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Verso le Amministrative – Tutti al lavoro, Centro Destra e Patto Civico vicini alla designazione del candidato sindaco

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Ore frenetiche in città in vista delle prossime elezioni amministrative per definire lo scenario della prossima campagna elettorale. Sul fronte del centro destra sembra in dirittura d’arrivo la candidatura di Marco La Carità che pare abbia messo d’accordo tutti all’interno della coalizione formata da Forza Italia, Fratelli d’Italia,Lega,Orizzonti Popolari e UDC, anche se la Lega pare ancora tentata dall’imporre il nome di un suo candidato ma per il quale rimane solo una flebile speranza. Nelle riunioni avute nei giorni scorsi all’interno della coalizione, è emersa la necessità di individuare al più presto il nome del candidato sindaco e cominciare a lavorare al programma da presentare nella imminente campagna elettorale. Anche i componenti del Patto Civico pare abbiano individuato nel nome dell’avvocato Marcello Luparella il candidato che possa mettere tutti d’accordo ed infatti il noto professionista arianese ha avviato una serie di consultazioni con i rappresentanti delle varie liste che compongono il Patto Civico per sciogliere la riserva e confermare la candidatura. Ricordiamo che le liste che hanno aderito al Patto Civico sono “Ariano Che Produce”,”Insieme per Ariano”,”Ariano di Tutti”,”SìAmo Ariano” e “Ariano ConVincente”. Discorso diverso all’interno del centro sinistra, dove gli animi non si placano e continuano le battaglie interne che vedono due schieramenti contrapposti, uno con a capo Carmine Grasso, il quale è a favore della candidatura dell’ex sindaco Enrico Franza e l’altro capeggiato da Gaetano Bevere che invece sponsorizza la candidatura dell’avvocato Giovanni La Vita, a detta di molti unico esponente a poter rappresentare il PD in quanto iscritto al partito. Su questo fronte pare naufragato il tentativo del Commissario Provinciale Cennamo, di riportare l’unità all’interno del gruppo e come già dichiarato dallo stesso Cennamo, in caso di un mancato accordo tra le due correnti, nessuno potrà utilizzare il simbolo del Partito Democratico. Dall’altra parte il candidato sindaco Peluso della lista “Noi Campani”, continua la sua campagna elettorale sostenuto dall’avvocato Guirino Gazzella, mentre il M5S prosegue sulla sua strada con il candidato sindaco Giambattista Capozzi, che però sembra  dovrà fare a meno del sostegno dell’ex consigliere del M5S Luca Orsogna, il quale farà parte di una delle liste a sostegno del candidato sindaco Enrico Franza.

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L’eutanasia delle aree interne del Sud decisa per legge

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Il governo Meloni ha predisposto il nuovo Piano Strategico per le Aree Interne pubblicato dal Dipartimento delle Politiche di Coesione e per il Sud, struttura che coordina e pianifica l’attuazione delle politiche di coesione territoriale. Il documento messo a disposizione del Ministro Tommaso Foti, in quota Fratelli D’Italia, descrive la drammatica situazione di ben 42 aggregati comunali del Sud per i quali si configura una situazione di “povertà dietro l’angolo” e individua come soluzione “l’accompagnamento allo spopolamento” ritenuto “l’obbiettivo minimo”. Il Presidente della CNA di Enna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa), Valentino Savoca, denuncia il fatto e dichiara, senza mezzi termini, la scelta “inaccettabile e offensiva nei confronti di milioni di persone, della storia di tante comunità e dell’Italia dei comuni” (Ennalive.it, 2 luglio 2025). La migrazione dalle aree interne del Mezzogiorno è stata valutata irreversibile, sia dall’attuale governo che da quelli precedenti, mai contrastata con azioni concrete che avrebbero potuto invertire il trend negativo. I dati dell’Istat confermano la diminuzione della popolazione ed offrono al governo Meloni l’alibi per ridurre o azzerare le risorse finanziarie per la sanità, l’Istruzione, del fondo perequativo e infrastrutturale nonché quelle del PNRR, dirottandole verso il Centro-Nord. Con l’effetto di favorire l’accentramento della popolazione in poche aree urbane super affollate, dotate di servizi efficienti mentre le aree interne del meridione sono condannato ad un oblio programmato che le trasformerà in una riserva indiana abitata, in maggior misura, da anziani. I meridionali sono di serie B ma quelli delle aree interne appartengono ad una sotto categoria con ancora minori diritti di cittadinanza, concetto ribadito in una nota di Marco Sarracino, responsabile coesione territoriale, Sud e aree interne della segreteria nazionale del Pd (2 luglio 2025). Nemmeno con i fondi del PNRR si è voluto ridurre il divario infrastrutturale complementare alla nascita dell’industria manifatturiera e della logistica finalizzate alla riduzione della migrazione. Hanno favorito le disuguaglianze socio-economiche che rendono il Paese diviso e disuguale.

