Attualità
Acqua, bene prezioso, ma puntualmente disperso

L’Irpinia naviga sull’acqua, ma ad ogni estate si ripresenta la carenza d’acqua. Ariano Irpino, puntualmente, non fa eccezione anzi!
È stato il Regio decreto 1265/1934 (Testo unico delle leggi sanitarie) a istituire l’obbligo a carico dei Comuni di fornire a tutti i cittadini l’acqua potabile. In Irpinia non c’è la siccità, ma ciononostante manca l’acqua potabile. Ad Ariano, tutte le estati, ci sono zone della città in cui in determinate ore del giorno e della notte, i cittadini vengono privati dell’acqua, che è un bene comune fondamentale. Quest’anno, addirittura per ben due volte, tutta Ariano è rimasta a secco per le rotture di tubi che portano acqua ai serbatoi dei Comuni. La rete idrica è un vero colabrodo: i tubi sono fatiscenti, marci e vetusti, ci sono perdite che affiorano e altre che penetrano nel terreno e di conseguenza, restano invisibili.
L’Alto Calore è una SpA a cui molti Comuni e la Provincia di Avellino, hanno affidato la gestione della distribuzione dell’acqua. I primi azionisti sono la Provincia e il Comune di Avellino, segue il Comune di Ariano Irpino e quindi tutti gli altri Comuni. La rete idrica è rimasta di proprietà dei Comuni, i quali dovrebbero provvedere ad ammodernarla e attualizzarla.
Il sindaco Franza, che ormai amministra Ariano da 5 anni, quanti tubi ha cambiato? Se tutte le estati, invece di pagare con denaro pubblico attori e cantanti, sostituisse i tubi, avremmo chilometri di nuove condutture. È meglio l’effimero o la concreta erogazione dell’acqua potabile a tutti? I tubi dell’acqua sono difficili da inaugurare con la fascia tricolore, mentre uno spettacolo, dà l’opportunità di pronunciare le ritrite parole di circostanza che spesso abbiamo sentito. Tutte le estati, il Comune o l’Alto Calore, lanciano il grido di dolore per la mancanza d’acqua perché ad Ariano arrivano più persone e aumenta il suo consumo e adesso si chiamano in causa (quale miglior occasione!), persino i cambiamenti climatici. Il Comune di Ariano ha avuto un avanzo di bilancio di circa 500 mila euro: perché non vengono investiti nella rete idrica? Il Comune di Ariano, è capace di fare le gare di appalto e di far rispettare i tempi previsti per i lavori? Il Comune di Ariano fa pagare le penali alle imprese che non rispettano i tempi? Ultimamente, il sindaco Franza, con la delega di una sessantina di sindaci irpini, è partito, col cappello in mano, per Roma e ha incontrato il “Commissario nazionale per affrontare l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità d’acqua”. Ha spiegato al Commissario che il 60% dell’acqua si perde perché i tubi fatiscenti non sono mai stati sostituiti? Sembra che l’amministrazione di Ariano Irpino sia composta da tre scimmiette: due non sentono, non vedono e non parlano, la terza non sente e non vede, ma parla, parla. Manca una quarta scimmietta, quella che dovrebbe fare, ma poiché non c’è, il sindaco compensa con le parole. Apprendiamo da “Il Mattino” del 30 agosto, che il sindaco di Ariano, assieme a due dirigenti dell’Alto Calore, ha incontrato il Commissario di Governo per la crisi idrica, ma che in definitiva, almeno per ora, ci sono state soltanto chiacchiere. Franza si è “dimenticato” di coinvolgere la Regione Campania e di proporre un piano di intervento, che si dice, presenterà entro 10-15 giorni. Si tratterà soprattutto di un monitoraggio telematico delle perdite: pertanto non c’è un’emergenza idrica dovuta alla siccità, ma soltanto una rete colabrodo. Ci tengo a segnalare che il sottoscritto, il 25 agosto ha telefonato all’Alto Calore al numero 333 4317756, al quale dopo molti squilli non ha risposto nessuno, ma è scattata la segreteria telefonica, a cui è stato segnalato che nella strada di Contrada Cesine, da circa un mese si notava una perdita d’acqua, ma ad oggi la perdita continua imperterrita. Sarebbe forse cambiato qualcosa se la segnalazione, come auspica Alto Calore, fosse stata fatta per via telematica? Il Commissario, quando avrà ricevuto il progetto, passerà il tutto alla Presidenza del Consiglio. Se il trattamento per l’acqua irpina, sarà simile a quello riservato agli alluvionati della Romagna dal Governo Meloni, non c’è certo da dormire sonni tranquilli! Va messo in evidenza che l’Alto Calore ha stimato in 5-6 anni il tempo necessario alla sostituzione dell’intera rete idrica, sempre, ovviamente, se ci saranno i finanziamenti. Quando inizieranno finalmente i lavori?
Aleandro Longhi Coordinatore Comitato SAT (Salute, Ambiente, Territorio)
Attualità
Ordinanza per divieto di vendita e asporto di bevande in vetro o lattine

