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Politica

Irregolarità Amministrative -Il consigliere Caso scrive al Prefetto.

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Dal consigliere comunale Michele Caso riceviamo e pubblichiamo:

Durante l’iter per l’approvazione del bilancio preventivo, è stato tentato vanamente, dai consiglieri del PD, di apportare dei correttivi  a quanto proposto dalla giunta. Per una visione miope dell’Amministrazione abbiamo un bilancio approvato in ritardo, che non da nessuna risposta alle emergenze della città, traffico, viabilità, emergenze idrica, grandi opere ecc..  Invece a differenza di quanto sbandierato è stata aumentata, ben del 18%, la tassa sui rifiuti (Tari). Aumento dovuto alla irresponsabilità del Sindaco che non è stato capace di attivare un servizio di raccolta efficiente e funzionale. Di converso sono state programmate nuove assunzioni, un Dirigente Comandante del Corpo dei Vigili Urbani, due figure di categoria D3 all’ufficio tecnico e, udite udite, un operaio. 

Su questi ed altri aspetti sono state formalizzate delle proposte e delle richieste di chiarimenti al Sindaco, che non ha mai provveduto a dare una risposta. Sottraendosi volutamente a un suo preciso dovere istituzione,  cercando di sfuggire al confronto politico con il silenzio. Soprattutto sono state violate le norme dello Statuto e  del Regolamento  Comunale, che regolano la vita amministrativa e del funzionamento democratico delle istituzioni, al punto tale che sono stati interessati (con lettera allegata) il Prefetto  ed i Sindaci Revisori affinchè intervengano, verificando la correttezza delle procedure adottate, e richiamino, sollecitando, il Sindaco a fornire le risposte ai quesiti che sono stati posti  sia dai cittadini che  dai consiglieri.


 
Al Prefetto di Avellino
Ai Sindaci Revisori Com. di Ariano Irpino    
 
Il sottoscritto Michele Caso, in qualità di consigliere comunale di Ariano Irpino si vede costretto a segnalare  alle SS VV alcuni aspetti di irregolarità procedurali e amministrative.
 
• In data 24 aprile c.a. con delibera n° 164, la giunta comunale provvedeva ad approvare il piano triennale delle opere pubbliche, deliberazione propedeutica all’approvazione del bilancio preventivo in  Consiglio. Nell’ambito del periodo di pubblicazione di 60 giorni,  espressamente previsto dall’art.  128 c.2 del D.Lvo n.163/2006 e s.m.i. per consentire  la diffusione  del programma di interventi adottato e quindi di poter presentare proposte di modifiche anche da parte dei cittadini, il sottoscritto, congiuntamente al collega consigliere Carmine Grasso, provvedevano a protocollare in data 24 giugno una formale proposta di variazione delle priorità di opere da realizzare nel corso dell’anno corrente. (All.to1). In merito non è stata fornita nessuna risposta.
 
A tal proposito necessita evidenziare che la programmazione degli interventi relativi all’anno in corso  non ha ottenuto le preventive approvazioni obbligatorie  così come  stabilito dal  c.6 del medesimo art.128. Prima di sottoporre il documento all’esame del Consiglio Comunale, fase essenziale a fornire indicazioni  di massima, circa le tipologie di intervento che andranno a realizzarsi; infatti occorre  elaborare ed approvare preliminarmente, per i lavori di importo inferiore a 1.000.000 di  euro, uno studio di fattibilità, e per i lavori di importo  pari o superiore a 1.000.000 di euro, la progettazione preliminare. 
 
• Altro atto in difformità è rappresentato dalle procedure inerenti il bando per l’assunzione di due figure di categoria D3,  G.U. n°40 del 26/05/2015, una da reperire attraverso la  progressione verticale riservata al personale interno, l’altra attraverso apposita  procedura concorsuale. Per vie brevi, veniva segnalata l’irregolarità della procedura adottata in dispregio di quanto indicato dalla circolare n.1/2015 dei Ministri per la Semplificazione  – Pubblica Amministrazione  e  Affari Regionali – Autonomie. 
 
Per porvi rimedio, solo in seguito e non preventivamente, veniva  attivata la procedura di mobilità, a evidenza pubblica, riservata al personale proveniente dalle Province, come stabilito dalla succitata circolare  per consentirne la ricollocazione. Vi è comunque da evidenziare che la pubblicazione del bando per la mobilità è avvenuta per un periodo più breve rispetto a quello originariamente previsto dal concorso e solo successivamente è stato prorogato.
 
La possibilità o meno di procedere concretamente per tali assunzioni, comunque, soggiace al rispetto contestuale di altra normativa e precisamente, a quanto previsto all’art.41 c.2, del D.L. n. 66/2014 convertito inL.n. 89/ 2014 e  dall’art.4  del D.L. n.78/2015 convertito in L.n.125/2015, ovvero che l’Ente abbia rispettato i tempi di legge previsti per i pagamenti,  per poter procedere a nuove assunzioni. In caso di mancato rispetto della suddetta norma, è consentita l’assunzione del solo personale in mobilità proveniente dalle Province.
 
