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Politica

Lello Castagnozzi PD Circolo Berlinguer:”Mancato raggiungimento del ballottaggio ad Ariano colpa delle segreterie PD provinciale e locale”.

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Da Lello Castagnozzi componente del circolo PD “Enrico Berlinguer” riceviamo e pubblichiamo:

Un ringraziamento particolare, per l’esito delle elezioni amministrative, voglio indirizzarlo in primis, a gran parte degli elettori arianesi ai quali l’incipit de “La Guinea” pasoliniana sembra calzare a pennello, anzi, pare scritto apposta per averli ponderati; ma, questa lirica, non perde il suo valore neanche di fronte agli altri due soggetti verso i quali vorrei estendere il mio omaggio: vale a dire alla segreteria provinciale del PD retta dall’indefinibile De Blasio e quella di Ariano la cui definizione politica rappresenta, ad essere buonissimi, un rebus irrisolvibile, un mix d’intelligenza aliena che non trova, credo, corrispondenza alcuna nell’antropologia terrestre, essendo, appunto, aliena, di un altro mondo. Al popolo arianese dobbiamo l’attenuante biologico della matrice genetica che lo ha plasmato, oramai da secoli, senza che si verificasse, nel tempo, mutazione alcuna, per cui estirpare l’inverso dall’attualità e attraversare controcorrente la storia, rappresenterebbe, se fosse possibile cogliere nel “pensiero” una parvenza materiale, una parte significativa del suo fenotipo.

Diversa è la considerazione che ho per il segretario provinciale De Blasio con tutta la sua segreteria e per quello sparuto gruppo di individui di Ariano che si fregiano del titolo di classe dirigente del PD locale. Inutile sottolineare che mentre Renzi, con le Europee, faceva piazza pulita della destra italiana, De Blasio e Carchia, cercavano disperatamente di allearcisi; mentre il terremoto Renzi dipingeva circoscrizioni, regioni e comuni di rosso, ad Ariano per l’acume politico del segretario provinciale e di quello arianese, si consegnava su un piatto d’argento l’Amministrazione Comunale a un ballottaggio destra – destra, cancellando di fatto per i prossimi cinque anni l’opposizione di sinistra. Alle Europee il PD Arianese diventa il primo partito con 4.101 voti di lista raggiungendo il 29,64%; alle amministrative, considerando che il Partito Democratico di via D’afflitto correva insieme ai Socialisti, totalizza al massimo 400 voti non raggiungendo nemmeno il 3,0%, il 10% di quello che aveva conseguito alle Europee nello stesso giorno. Ammettendo tutte le variabili possibili, le interferenze fisiologiche che si verificano nel rapporto amministrative – europee, la dicotomia tra i due risultati o è l’effetto di una schizofrenia politica o rappresenta l’atto di estrema sfiducia che l’elettorato arianese ha espresso nei confronti della dirigenza locale del Partito Democratico. Propendo per la seconda  ipotesi e, a dimostrazione, è significativa che l’affermazione più alta nella lista PD – PSI, la raggiunge un candidato dei socialisti, La Luna, e non il capolista Carchia e nemmeno la Rubino condotta porta a porta da Bevere.

Quali panegirici dovrà inventarsi a questo punto il povero De Blasio per giustificare una simile discrepanza, che cosa invocherà e chi lo soccorrerà nella segreteria e nel direttivo provinciale per difendere qualcosa che è indifendibile? Ricorrerà a nuove espulsioni o alla teoria del PD come “testimonianza” per cui basta che c’è il simbolo e la magia è fatta. Aspetto con curiosità la minaccia di resa dei conti della D’Amelio ma, nel frattempo, mi solletica molto l’idea di consigliare al De Blasio l’auto espulsione magari come quella che abbiamo visto in un film di James Bond, ma mi accontenterei e sarei felice delle sue dimissioni irrevocabili e di quelle di tutto il Circolo del PD di Ariano Irpino“.

