Attualità
Si è concluso con successo il Corso per Ispettori Ambientali.
Circa 140 corsisti hanno seguito con impegno le lezioni e sostenuto anche il test di valutazione finale del Corso di Formazione per “Ausiliari-Ispettori di Vigilanza Ambientale ed Operatori di Protezione Civile” promosso dal Comune di Ariano Irpino, Assessorato all’Ambiente e Dipartimento di Protezione Civile con il patrocinio della Regione Campania e la collaborazione del Corpo Forestale dello Stato.
Il Corso si è concluso con successo e presto saranno consegnati anche gli attestati in una piccola cerimonia che si terrà a gennaio presso Palazzo di Città.
Da sottolineare l’assiduità nella frequenza da parte dei corsisti e l’interesse dimostrato dagli stessi sulle materie di salvaguardia ambientale e protezione civile.
“Abbiamo colto- afferma il Delegato alla Protezione Civile, Angelo Puopolo- il reale spirito da ambientalisti con cui i corsisti si sono avvicinati alle tematiche ed hanno seguito le lezioni. L’impatto è stato positivo. Tutti si son detti soddisfatti dei docenti e anzi avrebbero gradito qualche lezione più incentrata sulla pratica e quindi scendendo sul campo. Ed è per questo che già stiamo immaginando una nuova iniziativa strettamente correlata a quella appena conclusasi, ossia un corso di Protezione Civile di II livello, che sarà tenuto dai docenti attuali che sono anche responsabili di Protezione Civile, dalla stessa Forestale, ma ci sarà anche il Corpo dei Vigili del Fuoco. Inseriremo sicuramente qualche lezione di pratica per rendere questo servizio sempre più qualificato visto che le esigenze sul territorio sono tante.
Ci preme ringraziare, intanto, il Corpo Forestale dello Stato per la collaborazione, in particolare il Vice Questore Aggiunto, Angelo Marciano, Comandante provinciale del Corpo Forestale di Benevento, responsabile del NIPAF (Nucleo Investigativo Polizia Ambientale e Forestale), responsabile nazionale del NIAB (Nucleo Investigativo Antincendi Boschivi) presso l’Ispettorato Generale del Corpo forestale dello Stato, che ha tenuto una lezione in materia di lotta agli incendi boschivi, Protezione Civile e contrasto agli
illeciti ambientali nelle aree protette, in qualità di docente e in qualità di responsabile del Centro Operativo Anticendio Boschivi (C.O.A.B.) presso il Comando Regionale per la
Campania della Forestale. E poi tutti gli altri docenti del corso: Domenico Giannetta e Fulvio Testaverde della Scuola Regionale di Polizia Locale, il coordinatore del Corso Ispettore Angelo Bruno. I corsisti- conclude Angelo Puopolo- li ringrazieremo personalmente alla cerimonia di consegna degli attestati”.
Attualità
L’eutanasia delle aree interne del Sud decisa per legge

Il governo Meloni ha predisposto il nuovo Piano Strategico per le Aree Interne pubblicato dal Dipartimento delle Politiche di Coesione e per il Sud, struttura che coordina e pianifica l’attuazione delle politiche di coesione territoriale. Il documento messo a disposizione del Ministro Tommaso Foti, in quota Fratelli D’Italia, descrive la drammatica situazione di ben 42 aggregati comunali del Sud per i quali si configura una situazione di “povertà dietro l’angolo” e individua come soluzione “l’accompagnamento allo spopolamento” ritenuto “l’obbiettivo minimo”. Il Presidente della CNA di Enna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa), Valentino Savoca, denuncia il fatto e dichiara, senza mezzi termini, la scelta “inaccettabile e offensiva nei confronti di milioni di persone, della storia di tante comunità e dell’Italia dei comuni” (Ennalive.it, 2 luglio 2025). La migrazione dalle aree interne del Mezzogiorno è stata valutata irreversibile, sia dall’attuale governo che da quelli precedenti, mai contrastata con azioni concrete che avrebbero potuto invertire il trend negativo. I dati dell’Istat confermano la diminuzione della popolazione ed offrono al governo Meloni l’alibi per ridurre o azzerare le risorse finanziarie per la sanità, l’Istruzione, del fondo perequativo e infrastrutturale nonché quelle del PNRR, dirottandole verso il Centro-Nord. Con l’effetto di favorire l’accentramento della popolazione in poche aree urbane super affollate, dotate di servizi efficienti mentre le aree interne del meridione sono condannato ad un oblio programmato che le trasformerà in una riserva indiana abitata, in maggior misura, da anziani. I meridionali sono di serie B ma quelli delle aree interne appartengono ad una sotto categoria con ancora minori diritti di cittadinanza, concetto ribadito in una nota di Marco Sarracino, responsabile coesione territoriale, Sud e aree interne della segreteria nazionale del Pd (2 luglio 2025). Nemmeno con i fondi del PNRR si è voluto ridurre il divario infrastrutturale complementare alla nascita dell’industria manifatturiera e della logistica finalizzate alla riduzione della migrazione. Hanno favorito le disuguaglianze socio-economiche che rendono il Paese diviso e disuguale.
Attualità
Convocato Consiglio Comunale – In discussione lo spostamento del mercato settimanale e riconoscimento stato di calamità

