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Screening di Massa – Pronto il piano per la maxi operazione

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La Regione Campania – Unità di Crisi COVID-19, ha disposto lo screening sierologico dell’intera popolazione affidato al Coordinamento Scientifico dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno in collaborazione con l’ASL di Avellino, il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università Federico II e con il supporto logistico organizzativo del Comune di Ariano Irpino, della Protezione Civile Regionale e delle associazioni di volontariato del territorio.

Le operazioni connesse allo screening sierologico sono state pianificate attraverso la suddivisione del territorio in circoscrizioni, corrispondenti alle 25 sezioni elettorali, al fine di consentire ai cittadini di poter effettuare i prelievi in luoghi ben conosciuti e non lontani dalle proprie abitazioni nonché di beneficiare della puntuale organizzazione attuata in occasione delle consultazioni elettorali.

Le attività di screening saranno effettuate nelle giornate di sabato 16 e domenica 17 maggio dalle ore 8.00 alle ore 20.00. Per evitare assembramenti e razionalizzare l’attività dei prelievi sierologici, l’accesso dei cittadini alle sezioni sarà contingentato attraverso la suddivisione della popolazione in ordine alfabetico del cognome e per le seguenti fasce orarie:

Sabato 16 maggio 2020 dalle ore 8.00 alle ore 14.00

Dalla lettera A alla lettera E

Sabato 16 maggio 2020 dalle ore 14.00 alle ore 20.00

Dalla lettera F alla lettera L

Domenica 17 maggio 2020 dalle ore 8.00 alle ore 14.00

Dalla lettera M alla lettera Q

Domenica 17 maggio 2020 dalle ore 14.00 alle ore 20.00

Dalla lettera R alla lettera Z

Allo Screening possono essere sottoposti anche i minori, accompagnati da un genitore che firmerà il consenso informato.

Al momento dell’arrivo ogni persona, munita di mascherina e di documento di riconoscimento, nel rispetto delle misure di distanziamento sociale, utilizzerà percorsi guidati, in cui, tra l’altro, sarà sottoposta alla misurazione della temperatura corporea ed alla firma del consenso informato dal personale dell’IZSM e dai volontari. I prelievi di sangue per lo screening sierologico saranno eseguiti da personale sanitario mentre due corrieri provvederanno al ritiro immediato dei campioni presso ciascuna sede ed al trasporto degli stessi all’Azienda Ospedaliera dei Colli.

A seguito dell’elaborazione dei risultati e del relativo approfondimento, si provvederà a contattare i soggetti risultati positivi per sottoporli al tampone naso-faringeo.

Oltre alle sedi elettorali individuate, nei giorni di lunedì 18 e martedì 19 maggio dalle ore 8.00 alle ore 20.00 è stata individuata un’ulteriore sede presso il Centro fiere “Casone”, Loc. Orneta, dove possono recarsi coloro che sono impossibilitati a sottoporsi all’esame nelle giornate di sabato e domenica.

Viene attivato, inoltre, dal 16 maggio 2020 un numero telefonico di Call Center (3456112130) per l’acquisizione delle richieste di soggetti invalidi che necessitano di eseguire a domicilio il prelievo previsto. Tale servizio a domicilio viene prestato dal personale delle Unità mobili dell’ASL a partire da lunedì 18 maggio 2020.

Tutte le attività saranno presidiate dalle forze dell’ordine. Si confida nella consueta collaborazione e responsabilità degli arianesi che sono invitati tutti a sottoporsi alle operazioni di prelievo del sangue a tutela della salute.

Attualità

Villa bunker confiscata al Clan Cava, firmato il contratto di appalto.  A breve i lavori per realizzare un centro antiviolenza per le donne

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Il presidente Buonopane: “Sarà un presidio di legalità”

È stato sottoscritto questa mattina e registrato presso l’Agenzia delle Entrate il contratto di appalto stipulato dalla Provincia con la società “Vivenzio Costruzioni srl” con rogazione del segretario generale, Brunella Asfaldo, per i lavori relativi all’“Intervento per la valorizzazione del bene confiscato sito a Pago Vallo Lauro” per un importo di 1.567.328,74 oltre Iva.

A breve, dunque, sarà avviato il cantiere.

Messi addietro, il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, aveva approvato con proprio provvedimento il progetto definitivo relativo alla realizzazione nell’ex villa bunker confiscata al Clan Cava di un Centro antiviolenza per le donne e casa rifugio.

Con lo stesso provvedimento aveva candidato il progetto all’Avviso pubblico per la presentazione di proposte d’intervento per la selezione di progetti di valorizzazione di beni confiscati da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 5- Inclusione e coesione- Componente 3- Interventi speciali per la coesione territoriale- Investimento 2- Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie finanziato dall’Unione europea- Next Generation EU, e aveva approvato il protocollo d’intesa con il Comune di Pago Vallo Lauro e il Consorzio Servizi Sociali Vallo di Lauro Baianese Ambito 6.