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Convocato Consiglio Comunale – In discussione lo spostamento del mercato settimanale e riconoscimento stato di calamità

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Ad Ariano Irpino il Presidente del Consiglio ha convocato il Civico Consesso nella Sala Consiliare “Giovanni Grasso” di Palazzo di Città, in seduta ordinaria, in unica convocazione per il giorno 8 luglio 2025 alle ore 17,00 per la trattazione dei seguenti argomenti:

  • – Richiesta riconoscimento stato di calamità e costituzione di un tavolo tecnico per il monitoraggio dei danni subiti e l’individuazione degli agricoltori danneggiati;
  • – Spostamento del mercato settimanale in località Cardito. Discussione ed esame della possibilità di revoca del provvedimento e di ripristino della sede originaria.
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AREE INTERNE, D’AGOSTINO(FI): NESSUN DECLINO IRREVERSIBILE

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Il segretario provinciale di Avellino scrive alla Premier e al Ministro per la Coesione: “Per i nostri territori occorrono infrastrutture, accesso al credito, agevolazioni fiscali e valorizzazione del turismo sostenibile, non rassegnazione.”

Roma, 2 lug – “Le aree interne non sono un capitolo chiuso della storia economica del Paese, né un peso morto destinato al declino. Sono un potenziale straordinario di sviluppo, lavoro e qualità della vita. Serve il coraggio politico di scommettere sul loro rilancio, non la rassegnazione istituzionale”. Lo dichiara l’on. Angelo Antonio D’Agostino, responsabile nazionale del Dipartimento Innovazione e Sviluppo di Forza Italia e segretario provinciale del partito ad Avellino, commentando il contenuto del Piano strategico nazionale per le aree interne, dove si parla di “struttura demografica compromessa” e di una condizione di difficilissima reversibilità per molti territori.

“Sono valutazioni che mi permetto di respingere con determinazione – prosegue D’Agostino – perché rischiano di cristallizzare una visione rinunciataria, che finisce per deresponsabilizzare la politica e scoraggiare le comunità locali. L’Italia non può permettersi di archiviare un terzo del proprio territorio come se fosse perso per sempre. Per questo ho scritto una missiva alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al Ministro per le Politiche di Coesione, Tommaso Foti, per chiedere di rivedere le parti del Piano che fanno riferimento a una presunta irrimediabilità del declino, sostituendo questa impostazione con un impegno chiaro per politiche di rigenerazione e investimento.”

D’Agostino sottolinea come il rilancio delle aree interne debba passare per interventi concreti: “Dalle infrastrutture materiali e digitali all’accesso al credito, da agevolazioni fiscali per chi investe alla valorizzazione del turismo sostenibile e dell’industria di trasformazione, è possibile creare le condizioni per invertire la tendenza. Come imprenditore a capo di un gruppo nato proprio nelle aree interne del Mezzogiorno, so che questa sfida può essere vinta se si abbandonano le vecchie ricette e si adottano politiche innovative, ambiziose e territorialmente mirate.”

“Sono certo che Forza Italia, grazie al lavoro certosino del nostro capo delegazione a Bruxelles, Fulvio Martusciello, e del nostro Segretario nazionale e Vice Premier, Antonio Tajani, continuerà a lavorare in Europa, in Parlamento e nel Governo per restituire dignità e futuro ai nostri borghi e ai nostri comuni. Nessun territorio deve sentirsi condannato al declino: questa – conclude D’Agostino – è la nostra responsabilità e la nostra sfida.”

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