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Enrico Franza:”Sono e rimarrò sempre al vostro fianco”

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Da Enrico Franza, riceviamo e pubblichiamo:                            Buongiorno, amici miei.È da tempo che non mi rivolgo direttamente a voi, ed è a voi che in questa domenica di un insolito giugno intendo rivolgermi.

Mia rivolgo a quelle donne e a quegli uomini che giorno dopo giorno mi rendono fiero di essere cittadino arianese e orgoglioso di aver avuto l’onore di rappresentare, sebbene per un breve lasso di tempo.
Un anno, poco più di un anno, è trascorso da quel giorno.
Vorrei poter tornare a quell’istante in cui ho giurato fedeltà al vostro entusiasmo e alla vostra speranza.
Non so se ne sia stato degno, ma so che ce l’ho messa tutta per poter essere all’altezza della vostra fiducia.
Una fiducia che ho cercato di onorare, in poco più di sei mesi di amministrazione, con il massimo impegno e la responsabilità morale di chi non deve mai confondere la libertà con la licenza, il diritto con il privilegio, la lealtà con il compromesso.
Mi sono dimesso, e so, in cuor mio, di aver compiuto la scelta giusta, perché rispettosa della volontà di cambiamento espressa da gran parte di voi.
Mi avete accordato la vostra fiducia, non per accondiscendere a vecchie logiche del passato, ma perché avessi la forza di non esserne ostaggio, e così ho fatto.
Il cambiamento non si professa né si predica, ma si pratica, e voi lo avete esercitato nelle urne.
Sarebbe poi spettato alla politica, tutta, cambiare, ma le cose sono andate diversamente. Pertanto, ho scelto di compiere un passo indietro, perché potessi ancora guardarvi negli occhi con la serenità, che solo un uomo libero può avere, di scegliere e rispettare quel giuramento di fedeltà prestatovi tempo addietro.
Un giuramento di cui ricordo ancora il monito: sii diverso.
Ecco, ho cercato di essere diverso, ho cercato di essere me stesso.
Ed è da me stesso e da tutti voi che intendo ripartire.
Oggi qualcuno ripropone un “Patto per la Città”, da me più volte auspicato e sollecitato nei mesi scorsi, ma mai raccolto. No, non è da questo che intendo ripartire, a scanso di equivoci. Intendo, piuttosto, ripartire da dove ci siamo lasciati: da un epilogo inaspettato, ma che ha tutto il sapore di una storia nuova.
Una storia che di certo non potrà cancellare dalle nostre menti, dai nostri cuori, quanto abbiamo vissuto negli ultimi mesi, ma che, anzi, dovrà rammentarcene la drammaticità, perché non si dimentichi mai che, prima di essere cittadini, siamo donne e uomini da un comune destino.
Da quel giorno, giorno in cui rinnovai il mio impegno a servizio della nostra città, nulla è cambiato.
Ai dubbi e alle perplessità di qualcuno, rispondo con le parole di allora: “Sono e rimarrò sempre al fianco dei miei concittadini, ancor più determinato di prima”.
Buona domenica, e un grande abbraccio a tutti voi.”

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Autonomia differenziata e premierato, sciagure da scongiurare                                                                         

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A Lacedonia l’incontro-dibattito, lunedì 6 maggio                                                                                                                       