 

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Attualità

I lavori della realizzazione della stazione Hirpinia proseguono ai ritmi stabiliti e non si parla più della realizzazione della strada Tre Torri-Manna-Camporeale. Il documento di Cirillo, Pratola e Leone

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Riceviamo e pubblichiamo 

Ritorniamo sulla problematica “Strada Tre Torri-Manna-Camporeale. Ecco il quarto documento a firma degli ex amministratori Vincenzo Cirillo, Luciano Leone e Crescenzo Pratola.

Nella seduta di consiglio comunale del 2 marzo 2023, in cui si è discusso l’argomento monotematico “strada Manna-Camporeale” noi siamo intervenuti, e, nell’occasione, non fu accolta la nostra proposta di un deliberato che vedesse il coinvolgimento della maggioranza e della opposizione su un unico documento e confermasse la volontà di utilizzare i fondi stanziati per l’opera i cui lavori sono già stati avviati, e i proprietari delle aree espropriate, per il tracciato, sono già stati indennizzati per una spesa di € 10 milioni circa.

L’impegno della maggioranza del consiglio comunale di risolvere la problematica con una nuova e diversa progettazione, che andrebbe contro tutto quanto fatto nei venti anni trascorsi, e che comunque dovevano concretizzarsi in tre mesi, non si è attuato, nonostante sia trascorso oltre un anno dagli impegni assunti.

I lavori della realizzazione della stazione Hirpinia, intanto, proseguono ai ritmi stabiliti dal programma dei lavori, invece non si parla più della realizzazione della strada Tre Torri-Manna-Camporeale che può consentire un più rapido raggiungimento alla sopra citata stazione Hirpinia, da parte dei cittadini di Ariano Irpino, dei cittadini della Valle Ufita e dei Comuni del Nord-Est. La strada finanziata ha una valenza ben più rilevante che per il solo ristretto ambito comunale, poiché la tratta quasi ultimata Contursi-Lioni-Grottaminarda, proseguendo sulla tratta “Tre Torri-Manna- Camporeale-Faeto-Termoli”, concretizza l’opera denominata “strada di collegamento dei due mari”; pertanto non è affatto eccessivo ritenere che l’opera persegue obiettivi di rafforzamento della rete infrastrutturale nel Mezzogiorno. Si ricorda che in seguito all’approvazione del progetto di realizzazione del primo tronco “Tre Torri- Manna” fino al primo lotto funzionale in località rione Cardito e delle relative bretelle di collegamento, nel mese di marzo dell’anno 2011, la società Anas pubblicò un bando per l’affidamento della progettazione preliminare e definitiva e altre attività correlate, dei lavori relativi alla – Variante alla statale 90 delle puglie tra lo svincolo di Ariano Irpino fino all’innesto con la strada statale 90 bis -.

Per essere concreti, suggeriamo la composizione di un gruppo promotore che si occupi della questione e che si impegni a:

Invitare il consiglio comunale di Ariano Irpino a “Ritornare” sulla delibera n. 01/2023, votata a maggioranza, che dichiara che i fondi stanziati per la strada Tre Torri-Manna-Camporeale vengano utilizzati per l’opera di riammagliamento e razionalizzazione del tessuto urbano con interventi di mobilità sostenibile di rione Cardito che non ha nulla a che vedere con l’opera finanziata.

Sollecitare il presidente dell’amministrazione provinciale di Avellino ad attivarsi per la ripresa dei lavori, realizzando, innanzitutto, il tracciato e quant’altro possibile, con un progetto stralcio, che impegni i fondi disponibili, dato che gli espropri sono stati già pagati.

