Attualità
Incontro/Dibattito “Ariano Irpino:si puo’ uscire dal baratro?”.
Riuscita l’iniziativa da parte degli organizzatori del convegno“Ariano Irpino:si puo’ uscire dal baratro?” con a capo lo storico direttore artistico dell’Ariano Folk Festival Francesco Fodarella coadiuvato da Dimitri Grasso e dal gruppo dell’associazione DNA che per l’occasione ha messo a disposizione i locali per l’incontro. Il momento di confronto che hanno voluto creare gli organizzatori ha visto una folta partecipazione di cittadini comuni ma anche di politici vecchi e nuovi che hanno voluto dare un contributo alla interessante iniziativa. Francesco Fodarella in qualità di “padrone di casa” ha introdotto i lavori, prendendo spunto da un video girato dai ragazzi dell’associazione nel quale veniva posta la domanda alla gente comune “Ariano Irpino:si puo’ uscire dal baratro?”. Fodarella ha voluto ricordare il periodo buio che sta attraversando la nostra città mettendo pero’ in risalto il fatto che esistono delle realtà positive nella nostra comunità dalla quale prendere esempio come l’Ariano Folk Festival, che negli ultimi 18 anni si è rivelato un vero e proprio fiore all’occhiello della realtà socio-culturale arianese esportata nel mondo.Al termine del suo intervento Fodarella ha invitato i presenti ad intervenite prima però ha lasciato lo spazio a Dimitri Grassi coopensatore della manifestazione, il quale è partito dalla sua esperienza personale che lo ha portato a confrontarsi con realtà lavorative e di studio all’estero ma che lo ha portato piu’ volte a ritornare nella sua città natale, perchè come affermato da lui stesso è affetto da “arianite”, cioè quel tipo di malattia che ti riporta sempre ad Ariano per mettere a disposizione della sua città le esperienze fatte nel mondo. Nel suo intervento ha auspicato una interconnessione con l’associazione dei comuni virtuosi i quali possono mettere a disposizione le loro eccellenze creando una sorta di congiunzione volta a migliorare le criticità delle comunità aderenti. I primi due interventi da parte degli organizzatori hanno voluto tracciare un solco con la politica e Fodarella ha piu’ volte sottolineato che l’intento dell’incontro non aveva nessuna matrice politica ma era solo dovuto all’esigenza di creare una discussione sullo realtà arianese e mettere insieme idee per il raggiungimento di uno scopo comune. Dopo aver rotto il ghiaccio si sono succeduti una serie di interventi di personaggi noti e meno noti della vita sociale arianese, come il prof Cesare De Padua il quale ha evidenziato che la natura dei problemi che oggi affliggono Ariano ha radici molto lontane le quali hanno creato un sistema che non ci permette di avere quella visione dei problemi in maniera collettiva lasciando alle vecchie logiche politiche il modo di risolvere i problemi quotidiani e personali. La discussione è entrata nel vivo registrando fra gli altri l’intervento di Alessandro Ciasullo, fresco dell’investitura di candidato sindaco dei popolari. Con il suo intervento Ciasullo ha voluto invitare i rappresentanti delle associazioni a fare attivamente politica portando le loro esperienze all’interno della pratica amministrativa senza vedere il colore di appartenenza, fornendo così un contributo fattivo alla vita politica locale. Nel suo intervento Ciasullo ha voluto tracciare una netta distinzione tra la nuova generazione che si affaccia alla politica e la vecchia classe dirigente, esortando tutti i gruppi politici ad avere lo stesso coraggio dei popolari che hanno dimostrato con i fatti di puntare sulle nuove generazioni. A questo punto Fodarella ha chiesto l’intervento di Mimmo Gabacorta, ex sindaco di Ariano, anche lui presente in sala, il quale ha voluto mettere in guardia tutti evidenziando il pericolo che si corre se si cerca di addossare tutte le colpe alla politica dimenticando tutti gli attori che hanno contribuito ad alimentare questo forte stato di disagio che vive attualmente Ariano, invitando a focalizzare l’attenzione verso il modo di fare politica e sopratutto auspicando il ritorno alla buona politica. All’interno della discussione è intervenuto anche Anselmo La Manna il quale non è venuto meno alla sua fama sottolineando che chi fin qui ci ha governato si è reso protagonista del piu becero malaffare, utilizzando i voti dei cittadini per i loro tornaconti personali e poi rivolgendosi a Ciasullo e Gambacorta, li ha pregati di non prestare il loro volto a quei politici che amano gestire le fila dalle retrovie. In conclusione possiamo affermare che la comunità arianese pulsa ed è viva e iniziative di questo genere con gli interventi appassionati dei partecipanti ne sono la dimostrazione. Noi come testata giornalistica, unica presente alla manifestazione, ci auguriamo che questi momenti di confronto possano essere spunto di riflessione e di costruzione di un futuro migliore per le generazioni che si affacciano alla vita arianese, anche se ci permettiamo di dissentire con gli organizzatori quando affermano che iniziative di questo genere non hanno nulla a che vedere con la politica, invece per noi la politica è proprio questo cioè il modo di partecipare attivamente alla vita pubblica, anche attraverso manifestazioni di questo genere. Forse sarebbe il caso di individuare in maniera piu’ oculata, attraverso l’esercizio del voto, gli interpreti delle nostre volontà.
Attualità
Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania
Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