La Provincia ha poi ottenuto un finanziamento nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per coprire l’investimento.

“Con questo progetto – dichiara il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane – restituiamo alle comunità del Vallo Lauro e dell’intera Irpinia un immobile sottratto alla criminalità organizzata. In quell’edificio sorgerà un presidio di legalità, dove le donne vittime di violenze potranno fare partire il proprio riscatto. Fondamentale è stato il supporto della Prefettura che sta accompagnando la Provincia lungo l’intero percorso verso il traguardo della realizzazione di tale progetto. È questa l’occasione per ringraziare ancora una volta il prefetto, Paola Spena”.

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Morti sul lavoro – Antonio Bianco: “Ripristinare il Sistema Sanitario Nazionale”

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I sindacati scioperano, il 20 aprile a Roma la CGIL e la UIL, non partecipa la CISL, portano in piazza i temi della sanità incapace di dare risposte concrete e rapide ai pazienti e delle morti sul lavoro. Le liste di attesa sono un dramma nazionale, ancor più acuto nel Meridione, con posti letto insufficienti e personale carente che è costretto a subire turni inaccettabili, anche di 12 ore al giorno, perfino nel pronto soccorso. In Italia almeno 5 milioni di persone hanno rinunciato a curarsi, con il passaggio della gestione della Sanità da Nazionale a quella Regionale, sono diventate inaccettabili le disparità di assistenza e cura di identiche patologie legate alle risorse finanziarie che impongono ai residenti nelle regioni più povere del Meridione di migrare verso il Nord per curarsi. L’uguaglianza dei cittadini e la loro salute non sono diritti fondamentali dell’individuo (articoli 3 e 32 della Costituzione) ma legati alla residenza che contrassegna la possibilità di avere cure garantite in tempi accettabili. 

Sia l’uguaglianza dei cittadini che le cure gratuite per gli indigenti, sono un mero sogno. In Italia, secondo le stime dell’ISTAT, non meno di 5,7 milioni di cittadini, pari all’8,5% delle famiglie residenti nel 2023, sono in condizioni di povertà assoluta, persone alle quali la cura e l’assistenza sanitaria non è garantita, né mai erogata. I sindacati confederali scendono in piazza anche per denunciare, per l’ennesima volta, la barbarie delle morti sul lavoro. Gli ultimi episodi mostrano quanta strada deve essere fatta sulla prevenzione e sul controllo nei cantieri. Secondo il sindacato deve essere eliminato il sub appalto del sub appalto che scarica la riduzione dell’importo appaltato sulla sicurezza e sul salario del lavoratore, costretto a subire condizioni pericolose per la propria salute pur di mettere il piatto a tavola. Né vi è stato il confronto con il governo sul rinnovo dei contratti e sulla riduzione del potere di acquisto dei salari causato dall’inflazione. Secondo il sindacato, le risorse finanziarie potrebbero essere trovate tassando gli extra profitti delle banche, del settore farmaceutico e di quello energetico. Le chiacchiere stanno a zero: le liste di attesa si allungano e prosegue la strage dei morti sul lavoro. Non possiamo rimanere con le mani in tasca a guardare gli eventi, occorre una crociata per rendere civile il nostro paese, non possiamo essere complici della politica che non considera tutti gli individui “Fratelli d’Italia”.

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Antonio Bianco:”Occorre la crociata contro le morti bianche sul lavoro”

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nessun governo ha posto il freno al massimo profitto ed ai sub appalti, costi quel che costi, inclusa la vita dei lavoratori. Eppure ci sono fiumi di leggi, pezzi di carta straccia bruciata sull’altare dell’egoismo e della competizione che risparmia sui salari pur di rimanere sul mercato che cannibalizza le imprese in regola, costrette a chiudere i battenti. La strage della centrale elettrica di Suviana, seguiranno le commemorazioni di stato, le frasi di rito, qualche lacrimuccia e poi, speriamo di no!, in attesa del nuovo lutto. In Italia ogni anno perdono la vita più di 1000 persone sul posto di lavoro, con migliaia di lavoratori infortunati che vanno ad ingrossare la schiera di invalidi civili che sono presi in carico dall’INPS. Costi che si riversano sul sistema pensionistico e su quello sanitario, incapace di garantire la presa in carico totale dell’infortunato e della sua famiglia. Non si può andare a lavorare e ritornare a sera in una bara con le commemorazioni di Stato. Occorre una crociata contro questa strage, diversamente siamo simili a Ponzio Pilato che, si lava le mani e gira lo sguardo da un’altra parte.

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