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A New York la polizia sperimenta i Google Glass e spaventa i difensori della privacy.

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La polizia di New York sta testando i Google Glass come strumento di lavoro, con l’idea di usare il gadget come strumento di riconoscimento facciale. Idealmente gli occhiali a realtà aumentata possono confrontare un volto con il database di foto segnaletiche e individuare un possibile sospettato, ma i possibili usi di questo gadget vanno ben oltre.

Si tratta di un “inquietante e definitivo giocattolo da stalkersecondo Lisa Vaas di Naked Security, che descrive il possibile funzionamento del sistema come nel film Terminator, dove il cyborg consce immediatamente i dettagli di un individuo solo guardandolo.

Secondo la specialista in sicurezza “le forze di polizie statunitensi vanno matte per i gadget di sorveglianza“, e a questo si deve l’entusiasmo verso il dispositivo creato da Google. E infatti in diverse città esistono programmi tramite cui i cittadini possono cedere volontariamente alle forze dell’ordine l’accesso a videocamere di sorveglianza private; in altre parole senza mandato.

Un rappresentante di Google ha detto che “probabilmente” la polizia di New York ha avuto i Google Glass iscrivendosi al programma Explorer, lasciando intendere che l’azienda non è coinvolta nell’operazione. Una dichiarazione che tuttavia non esclude in modo assoluto tale possibilità.

Che Google sia coinvolta oppure no, la novità sta suscitando e sospetti di illegittimità, perché si ritiene che l’uso dei Google Glass da parte del NYPD potrebbe violare le leggi sulle intercettazioni (Wiretap Act). Un problema che eventualmente sarà affrontato al termine dei test, se si deciderà di trasformare questo strumento in dotazione standard per i poliziotti della Grande Mela.

Uno specialista in diritti civili, Jay Stanley, sottolinea in ogni caso che tra le forze di polizia si sta diffondendo l’abitudine di raccogliere ogni informazione possibile – preoccupandosi poi solo a posteriori di eventuali violazioni della privacy. “Oggi abbiamo tecnologie che ci permettono di avere dati molto dettagliati sulle nostre attività. Queste tecnologie diventano costantemente più potenti e pervasive. E noi dobbiamo fare una scelta come societàriguardo a ciò che vogliamo permettere al governo, in termini di archiviazione di dati che gli permettano di riavvolgere la vita di chiunque”, ha commentato Stanley.

Un potere del genere sarebbe eccessivo nelle mani della polizia? Oppure è giusto concederlo alle forze dell’ordine in nome della pubblica sicurezza? E se esiste un limite dove va tracciata la linea?

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Fonte : “tomshw”

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Attualità

Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania

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Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.

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Attualità

La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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