Se il disegno di legge 615 Calderoli, in questi giorni all’esame della Camera, sarà approvato, l’autonomia differenziata diverrà legge e consentirà alle Regioni che ne faranno richiesta, di gestire in maniera autonoma 20 materie oggi in concorrenza con lo Stato e 3 di esclusiva competenza di quest’ultimo. Si concretizzerebbe, in sintesi, una redistribuzione di poteri, in seguito a una diversa allocazione delle risorse pubbliche, dallo Stato centrale verso quei territori che lo richiederanno. Ispirata alla riforma del 2001 del Titolo V della Costituzione, la proposta, che da anni sta a cuore alla Lega, consentirà a quelle Regioni che ne faranno richiesta, di concordare con il Governo la “devoluzione” di competenze e risorse. L’autonomia differenziata prevede infatti la possibilità di trattenere parte del gettito fiscale generato sul territorio per il finanziamento dei servizi e delle funzioni di cui si chiede il trasferimento. Una vera e propria rivoluzione silenziosa che assomiglia più a una bomba a orologeria, fortemente voluta dal partito del Nord, che si sta portando avanti da anni e che con l’attuale Governo, vedrebbe il compimento, anche in virtù di uno scambio tra il partito della Lega e quello di Fratelli d’Italia, il quale in cambio otterrebbe il nulla osta sul premierato, che alla Meloni sta particolarmente a cuore. L’autonomia differenziata comporta una sottrazione di ingenti risorse alla collettività nazionale e la disarticolazione di servizi e infrastrutture logistiche come i trasporti, la distribuzione dell’energia, l’istruzione, la sanità, che per il loro ruolo nel funzionamento del sistema Paese, dovrebbero avere necessariamente una struttura unitaria e a dimensione nazionale. Sebbene le prime Regioni che hanno chiesto un maggior protagonismo economico-legislativo siano tra le più ricche d’Italia (Lombardia, Veneto ed Emila Romagna), anche loro potrebbero ricavarne degli svantaggi: sia perché il Sud è un mercato essenziale per il Nord, sia perché le ampie differenze interne alle stesse Regioni verrebbero aumentate dall’allocazione delle risorse, che premierebbe le parti più ricche e meglio organizzate. La sottrazione del gettito fiscale alla redistribuzione su tutti i territori, violerebbe inoltre il principio di solidarietà economica e sociale contenuto in Costituzione, aumentando le disuguaglianze tra Nord e Sud, con un conseguente crollo sociale ed economico dei territori più svantaggiati, che potrebbe mettere in crisi l’intera Italia. Delle conseguenze che comporterebbe l’attuazione del progetto, non si parla abbastanza, sia perché respingente nei suoi 11 articoli pieni di farraginosa burocrazia, sia perché i media principali sembrano “distratti” da altro. Se l’autonomia andrà in porto, dunque, la distanza tra il Nord e il Sud potrebbe diventare incolmabile, mentre l’Italia sarebbe divisa in tante repubblichette con leggi e regole diverse, guidate dai governi locali di turno, che su molte materie potranno decidere i destini dei territori e dei loro abitanti, senza nessun ente sovraordinato a fare da contrappeso e garante. E forse si potrà persino realizzare il sogno di una macroregione del Nord, insinuatosi dagli anni Ottanta in tanti cittadini separatisti che considerano una zavorra i territori del sud e delle zone più svantaggiate.                                                                                                                                                 L’ANPI Provinciale di Avellino, La CGIL di Avellino, l’Auser di Avellino, La Via Maestra-Insieme per la Costituzione, stanno promuovendo una serie di incontri sul territorio irpino volti a informare sulle criticità dell’autonomia differenziata e del premierato, e sui motivi per cui sarebbero sciagure, che però, si possono ancora respingere.                                                                                                                                                               Lunedì 6 maggio a Lacedonia (AV) alle 17,30 presso il MAVI (Via Tribuni), coordinati da Rocco Pignatiello, parleranno di  autonomia differenziata, premierato e stravolgimento della Costituzione: il sindaco Antonio Di Conza, il prof. Luigi Famiglietti, docente di Diritto degli Enti locali presso l’Università di Cassino, Giovanni Capobianco, presidente provinciale ANPI, l’on. Tony Ricciardi, deputato del Partito Democratico, l’on. Michele Gubitosa, deputato, vice- presidente M5S, l’on. Franco Mari, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Franco Fiordellisi, Segretario generale CdLT CGIL Avellino.                                                                                                                             Si invita caldamente la popolazione a partecipare, perché è importante conoscere per poter scegliere con consapevolezza.              

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Ad Ariano Irpino  un dibattito  su “La Scuola e la Bussola”

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Venerdì 3maggio 2024 ore 17,30 al Palazzo degli Uffici.

L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino ha organizzato per  domani, venerdì 3 maggio alle ore 17,30 presso la Sala Conferenza del Palazzo degli Uffici,  un dibattito pubblico sui confini e gli orizzonti della libertà di insegnamento, dal titolo “La Scuola e la Bussola”.

Dopo i saluti del Sindaco Enrico Franza, introdurrà i lavori l’Assessore all’Istruzione e alle Politiche Giovanili Grazia Vallone.

Il dibattito proseguirà con  il dirigente Scolastico prof. Franco Di Cecilia e la psicoterapeuta dott.ssa Flavia Morra.

La cittadinanza è invitata a partecipare.

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Raccolta Oli Esausti  7, 8, 9 maggio 2024

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Si informa la cittadinanza che  nei giorni 7, 8 e 9 maggio 2024, verrà effettuato il ritiro a domicilio degli Oli Vegetali esausti, di provenienza domestica, con il seguente calendario:

martedì 7 maggio nelle strade del Centro Storico

mercoledì 8 maggio nelle strade del Rione Martiri

giovedì 9 maggio nelle strade del Rione Cardito.

I cittadini sono invitati a lasciare, entro le ore 7,30 del giorno stabilito, la tanichetta piena o altro contenitore in modo visibile sulla strada in corrispondenza delle proprie abitazioni. Gli operatori passeranno per il ritiro dell’olio esausto e lasceranno la tanichetta svuotata nello stesso posto, in modo da poter riutilizzare il contenitore.

Il Servizio è a costo zero, ed è effettuato dalla Società Ecopan.

Per qualsiasi informazione è possibile chiamare il numero 3491468687.

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