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Così non va

Luciano Giorgione di Ariano al Centro : ” Rivedere l’assetto del trasporto pubblico urbano”.

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I mezzi di trasporto urbani Amu vanno riorganizzati a causa dell’inadeguata gestione del parco macchine e a fronte di una sempre più precaria sicurezza stradale e ambientale. Le responsabilità le conosciamo tutti, sono da attribuire all’ex assessore al ramo e al ex Sindaco come rappresentante della medesima società perché non sono stati efficaci ed efficiente nel trattare la questione, oramai diventata così spinosa per il mancato dialogo e comportamento da padre padroni della cosa pubblica. L’ex amministrazione ha fatto troppe chiacchiere e pochi fatti, non è stata capace di risolvere i problemi concreti che attanagliano la città da troppo tempo (vedesi anche le tante opere pubbliche abbandonate e incomplete). Le figure del CdA e del direttore tecnico vanno riviste e limitate. Questo modo di gestire la cosa pubblica fino al nove settembre, ha rasentato l’abuso di potere trasferendo ai giovani un cattivo messaggio della politica, che la stessa dovrebbe significare ben altro di quanto è stato consumato in codesto Comune negli ultimi anni.

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Attualità

La “Fiera del Carmine” si svolgerà al Piano di Zona di rione Cardito

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La tradizionale Fiera del Carmine, prevista per domani 16 luglio, si svolgerà nel rione Piano di Zona di località Cardito così come avvenuto per la precedente Fiera in onore di Sant’Antonio. In un primo momento l’amministrazione, con ordinanza sindacale n.20 del 9 luglio 2025, aveva inteso far svolgere la suddetta fiera nel suo sito originale ovvero lungo corso Vittorio Emanuele, vista anche la concomitanza con il mercato settimanale. Per sopraggiunti motivi tecnico-organizzativi, l’amministrazione ha deciso di tornare sui propri passi, diffondendo una “nota a mezzo stampa” nella quale si evidenziano i motivi che hanno portato a tale decisione. Di seguito la nota nella quale l’amministrazione afferma che:” Sono pervenute numerose richieste da parte degli ambulanti che partecipano abitualmente al mercato per ulteriori stalli. Purtroppo, non è stato possibile soddisfare tali richieste a causa di limitazioni logistiche legate all’insufficienza degli spazi disponibili. È quindi necessario garantire un ambiente più ampio, ordinato e sicuro per tutti i partecipanti e dare la possibilità a tutti gli ambulanti di poter partecipare. La città di Ariano Irpino – continua la nota – sta attraversando un periodo di grandi cambiamenti, con lavori in corso in diverse zone che modificheranno il volto del centro storico e, contestualmente, anche dei principali centri periferici. Questa fase di trasformazione, pur comportando inevitabili disagi, offre anche straordinarie opportunità per il futuro della nostra comunità. Invitiamo pertanto la cittadinanza a partecipare attivamente a questo evento significativo, sottolineando l’importanza di unire le forze in un momento di festa e di condivisione.

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Attualità

Sospensione Idrica – Ecco le zone interessate

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L’Alto Calore Servizi S.p.A. comunica, con nota assunta a protocollo dell’Ente n. 17749 di oggi 16 giugno 2025,  che, a causa della diminuzione della disponibilità di risorsa idrica dal gruppo sorgentizio di Castel Baronia, si rende necessario effettuare la sospensione della fornitura idrica dalle ore 22.00 di oggi lunedì 16 giugno 2025 alle ore 06.00 del giorno successivo (17 giugno) nelle seguente contrade del Comune di Ariano Irpino : Tesoro, Trave, Paragano, Piano Taverna e Santa Regina.

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Attualità

I comitati combattono i roghi mentre le autorità non battano un colpo

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A Sant’Anastasia e paesi limitrofi si avvertono cattivi odori, sia di giorno che di notte, prodotti, forse, dalla combustione di materiale di scarto proveniente dalla lavorazione di piccole imprese, non censite dal fisco, operanti in nero nella zona.  Oramai sono decenni che i roghi ci ricordano, non solo, che siamo nella terra dei fuochi ma che le autorità preposte alla tutela della saluta degli esseri viventi, non riesce a limitare o porre fine a questo infausto evento che inquina l’aria, i terreni e le acque imbrifere. Regna l’impotenza dei vari soggetti pubblici presenti nell’area, regna la sonnolenza dei comuni che non si coordinano né si uniscono in consorzi vocati alla salvaguardia della salute pubblica, né coinvolgono le associazioni ed i comitati che da decenni denunciano la presenza di fumi che impestano l’aria ed il degrado dell’area vesuviana, causa ed effetto dell’insorgere di patologie gravissime e mortali. I cittadini sono lasciati in una drammatica solitudine sulle fonti e l’entità dell’inquinamento, le autorità sono un muro di gomme, non divulgano i dati in loro possesso e, in alcuni casi, le loro azioni sembrano indirizzate a ricevere solo consensi elettorali. Se non sarà concepito un piano comune che coinvolga tutti gli attori, inclusi i cittadini, non si potrà combattere l’insalubrità dei luoghi. Devono essere messe in campo azioni volte all’emersione del lavoro nero, forse, la prima causa dei roghi nell’area. Il territorio appartiene alle persone oneste, va ridotto ai minimi termini il malaffare nonché le connivenze che tollerano l’inquinamento ambientale che provoca la morte anticipata, in media, di circa 3-4 anni rispetto al Centro-Nord. Lo Stato deve fare la sua parte costruendo infrastrutture moderne e favorendo la permanenza delle industrie nell’area vesuviana evitando, ad esempio, la delocalizzare del settore dell’auto di Pomigliano. Senza il lavoro alla luce del sole l’area vesuviana, e tutto il Meridione, non potrà rinascere né potrà ridurre il gap socio economico con il Centro-Nord. Senza una politica di riunificazione del Pese si andrà verso la disgregazione dell’unità e della coesione territoriale dello Stato.

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