In occasione della Festa di Sant’Antonio in Piazza Mazzini, con gli eventi “Nostalgia ‘90” (14 giugno) e Franco Ricciardi – “Medina Pop” (15 giugno), è stato disposto, con Ordinanza Sindacale n. 17 del 14 giugno 2025, un divieto temporaneo di vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro o lattine, per motivi di sicurezza pubblica.
Validità del divieto:
14 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo
15 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo
Il provvedimento è volto a garantire l’incolumità delle persone e il regolare svolgimento degli eventi
Attualità
Sospensione Idrica – Ecco le zone interessate

L’Alto Calore Servizi S.p.A. comunica che, al fine di consentire un corretto approvvigionamento idrico, a causa della diminuzione della disponibilità di risorsa idrica dal gruppo sorgentizio di Castel Baronia, si rende necessario effettuare la sospensione della fornitura idrica dalle ore 22.00 di oggi giovedì 13 giugno 2025 alle ore 06.00 del giorno successivo (14 giugno) nelle seguente contrade del Comune di Ariano Irpino : Tesoro, Trave, Paragano, Piano Taverna e Santa Regina
Attualità
Confesercenti, Marinelli: obbligo polizze anti calamità per tutte le imprese

“Si prospetta una nuova incombenza per le imprese irpine, che come nel resto del Paese, sono chiamate ad ottemperare l’obbligo di sottoscrizione di una polizza assicurativa contro le calamità naturali”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale de Confesercenti Avellino.
“Dopo un articolato iter – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – è stata approvato ed è entrato in vigore dall’inizio di giugno il provvedimento che dispone per tutte le imprese la stipula di contratti assicurativi a copertura dei danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali”.
Per le aziende di grandi dimensioni, per effetto di un precedente decreto legge, l’obbligo è già in vigore dal primo aprile.
Sono state invece previste scadenze differenziate per le altre categorie di impresa, in base alla loro dimensione, secondo i criteri di classificazione delle direttive dell’Unione europea: le medie avranno tempo fino al primo ottobre 2025, quelle piccole e micro fino al 31 dicembre.
I beni da assicurare sono quelli rilevanti ai fini dell’attività d’impresa: terreni, immobili (fabbricati e relative parti impiantistiche e strutturali), macchinari e impianti produttivi, attrezzature industriali e commerciali. L’obbligo riguarda anche le attività che operano in strutture e locali non di proprietà.
Non sono assicurabili gli immobili irregolari non sanabili, che ovviamente non possono accedere acontributi pubblici Sono escluse dall’obbligo le imprese agricole, che continuano a essere soggette a regole specifiche già previste dalla normativa di settore.
L’obiettivo della norma è garantire la continuità operativa anche in contesti di grave emergenza ambientale, attraverso un sistema di gestione del rischio condiviso tra imprese, assicuratori e Stato. Il mancato rispetto dell’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro i danni da eventi catastrofali comporta, come conseguenza principale, l’esclusione dall’accesso a contributi, sovvenzioni e agevolazioni di carattere finanziario erogati con risorse pubbliche, in caso di emergenza.
-
Attualità4 settimane fa
Auto in fiamme in pieno centro storico
-
Attualità4 settimane fa
80enne scambia operai per ladri e spara con il fucile
-
Attualità4 settimane fa
Referendum 8 e 9 giugno, pubblicato l’elenco scrutatori di seggio
-
Attualità2 settimane fa
Lavori Centro Storico – Il Presidente UCA Manfredi D’Amato: Sollecito per contributo straordinario a favore delle attività commerciali del centro storico.
-
Attualità2 settimane fa
L’ Amministrazione Comunale di Ariano, premia il GSA Pallavolo Ariano ASD
-
Attualità4 settimane fa
Referendum 8 e 9 giugno: i cinque quesiti su lavoro e cittadinanza
-
Attualità2 settimane fa
Referendum, gazebo informativo del PSI domenica 1 giugno in Piazza Plebiscito
-
Attualità1 settimana fa
Spara al drone del vicino, ritirato porto d’armi a un 37enne