Fare voti al presidente della giunta regionale Campania ad aggiornare il finanziamento per il completamento dell’intervento, in considerazione dell’importanza dell’opera, visto il notevole tempo trascorso per l’avvio dei lavori e preso atto della lievitazione dei prezzi. Noi continueremo ad essere attenti e percorreremo tutte le strade per raggiungere l’obiettivo enunciato.

venerdì 1 marzo 2024 alle 12:23

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Attualità

Antonio Bianco:”Il contrasto allo Spacca Italia cresce a macchia d’olio”

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L’azione di contrasto allo Spacca Italia (DDL Calderoli) cresce a macchia d’olio, a Napoli, questa mattina(24/2/2024), presso l’Istituto italiano per gli Studi Filosofici si è svolta la manifestazione su: “Il nostro NO all’Autonomia Differenza”. Il dibattito è iniziato con i saluti del sindaco Gaetano Manfredi a seguire gli interventi di molti parlamentari del centro-sinistra nonché di Luca Bianchi, direttore generale dello Svimez, di Massimo Villone Prof. emerito di Diritto Costituzionale della Federico II di Napoli e di Marco Esposito, capo direttore del Mattino. Il dibattito oltre a definire il progetto una vera iattura per il paese, ha cercato di individuare le azioni di contrasto allo Spacca Italia da proporre entro breve tempo. Anche in provincia i cittadini, di diversa estrazione socio culturale e politica, tramite whatsapp, si auto convocano per discutere ecomprendere la portata del DDL Calderoli che disarticola i principi cardine della Costituzione. È vera resistenza alla secessione dei ricchi, disegno targato Lega e condivisodalla Meloni. Le disuguaglianze, tra nord e sud della penisola, diventeranno legge, i diritti di cittadinanza sono, e saranno, riconosciuti solo ai territori ricchi. Prevale il federalismo competitivo e non quello cooperativo, l’uguaglianza e solidarietà (art. 3 della Costituzione) sono svuotati della loro linfa vitale, si condanna il Meridione ad una morte certa, svuotato, ogni anno, di 100 mila persone che emigrano in cerca di lavoro, braccia di giovani che non ritorneranno nella loro terra natia destinata a diventare una riserva indiana popolata da anziani. Non possiamo rimanere inermi, siamo attori e non spettatori del nostro futuro, le mani non possono rimanere in tasca.

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Attualità

La cortina fumogena della Meloni e dei media nasconde lo Spacca l’Italia

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Il sindacato della UIL e 500 sindaci capeggiati dal presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, venerdì scorso si sono recati a Roma per rivendicare l’accredito del FSC (Fondo Sviluppo e Coesione) che, da più di un anno e mezzo è incagliato nel ministero della coesione ed il PNRR, guidato da Raffaele Fitto. L’operazione verità di De Luca vuole porta alla luce del sole il NO motivato allo Spacca Italia che renderebbe irreversibili le differenze socio-economiche tra le due are del paese. La subdola applicazione del criterio della spesa storica nella redistribuzione dei fondi da parte dello Stato Centrale avvantaggia il Nord ricco, dotato di moderni e diffusi servizi pubblici, a tutto svantaggio dell’area meridionale del paese, priva di infrastrutture. L’operazione verità di De Luca mette il dito nella piaga, la mancanza del personale rende sommamente difficile mettere in campo dei progetti finalizzati alla realizzazione di progetti con le risorse dal PNRR e dei fondi europei. In alcuni comuni manca il personale sostituito, nei giorni indicati, dal sindaco. De Luca voleva essere ricevuto a palazzo Chigi ed avere un colloquio diretto con la Meloni per sbrogliare la matassa del FSC necessario al Meridione per continuare ad erogare i diritti di cittadinanza. La Meloni era in visita in Calabria e la sua risposta non si fa attendere e dichiara ai giornalisti: ”se invece di fare le manifestazioni ci si mettesse a lavorare forse si potrebbe ottenere qualche risultato in più” (Ansa). La situazione è grave, rimane immutata la Questione Meridionale, mai affrontata, la mancanza di infrastrutture e di possibilità di impiego favoriscono la fuga dei giovani dal Sud in cerca di lavoro, ad essa si somma la migrazione sanitaria e quella dei diplomati che si iscrivono nelle università del Nord per avere maggiori probabilità di trovare un impiego conforme al titolo di studio conseguito. Il governo Meloni non si trinceri dietro le parole grosse pronunciate durante la manifestazione, metta a tema la perequazione tra le due aree del paese divise da inaccettabili disuguaglianze, siamo tutti italiani inclusi i meridionali.

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