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GREEN DEAL – SOLITA MANOVRA?

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Il ministero della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha posto la sua firma su sette decreti di Valutazione di impatto ambientale (VIA) che riguardano altrettanti rinnovi di concessioni, progetti di messa in produzione di pozzi e di perforazione, sia su piattaforma sia on-shore.

Decreti che hanno originato l’indignazione di associazioni ambientaliste e di esponenti politici.

I provvedimenti nulla hanno a che vedere con la Transizione ecologica, sebbene legittimi per due ragioni. Il primo: questi decreti non rappresentano un via libera definitivo, ma solo un’autorizzazione intermedia. Quindi non sarebbero titoli minerari.

Il secondo: la moratoria sino al 30 settembre, termine entro cui dovrà essere approvato il PITESAI (Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee) sospende i nuovi permessi per la ricerca e la prospezione di idrocarburi ma consente ai procedimenti amministrativi di andare avanti (VIA) comprese).

Il blocco delle nuove concessioni, dunque, vale sino all’approvazione del nuovo PITESAI, così come concordato e previsto nel Decreto ‘’Milleproroghe’’ di febbraio 2021.

Induce riflessioni, però, la firma del Ministro ai sette decreti perché questi decreti di Via non avrebbero alcun valore se le relative aree di interesse dovessero risultare non idonee nel PITESAI. Rappresenta, per alcuni parlamentari anche di maggioranza, un passo nella direzione delle trivellazioni, surclassando la transizione ecologica.

Anche il ministro della Cultura Dario Franceschini ha apposto la sua firma sui decreti che, ricordiamo, riguardano le Valutazioni impatto ambientale relative al rinnovo delle concessioni minerarie ‘Barigazzo’ e ‘Vetta’, entrambe in Emilia Romagna, per la coltivazione di idrocarburi gassosi; i progetti di messa in produzione del pozzo a gas naturale ‘Podere Maiar 1dir’ (nell’ambito della concessione di coltivazione ‘Selva Malvezzi’) sempre in Emilia Romagna; del giacimento per la coltivazione di idrocarburi ‘Teodorico’, fra l’Emilia Romagna e il Veneto; i progetti di perforazione, nell’ambito di concessioni di coltivazione di petrolio e gas (già esistenti), del pozzo ‘Calipso 5 Dir’ nelle Marche, del pozzo ‘Donata 4 Dir’, fra Marche e Abruzzo e del pozzo esplorativo Lince, in Sicilia.

In realtà, a dire delle Associazioni ambientaliste, si tratterà di creazione di nuove piattaforme, esempio il pozzo ‘Calipso 5 Dir’, che Eni vorrebbe scavare al largo di Ancona.

L’aspetto più evidente è la poca chiarezza; le firme dei Ministri Cingolani e Franceschini, giustificate dalla apparente integrazione di autorizzazioni non scadute, creano pericoloso precedente concretizzato in questa fase di ‘’sospensione’’.

Cosa bisogna aspettarsi nei prossimi mesi?

Contro i decreti di Via si possono presentare ricorsi davanti al Tar.

Dopo settembre 2021 ci sarà il PITESAI, il nuovo piano, che dovrà indicare quali sono le aree dove non è più possibile fare ricerca, né trivellare e per quelle non ci sarà più nulla da fare. Nemmeno se le concessioni sono già in essere. I No-Triv chiedono la proibizione di nuove trivellazioni e il divieto di utilizzo di strumenti ad aria compressa (air gun) anche nelle aree che il Piano dovessi indicare idonee. Alla Camera risulta presentata proposta di legge in tal senso.

Enrico Gagliano, co-portavoce del Coordinamento Nazionale No Triv, in un’intervista a ‘ilfattoquotidiano.it’ “le proroghe di un bel numero di concessioni Eni non sono state neppure sfiorate da alcuna sospensione. Nove di queste proroghe hanno decorrenza retroattiva, cioè vanno a prorogare oggi titoli già scaduti anche nel 2017’’.

Un meccanismo delle proroghe automatiche che nessun Governo ha voluto abrogare.