Ad Ariano Irpino il Presidente del Consiglio ha convocato il Civico Consesso nella Sala Consiliare “Giovanni Grasso” di Palazzo di Città, in seduta ordinaria, in unica convocazione per il giorno 8 luglio 2025 alle ore 17,00 per la trattazione dei seguenti argomenti:
- – Richiesta riconoscimento stato di calamità e costituzione di un tavolo tecnico per il monitoraggio dei danni subiti e l’individuazione degli agricoltori danneggiati;
- – Spostamento del mercato settimanale in località Cardito. Discussione ed esame della possibilità di revoca del provvedimento e di ripristino della sede originaria.
Attualità
AREE INTERNE, D’AGOSTINO(FI): NESSUN DECLINO IRREVERSIBILE

Il segretario provinciale di Avellino scrive alla Premier e al Ministro per la Coesione: “Per i nostri territori occorrono infrastrutture, accesso al credito, agevolazioni fiscali e valorizzazione del turismo sostenibile, non rassegnazione.”
Roma, 2 lug – “Le aree interne non sono un capitolo chiuso della storia economica del Paese, né un peso morto destinato al declino. Sono un potenziale straordinario di sviluppo, lavoro e qualità della vita. Serve il coraggio politico di scommettere sul loro rilancio, non la rassegnazione istituzionale”. Lo dichiara l’on. Angelo Antonio D’Agostino, responsabile nazionale del Dipartimento Innovazione e Sviluppo di Forza Italia e segretario provinciale del partito ad Avellino, commentando il contenuto del Piano strategico nazionale per le aree interne, dove si parla di “struttura demografica compromessa” e di una condizione di difficilissima reversibilità per molti territori.
“Sono valutazioni che mi permetto di respingere con determinazione – prosegue D’Agostino – perché rischiano di cristallizzare una visione rinunciataria, che finisce per deresponsabilizzare la politica e scoraggiare le comunità locali. L’Italia non può permettersi di archiviare un terzo del proprio territorio come se fosse perso per sempre. Per questo ho scritto una missiva alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al Ministro per le Politiche di Coesione, Tommaso Foti, per chiedere di rivedere le parti del Piano che fanno riferimento a una presunta irrimediabilità del declino, sostituendo questa impostazione con un impegno chiaro per politiche di rigenerazione e investimento.”
D’Agostino sottolinea come il rilancio delle aree interne debba passare per interventi concreti: “Dalle infrastrutture materiali e digitali all’accesso al credito, da agevolazioni fiscali per chi investe alla valorizzazione del turismo sostenibile e dell’industria di trasformazione, è possibile creare le condizioni per invertire la tendenza. Come imprenditore a capo di un gruppo nato proprio nelle aree interne del Mezzogiorno, so che questa sfida può essere vinta se si abbandonano le vecchie ricette e si adottano politiche innovative, ambiziose e territorialmente mirate.”
“Sono certo che Forza Italia, grazie al lavoro certosino del nostro capo delegazione a Bruxelles, Fulvio Martusciello, e del nostro Segretario nazionale e Vice Premier, Antonio Tajani, continuerà a lavorare in Europa, in Parlamento e nel Governo per restituire dignità e futuro ai nostri borghi e ai nostri comuni. Nessun territorio deve sentirsi condannato al declino: questa – conclude D’Agostino – è la nostra responsabilità e la nostra sfida.”
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