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Il ponte sullo stretto è un volano per lo sviluppo del Sud?

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Dopo decenni di snervanti discussioni ed un progetto cantierabile, ancora oggi, il ponte sullo stretto di Messina divide la politica e la comunità scientifica sulla sua effettiva utilità e fattibilità. Il ponte dovrebbe essere inquadrato nel progetto del corridoio dell’alta velocità che metterebbe in rete il porto di Augusta con quello di Gioia Tauro e Napoli, consentendo il veloce trasferimento dei containers sino nel cuore dell’Europa e facendo concorrenza a Tangeri Med nel Marocco, porto in grande crescita nel trasferimento dei containers. La questione non è: ponte sì o ponte no, ma quale sviluppo economico vogliamo immaginare e programmare per il Meridione in quanto passerella l’ideale nel Mediterranea per gli scambi commerciali con l’Asia e l’Africa.

L’indispensabilità del ponte consentirebbe alla Sicilia ed a tutto il Meridione un nuovo impulso al suo sviluppo socio-economico. Lo conferma l’analisi condotta dall’assessore all’economia della Regione Sicilia Gaetano Armato in collaborazione con l’istituto di ricerca Prometeia sui costi dovuti all’insularità calcolati in circa 6,5 miliardi annui equivalenti a 7,4% del PIL (vedi l’articolo di Nino Amadore, il Sole 24 Ore del 3 maggio 2021). Costi che riducono fette cospicue di mercato e collocano la Sicilia fra i territori con il più alto costo dei trasporti non solo in Italia ma nell’intera UE. Ne consegue la perdita di competitività e dei posti di lavoro, causa ed effetto della fuga dei giovani talenti con lo spopolando dei territori Meridionali. Senza i giovani e la loro forza vitale questa macro area è condanna a diventare una riserva degli indiani senza prospettiva di sviluppo o talenti che possano progettare il futuro, coniugando la tutela dell’ambiente con i diritti di cittadinanza indispensabili per la nascita dei posti di lavoro. La realtà parla di ben altro, il governo non ha inserito il ponte sullo stretto nel PNRR e propone di finanziarlo con il bilancio dello Stato entro il 2030. Magra consolazione che lascia il Sud nelle condizioni attuali mentre il PNRR fornirà risorse finanziarie che ridurranno di ben poco le differenze con il Nord ma lasceranno inalterati i nodi che rendono l’Italia divisa e disuguale, inaccettabile programma di un governo di presunta Unità Nazionale.

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Convegno ad Ariano: “Aequum Tuticum, Crocevia del Sud”

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Le associazioni Amici del Museo di Ariano Irpino, Circoli Culturali “Pasquale Ciccone” e “Arnanah”, con il patrocinio del Comune di Ariano Irpino, organizzano il convegno dal titolo “Aequum Tuticum, crocevia del Sud”, che si svolgerà venerdì 26 settembre 2025 alle ore 17.30 presso Villa Kristall ad Ariano Irpino. L’incontro si propone di approfondire, in una prospettiva scientifica, il ruolo strategico dell’antico sito di Aequum Tuticum quale snodo fondamentale della viabilità antica, evidenziando l’importanza storica e le prospettive di valorizzazione.

Saluti istituzionali:

Enrico Franza, Sindaco di Ariano Irpino

S. E. Mons. Sergio Melillo, Vescovo della Diocesi Ariano-Lacedonia

Relatori:

Ing. Gerardo Troncone – Presidente Gruppo Archeologico Irpino Sulle orme di Orazio. La viabilità del centro sud negli antichi itinerari

Prof. Giuseppe Ceraudo – Professore ordinario di topografia antica presso l’Università del Salento La Via Traiana in Irpinia: un Patrimonio per l’Umanità

Prof.ssa Veronica Ferrari – Professore associato di aerotopografia archeologica presso l’Università del Salento Aequum Tuticum, un vicus crocevia di strade: le attività di ricerca Unisalento

Prof. Giuseppe Camodeca – Già Professore ordinario di Storia Romana ed Epigrafia Latina presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” La documentazione epigrafica di Aequum Tuticum, vicus di Beneventum

Dott. Lorenzo Mancini – Funzionario archeologo della Soprintendenza ABAP Salerno e Avellino L’azione della SABAP SA-AV nel territorio di Ariano Irpino fra tutela, valorizzazione e pianificazione. Interventi e prospettive.

Moderatrice

D.ssa Ida Gennarelli, Archeologa già Ministero della Cultura Il convegno si inserisce in un percorso di ricerca e divulgazione volto a promuovere la conoscenza e la tutela del patrimonio storico-archeologico dell’Irpinia e dell’antico vicus di Aequum Tuticum, con l’intento di sollecitare le attività di recupero e di valorizzazione dell’attuale sito.

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Il futuro di Alto Calore Servizi al centro di un confronto tra i presidenti delle Province di Avellino e Benevento

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Unità di intenti per la gestione della società. Il futuro dell’Alto Calore Servizi al centro di un confronto che si è tenuto oggi tra il presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, e il presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi.

Dall’incontro sono emerse la volontà e la determinazione comune di superare la fase di impasse che si registra per la società, tenendo fuori le questioni politiche dalle decisioni concernenti la gestione di Alto Calore Servizi. E ciò nell’ottica di individuare le soluzioni migliori che possano permettere di ridurre i disagi all’utenza e di consentire di accelerare sul piano di ammodernamento delle reti, tenendo ben presenti i parametriprevisti dal concordato.

I presidenti Buonopane e Lombardi lanciano un appello all’unità e a fare sintesi sugli obiettivi, per evitare in questa fase dannose divisioni. Condividono, inoltre, la necessità che il management della società conservi un ruolo prettamente tecnico, tenendosi ben distante da ruoli e discussioni partitiche che sono appannaggio dei sindaci-soci, i quali si trovano ad affrontare quotidianamente le giuste rimostranze delle comunità costrette praticamente ogni giorno a sopportare disservizi per l’approvvigionamento idrico.

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Gaza, Castellone (M5S): “Netanyahu compie il passo finale. Abbiamo toccato uno dei punti più bassi della storia moderna.

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“Mentre il mondo continua a discutere sui termini lessicali da utilizzare per definire questo abominio, Netanyahu compie il passo finale: stanotte l’esercito israeliano è entrato a Gaza per raderla al suolo.” così la Vicepresidente del Senato Mariolina Castellone (M5S) sui suoi social. “Le poche fonti dalla Striscia parlano di carri armati in ingresso a Gaza City e raid aerei che, come sempre, non risparmiano i civili e le poche costruzioni ancora in piedi. A nulla servono le piazze piene di centinaia di migliaia di cittadini in tutto il mondo, a nulla serve il coraggio eroico della Global Sumud Flotilla che sta provando a raggiungere Gaza via mare per aprire un varco umanitario. A nulla servono le denunce che facciamo nelle aule parlamentari. Il passo finale si sta compiendo. A Gaza l’umanità ha toccato uno dei punti più bassi della storia moderna. E non c’è da offendersi se si dice che siamo tutti complici. Tutti noi che abbiamo assistito inermi a questa tragedia. Il mio cuore è con le centinaia di migliaia di palestinesi che hanno deciso di restare nella loro terra perché non c’è altro luogo in cui possano sentirsi a casa e con le famiglie degli ostaggi israeliani che sono ancora nelle mani di Hamas e rischiano di essere utilizzati come scudi.”

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