

Le dimissioni di Lenzi segnano un punto a favore dei privati. Oggi la fine dell’acqua pubblica è più vicina.
Apprezzo gli sforzi di Lenzi nella direzione di conservare l’acqua in mano pubblica, gli sono solidale e senza dubbio non mi convince l’attacco di alcuni esponenti politici che denunciano il ritardo della governance e parlano di ritardi nel piano di ristrutturazione finanziato dalla Regione. A caldo mi pare che la politica, intendo i consiglieri regionali e i sindaci-soci dell’Alto Calore, non hanno fatto una bellissima figura. Gettare la croce su un amministratore che comunque ha portato avanti il concordato è ingeneroso e contribuisce a confondere le idee sulla crisi attuale. Chiederò alla Giunta Regionale quale sia la reale consistenza dei flussi finanziari arrivati nelle casse dell’Alto Calore o dei comuni soci. In tutto questo Lenzi ha lavorato sul concordato e Palomba è arrivato da pochissimi mesi: cosa ci si aspettava da questi due professionisti? Non vorrei che la manovra sia quella di spianare rapidamente la strada al privato.
Non ho sentito nessuno prendersi la responsabilità di questa situazione e non mi rassicura che a getto continuo si facciano proposte (dal bonus, al rinvio delle decisioni sugli aumenti) senza dare risposte chiare.
Per quanto mi riguarda continuerò a battermi per la gestione pubblica dell’acqua. L’acqua resta pubblica, va ribadito, solo se i sindaci risponderanno davvero al loro mandato elettorale: l’interesse dei cittadini. Ciò non è accaduto fino ad oggi perchè ha vinto l’appartenenza politica e la convenienza elettorale. L’acqua pubblica e la sua gestione pubblica saranno le principali questioni che il nuovo governo regionale dovrà affrontare. Il cambio di stagione passa per una nuova tutela dei cittadini, dell’ambiente, delle risorse locali.
Attualità
Convocazione Consiglio Comunale – Tra i punti in discussione l’emergenza idrica

Ad Ariano Irpino il Presidente del Consiglio ha convocato il Civico Consesso nella Sala Consiliare “Giovanni Grasso” di Palazzo di Città, in seduta ordinaria, per il giorno 28 agosto 2025 alle ore 08,00 in prima convocazione e per il giorno 29 agosto alle ore 10,30 in seconda convocazione, con il seguente ordine del giorno:

Attualità
Antonio Bianco :”Senza soldi non si cantano messe, il Sud dimenticato anche dall’opposizione”

Il gap tra le due aree del Paese è un dato assodato, negli ultimi due anni il PIL del Sud è stato più alto di quello del Nord, con risolti positivi, ad avviso della Meloni, sull’avviata, ma presunta perequazione economica fra le due aree del Paese. La realtà parla di ben altro: la spesa storica, la mancanza di servizi, il divario infrastrutturale sono fattori che, in sinergia tra loro, determinano l’impoverimento e lo spopolamento del Sud. Permane la differenza del reddito pro-capite, che è la metà, e la disoccupazione doppia rispetto al Nord. La situazione socio-economica non è per niente rassicurante, a sinistra Bonelli e Fratoianni, rappresentanti di AVS, indicano le priorità da affrontare quali: disoccupazione, scuola, università, sanità, alta velocità ferroviaria e rigettano l’idea di costruire il ponte sullo stretto. Pur apprezzando il loro operato, nulla dicono sulla mancata perequazione territoriale della spesa pubblica complessiva pro-capite sociale e infrastrutturale che, ogni anno, applicando il criterio della spesa storica, sottrae al Sud 60 miliardi, indirizzati verso il Nord. Tiepida è la condanna dei due leader del regionalismo differenziato, riforma che, se attuata in tutti i suoi aspetti, porrebbe la pietra tombale sulla Questione Meridionale. In poche parole, Bonelli e Fratoianni citano i problemi in cui affonda il meridione senza indicare dove prendere i soldi, i tempi di intervento e le modalità di esecuzione di un programma pluriennale per la rinascita del Sud, ponte ideale tra l’Europa e le coste meridionali e orientali del mediterraneo. Inoltre il PIL italiano cresce come un prefisso telefonico, dopo il 2026 dobbiamo restituire il prestito con gli interessi di 122,6 miliardi del PNRR e occorre onorare gli impegni assunti dal governo Meloni in sede internazionale. A ciò si aggiunga che Adriano Giannola, presidente della Svimez, ritiene necessari almeno100 miliardi per la rinascita del Sud.
È finito il tempo dell’enunciazione dei problemi, occorre prioritariamente indicare le risorse finanziarie, certe e permanenti, indispensabili a mettere in atto un programma elettorale credibile che punti sulla rinascita del Sud.
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