Alcune si collocano nell’off-shore ravennate e saranno parte integrante del progetto Eni per la produzione di idrogeno blu destinato all’area industriale di Ravenna.

L’europarlamentare dei Verdi Eleonora Evi ha rivolto alla Commissione europea un’interrogazione parlamentare, chiedendo se l’eventuale ritorno delle trivelle fosse compatibile con gli obiettivi del Green Deal, anche in considerazione di eventuali pericoli per l’ambiente marino. La risposta della Commissione: i combustibili fossili, compreso il gas, non fanno parte del futuro energetico dell’Ue e che le attività a esse legate vanno ridotte, lasciando spazio a fonti energetiche compatibili con gli obiettivi climatici e con il Green Deal europeo.

Senza allarmismi ci chiediamo: il territorio Irpino ha da temere?

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W il 25 aprile, W la Costituzione

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IL 25 aprile ricorda il sacrificio dei partigiani che liberarono il paese dalla dittatura.

Crimini inenarrabili macchieranno per l’eternità coloro che si richiamano agli ideali del fascismo, uomini che trucidarono e misero a tacere gli avversari con la violenza culminata nel 1924 nell’omicidio di Giacomo Matteotti che denunciò, alla camera dei deputati, le violenze commesse dalla nascente dittatura. Il fascismo trascinò il paese nella seconda guerra mondiale provocando morti e distruzione dalle cui ceneri rinacque l’Italia liberata dai partiti democratici. Costoro erano divisi dai programmi politici ma uniti dalla volontà di abbattere la dittatura e far nascere uno Stato fondato sull’uguaglianza e la solidarietà. La democrazia è un dono che va conservato gelosamente, ognuno di noi deve partecipare a ravvivare il sentimento di unità e condivisione creando le condizioni affinché nessuno sia lasciato indietro.

La democrazia si nutre di partecipazione ed inclusione a differenza della dittatura che elimina l’avversario zittendolo ed impedendogli di esprimere liberamente le proprie idee. Dobbiamo ribellarci a qualsiasi forma di assolutismo per dare forza e slancio alla democrazia, dono gratuito e disinteressato dei partigiani. La dittatura è stato il momento buio della storia italiana, mentre la democrazia incarna il nuovo mondo che consente a tutti di parlare liberamente nelle piazze

Allora, a voce ferma gridiamo: W il 25 aprile, W la Costituzione

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Iscrizioni aperte al Corso di Qualifica Professionale per Operatori dell’Infanzia

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Le iscrizioni sono ora aperte per il Corso gratuito di Qualifica Professionale per Operatori dell’Infanzia, dedicato ai beneficiari del Programma GOL – Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori, parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il Programma GOL mira a migliorare le opportunità lavorative attraverso orientamento, formazione e aggiornamento delle competenze.

Si tratta di un’opportunità importante rivolta a giovani NEET e NON NEET, beneficiari di RdC e Naspi, nonché a residenti o domiciliati in Campania, compresi tra i 18 e i 65 anni. I requisiti di accesso al programma saranno verificati dal Centro per l’Impiego.

Il Corso di Qualifica per Operatori dell’Infanzia offre un’opportunità preziosa per sviluppare competenze nel settore dell’assistenza e dell’educazione infantile.

Il corso si svolgerà presso l’Agenzia formativa ASI S.r.l., sita in Via Serra, 9 ad Ariano Irpino. Per ulteriori informazioni e per iscrizioni, contattare il numero di telefono 0825/1772300.

Il corso offre varie prospettive di impiego presso asili nido, scuole per l’infanzia, case famiglia, baby parking, centri estivi e aggregativi, e centri diurni per minori.

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Calendario della Raccolta rifiuti ad Ariano Irpino festività 25 aprile e 1°maggio

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Si informa  la cittadinanza che nelle giornate festive di giovedì 25 aprile  Festa della Liberazione e mercoledì 1° maggio Festa dei Lavoratori, la raccolta dei rifiuti verrà così effettuata:

– giovedì 25 aprile non verrà effettuata la raccolta del vetro in tutte le zone, rinviata a giovedì 2 maggio;

– mercoledì 1° maggio sarà regolare la raccolta dell’umido in tutte le zone.

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