In data 3 luglio 2015, con nota, (All.to 2) indirizzata al Sindaco e alla Segretaria Comunale, provvedevo a segnalare tali irregolarità, soprattutto l’impossibilità da parte del Comune di poter effettuare nuove assunzioni perché non in possesso dei requisiti previsti dal citato art 41 legge. Infatti,non esiste agli atti alcun elemento ufficiale dal quale possa rilevarsi il rispetto dei parametri richiesti. Oltretutto tali parametri, a norma dell’art. 33 del D.Lvo n.33/2013, dovrebbero essere divulgati sul sito web del Comune! Anche su questa segnalazione non c’è stata risposta. 
 
• Con la presente, infine,si segnala che ai sensi del art 42 del Regolamento Comunale, e dell’art. 35 dello Statuto, il sottoscritto in data 25 settembre 2014 presentava formale interrogazione (All.to 3), per chiedere chiarimenti su un bene di proprietà del Comune. Ad oggi, nonostante le continue sollecitazioni, non è  stata fornita alcuna risposta.
 
Pertanto si chiede
 
con la presente, di intervenire, per quanto di rispettiva competenza, al riguardo delle questioni innanzi dettagliatamente segnalate. Conseguentemente si verifichi la effettiva correttezza e legittimità  delle procedure adottate. 
 
In merito al terzo punto posto,  si  provveda a richiamare il Sindaco al rispetto di quanto previsto dal Regolamento e dallo Statuto Comunale e che lo stesso garantisca le risposte alle richieste inoltrate, a maggior ragione  quanto sono prodotte da un consigliere comunale, come quella segnalata, e non venga permesso di violare, volutamente, le norme che regolano il confronto democratico nelle istituzioni”.
Il consigliere  del comune di Ariano Irpino
Michele Caso
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Attualità

I lavori della realizzazione della stazione Hirpinia proseguono ai ritmi stabiliti e non si parla più della realizzazione della strada Tre Torri-Manna-Camporeale. Il documento di Cirillo, Pratola e Leone

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Riceviamo e pubblichiamo 

Ritorniamo sulla problematica “Strada Tre Torri-Manna-Camporeale. Ecco il quarto documento a firma degli ex amministratori Vincenzo Cirillo, Luciano Leone e Crescenzo Pratola.

Nella seduta di consiglio comunale del 2 marzo 2023, in cui si è discusso l’argomento monotematico “strada Manna-Camporeale” noi siamo intervenuti, e, nell’occasione, non fu accolta la nostra proposta di un deliberato che vedesse il coinvolgimento della maggioranza e della opposizione su un unico documento e confermasse la volontà di utilizzare i fondi stanziati per l’opera i cui lavori sono già stati avviati, e i proprietari delle aree espropriate, per il tracciato, sono già stati indennizzati per una spesa di € 10 milioni circa.

L’impegno della maggioranza del consiglio comunale di risolvere la problematica con una nuova e diversa progettazione, che andrebbe contro tutto quanto fatto nei venti anni trascorsi, e che comunque dovevano concretizzarsi in tre mesi, non si è attuato, nonostante sia trascorso oltre un anno dagli impegni assunti.

I lavori della realizzazione della stazione Hirpinia, intanto, proseguono ai ritmi stabiliti dal programma dei lavori, invece non si parla più della realizzazione della strada Tre Torri-Manna-Camporeale che può consentire un più rapido raggiungimento alla sopra citata stazione Hirpinia, da parte dei cittadini di Ariano Irpino, dei cittadini della Valle Ufita e dei Comuni del Nord-Est. La strada finanziata ha una valenza ben più rilevante che per il solo ristretto ambito comunale, poiché la tratta quasi ultimata Contursi-Lioni-Grottaminarda, proseguendo sulla tratta “Tre Torri-Manna- Camporeale-Faeto-Termoli”, concretizza l’opera denominata “strada di collegamento dei due mari”; pertanto non è affatto eccessivo ritenere che l’opera persegue obiettivi di rafforzamento della rete infrastrutturale nel Mezzogiorno. Si ricorda che in seguito all’approvazione del progetto di realizzazione del primo tronco “Tre Torri- Manna” fino al primo lotto funzionale in località rione Cardito e delle relative bretelle di collegamento, nel mese di marzo dell’anno 2011, la società Anas pubblicò un bando per l’affidamento della progettazione preliminare e definitiva e altre attività correlate, dei lavori relativi alla – Variante alla statale 90 delle puglie tra lo svincolo di Ariano Irpino fino all’innesto con la strada statale 90 bis -.

Per essere concreti, suggeriamo la composizione di un gruppo promotore che si occupi della questione e che si impegni a:

Invitare il consiglio comunale di Ariano Irpino a “Ritornare” sulla delibera n. 01/2023, votata a maggioranza, che dichiara che i fondi stanziati per la strada Tre Torri-Manna-Camporeale vengano utilizzati per l’opera di riammagliamento e razionalizzazione del tessuto urbano con interventi di mobilità sostenibile di rione Cardito che non ha nulla a che vedere con l’opera finanziata.

