Attualità
Parità di genere: una rivoluzione culturale che solo la formazione può generare
Floriana Mastandrea
“Le donne che subiscono violenza non amano essere definite vittime, ma si dicono forti, proprio per la loro capacità di resistere ai maltrattamenti”. Lo ha detto Rosaria Bruno, presidente dell’Osservatorio della Regione Campania sul Fenomeno della Violenza sulle Donne, intervenendo al convegno Non serve un’arma per essere violenti, organizzato dalla FIDAPA Distretto Sud-Ovest Campania Calabria, Sezione di Ariano Irpino, presieduta da Rosa Formato. L’Osservatorio, situato presso il Centro Direzionale di Napoli, Torre F8, VI piano stanza 18, è un ente di controllo del Consiglio Regionale della Campania, istituito nell’obiettivo di contribuire a eliminare ogni forma di discriminazione e violenza contro le donne, per il raggiungimento della concreta parità di genere, la garanzia dell’uguaglianza e la non violazione dei diritti umani. L’organismo, che agisce in conformità ai principi generali di Diritto Internazionale e alle Convenzioni sui diritti umani, di cui la violenza sulle donne è violazione e negazione, monitora il fenomeno attraverso la raccolta, l’analisi e lo studio dei dati, necessari per la programmazione di politiche finalizzate al contrasto di ogni forma di violenza sulle donne. Svolgendo la propria attività in autonomia, contribuisce a realizzare un sistema integrato di osservazione, monitoraggio, analisi e previsione del fenomeno. Sul relativo sito (www.consiglio.regione.campania.it/ofvd) si possono trovare le informazioni per comprendere più a fondo il suo funzionamento e a chi si rivolge, dalle donne vittime di violenza, agli enti pubblici, tra cui: Ministero delle Pari opportunità, Osservatorio Nazionale sul Fenomeno della Violenza sulle donne, ASL, Aziende ospedaliere, ambiti territoriali sociali, tribunali, associazioni, organizzazioni, fondazioni, ordini professionali, fino ai centri antiviolenza, alle case rifugio e di accoglienza per donne vittime di violenza, ai percorsi di tutela nella PS, e a tutti gli operatori del settore che si occupano del fenomeno della violenza sulle donne, nonché all’intera collettività. Una sezione è dedicata ai dati, dai quali emerge che, chi commette violenza su una donna, più di altri, è il marito (compagno, convivente, ex), e che il fenomeno è diffuso soprattutto al Nord, seguito da Sud e Centro. Per combattere i femminicidi, è necessaria un’inversione culturale, che parta dal rispetto e dall’educazione in famiglia, a scuola, nella società, ancora troppo “maschiocentrica”. La Bruno, che svolge il suo ruolo anche in collaborazione con il magistrato Fabio Roia, noto esperto del fenomeno, ha sottolineato l’utilità dell’istituzione di Procure dedicate, per meglio contrastare i casi di violenza e si è detta d’accordo con l’assessore alle Pari Opportunità, Valentina Pietrolà, che ha proposto anche per Ariano Irpino, l’istituzione di una Consulta permanente sul fenomeno della violenza sulle donne. Rosa D’Apice (FIDAPA), si è soffermata sulle caratteristiche del violento, ovvero chi, senza giustificato e oggettivo motivo, utilizza la forza in modo da limitare l’altrui qualità della vita, intendendo la forza come: fisica, psicologica, diretta o indiretta. Ha sottolineato come in Italia e nel resto del mondo, siano le donne le più colpite dal mobbing, un atto di violenza consapevole, una vessazione, che attraverso emarginazione, pregiudizio, maldicenze, assegnazione di compiti dequalificanti, fino al sabotaggio, scava nell’autostima e nella gioia di vivere di chi lo subisce, trasformando il posto di lavoro in un inferno, e il lavoro in un incubo. La vittima del mobbing deve reagire in maniera attiva e cercare sostegno nelle associazioni specifiche, nei sindacati e tra i medici. Si può inoltre ricorrere alle vie legali, presentando una documentazione come prova e facendo richiesta di risarcimento del danno subito. Irene Scarpellino (FIDAPA young), psicologa, ha tracciato il profilo di colui che commette violenza psicologica e fisica, un manipolatore inizialmente accattivante, gentile e premuroso, poi protagonista di esplosioni di rabbia, a cui seguono scuse, promesse, giuramenti, regali, fino alla prossima esplosione, che potrà diventare sempre più violenta e pericolosa per la vita della donna che gli è accanto. Ha proposto la significativa video-testimonianza di una giornalista americana in carriera, il cui compagno inizialmente gentile, aveva subito cambiamenti fino a perdere il lavoro, isolarla cambiando casa senza avvisarla, acquistare ben tre pistole e paventarle che una avrebbe potuto usarla proprio contro di lei. La donna, dopo anni e una lunga serie di vessazioni, era riuscita a trovare la forza di lasciarlo e rifarsi una vita. Le donne, che talvolta cadono vittime della sindrome di Stoccolma, devono imparare a riconoscere gli uomini negativi, a leggere i segnali di cambiamento, non confondendo bugie, pretesti ed escamotage di una personalità malata, caratterizzata dalla violenza e dalla sopraffazione, per grande amore. Bisogna imparare a denunciare, fare rete, razionalizzare e separarsene, prima che si giunga all’irreparabile.
Attualità
Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania
Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