Sollecitare il presidente dell’amministrazione provinciale di Avellino ad attivarsi per la ripresa dei lavori, realizzando, innanzitutto, il tracciato e quant’altro possibile, con un progetto stralcio, che impegni i fondi disponibili, dato che gli espropri sono stati già pagati.

Fare voti al presidente della giunta regionale Campania ad aggiornare il finanziamento per il completamento dell’intervento, in considerazione dell’importanza dell’opera, visto il notevole tempo trascorso per l’avvio dei lavori e preso atto della lievitazione dei prezzi. Noi continueremo ad essere attenti e percorreremo tutte le strade per raggiungere l’obiettivo enunciato.

venerdì 1 marzo 2024 alle 12:23

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Antonio Bianco:”Il contrasto allo Spacca Italia cresce a macchia d’olio”

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L’azione di contrasto allo Spacca Italia (DDL Calderoli) cresce a macchia d’olio, a Napoli, questa mattina(24/2/2024), presso l’Istituto italiano per gli Studi Filosofici si è svolta la manifestazione su: “Il nostro NO all’Autonomia Differenza”. Il dibattito è iniziato con i saluti del sindaco Gaetano Manfredi a seguire gli interventi di molti parlamentari del centro-sinistra nonché di Luca Bianchi, direttore generale dello Svimez, di Massimo Villone Prof. emerito di Diritto Costituzionale della Federico II di Napoli e di Marco Esposito, capo direttore del Mattino. Il dibattito oltre a definire il progetto una vera iattura per il paese, ha cercato di individuare le azioni di contrasto allo Spacca Italia da proporre entro breve tempo. Anche in provincia i cittadini, di diversa estrazione socio culturale e politica, tramite whatsapp, si auto convocano per discutere ecomprendere la portata del DDL Calderoli che disarticola i principi cardine della Costituzione. È vera resistenza alla secessione dei ricchi, disegno targato Lega e condivisodalla Meloni. Le disuguaglianze, tra nord e sud della penisola, diventeranno legge, i diritti di cittadinanza sono, e saranno, riconosciuti solo ai territori ricchi. Prevale il federalismo competitivo e non quello cooperativo, l’uguaglianza e solidarietà (art. 3 della Costituzione) sono svuotati della loro linfa vitale, si condanna il Meridione ad una morte certa, svuotato, ogni anno, di 100 mila persone che emigrano in cerca di lavoro, braccia di giovani che non ritorneranno nella loro terra natia destinata a diventare una riserva indiana popolata da anziani. Non possiamo rimanere inermi, siamo attori e non spettatori del nostro futuro, le mani non possono rimanere in tasca.

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Attualità

La cortina fumogena della Meloni e dei media nasconde lo Spacca l’Italia

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Il sindacato della UIL e 500 sindaci capeggiati dal presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, venerdì scorso si sono recati a Roma per rivendicare l’accredito del FSC (Fondo Sviluppo e Coesione) che, da più di un anno e mezzo è incagliato nel ministero della coesione ed il PNRR, guidato da Raffaele Fitto. L’operazione verità di De Luca vuole porta alla luce del sole il NO motivato allo Spacca Italia che renderebbe irreversibili le differenze socio-economiche tra le due are del paese. La subdola applicazione del criterio della spesa storica nella redistribuzione dei fondi da parte dello Stato Centrale avvantaggia il Nord ricco, dotato di moderni e diffusi servizi pubblici, a tutto svantaggio dell’area meridionale del paese, priva di infrastrutture. L’operazione verità di De Luca mette il dito nella piaga, la mancanza del personale rende sommamente difficile mettere in campo dei progetti finalizzati alla realizzazione di progetti con le risorse dal PNRR e dei fondi europei. In alcuni comuni manca il personale sostituito, nei giorni indicati, dal sindaco. De Luca voleva essere ricevuto a palazzo Chigi ed avere un colloquio diretto con la Meloni per sbrogliare la matassa del FSC necessario al Meridione per continuare ad erogare i diritti di cittadinanza. La Meloni era in visita in Calabria e la sua risposta non si fa attendere e dichiara ai giornalisti: ”se invece di fare le manifestazioni ci si mettesse a lavorare forse si potrebbe ottenere qualche risultato in più” (Ansa). La situazione è grave, rimane immutata la Questione Meridionale, mai affrontata, la mancanza di infrastrutture e di possibilità di impiego favoriscono la fuga dei giovani dal Sud in cerca di lavoro, ad essa si somma la migrazione sanitaria e quella dei diplomati che si iscrivono nelle università del Nord per avere maggiori probabilità di trovare un impiego conforme al titolo di studio conseguito. Il governo Meloni non si trinceri dietro le parole grosse pronunciate durante la manifestazione, metta a tema la perequazione tra le due aree del paese divise da inaccettabili disuguaglianze, siamo tutti italiani inclusi i meridionali.

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