Attualità
Giornata mondiale del jazz: come vincere il dolore della pandemia con la musica

di Renzo Porcelli
Durante questi difficili giorni di pandemia, mi sono chiesto come si può vivere privati dalla libertà di incontrare amici e come si può sopravvivere obbligati ad abitare dentro quattro mura, senza lasciarsi distruggere dalla noia e dallo stress.
Da ragazzo la mia voglia di vivere mi aveva spinto a conoscere il mondo, e relazionandomi con curiosità con ogni essere umano, scoprivo la ricchezza delle ampie facoltà nascoste dentro ognuno.
Il desiderio di capire come i neri di America sottratti alla loro terra per essere barattati con il danaro e costretti a vivere in schiavitù fossero riusciti ad affermare la propria musica e la propria essenza, mi aveva spinto a conoscere la loro condizione umana. Privati della libertà, essi trassero dalla memoria collettiva i canti della loro cultura e trovarono la forza nel blues per affrontare la loro difficile condizione. Utilizzando mezzi quotidiani, come gli assi di legno che servivano a lavare i panni, trassero i loro ritmi ancestrali; persino un pettine avvolto da carta velina, utilizzato come strumento, poteva addolcire la loro condizione di schiavi, facendogli dimenticare di avere perduto ogni personale libertà. Nascono anche altri tipi di canti, i canti religiosi, meglio conosciuti con il nome di “gospel song” e gli “spirituals”, ispirati alla Bibbia.
Dall’incontro tra il blues e la musica americana bianca nacque il jazz, ma la storia della sua nascita è assai carente di documenti e riferimenti, particolarmente per quanto riguarda le sue origini e i suoi albori. La storia del jazz, pare iniziare quando degli uomini neri, impiegando dispositivi musicali che gli uomini bianchi non utilizzavano più, come pianoforti scordati e vecchie trombe, cominciarono a far musica e a improvvisare singolari motivi. Gradualmente, attraverso la libera espressione musicale, si sviluppò un nuovo stile diverso dagli altri: il jazz.
Il suo centro di sviluppo fu New Orleans, in Louisiana, alla foce del Mississipi, e probabilmente il termine trae origine dall’espressione gergale in uso nei bordelli della città to jizz (jism), parola sconcia che indica la virilità maschile. Inizialmente con questi strumenti i musicisti neri riprodussero un suono rauco, sporco, detto ragtime, (letteralmente: tempo strapazzato, strappato), le cui caratteristiche erano: andamento veloce, ritmato e sincopato, presenza costante del pianoforte, improvvisazione collettiva. Il ragtime si affermò alla fine del 1800 con due musicisti bianchi che lavorarono sul ragtime arricchendolo di elementi di musica bianca che si chiamavano Scott Joplin e Nick La Rocca, quest’ultimo di origine siciliana. Il genere si incrementò tra il 1915 e il 1940. Nei decenni successivi il jazz si contraddistinse come una musica d’arte, tipicamente afroamericana. Tra il 1910 e il 1920, molti musicisti afroamericani di New Orleans attratti dai maggiori guadagni, si trasferirono al Nord. Il jazz veniva spesso trasportato sui battelli che risalivano il Mississippi, che assumevano orchestre come intrattenimento di bordo. Il traguardo di molti dei musicisti fu Chicago, città attorno alla quale si creò una scuola da cui emersero molti protagonisti soprattutto bianchi, tra cui Bix Beiderbecke, Frankie Trumbauere PeeWee Russell.
Il personaggio più conosciuto di questo periodo, è Louis Armstrong, che fu chiamato a Chicago dal “Re” di New Orleans, King Oliver. Dopo alcuni mesi con il gruppo di Oliver, Armstrong si affermò come il trombettista simbolo del movimento. Armstrong è considerato il più prolifico e talentuoso musicista jazz di tutti i tempi.
Nel frattempo, questa musica risvegliava un crescente attrattiva in Europa e nel resto del mondo.
Negli anni Ottanta una generazione di giovani musicisti europei instillò nuova vitalità al genere musicale, seguendo diverse tendenze: germogliarono così svariate scuole di jazz europeo.
Per parlare del jazz, della sua storia e dei suoi autori occorrerebbe molto tempo e spazio, ma questa piccola premessa può costituire un input ad approfondire la materia. Io ho compreso, ripensando ai nomi dei grandi musicisti presenti nella mia collezione di musica blues e jazz, che ascoltare la loro musica, riesce a trasformare la sofferenza e il dolore in codici culturali in grado di allargare la visione del mondo e allietare il cuore.
Ascoltando i canti di Leadbellj, di Hooker, di Witherspoon, di Howlin, di Willie Dixson, mi sono reso conto di quanta forza può venire fuori dalla voglia di esprimere la propria ricchezza interiore. Così come la schiavitù è stata sconfitta, noi potremo combattere un virus perfido, con la lotta quotidiana e la voglia di vivere.
Attualità
Tragedia ad Ariano, poliziotto si toglie la vita

Ariano Irpino – Una tragedia ha scosso la comunità arianese e il Commissariato di Polizia del Tricolle. Un giovane agente, in servizio presso il reparto volante, è stato trovato senza vita all’interno di un casolare di campagna alla periferia della città.
A fare la drammatica scoperta è stata la moglie, che ha immediatamente allertato i soccorsi. Sul posto sono giunti i sanitari del 118, i carabinieri, la polizia e i vigili del fuoco, ma per l’agente non c’era ormai più nulla da fare. Secondo una prima ricostruzione, il poliziotto si sarebbe tolto la vita con la pistola d’ordinanza.
L’uomo era molto stimato all’interno del Commissariato di Ariano Irpino e considerato tra i più attivi del reparto volante. In più occasioni si era distinto per il coraggio e la professionalità dimostrati durante interventi delicati, ricevendo anche apprezzamenti ufficiali.
Sconosciute al momento le ragioni del tragico gesto che restano avvolte nel mistero. La Procura di Benevento ha aperto un’inchiesta e disposto gli accertamenti di rito per chiarire la dinamica dei fatti.
La notizia ha destato profondo dolore in città e tra i colleghi, che lo ricordano come persona garbata e professionale nel suo lavoro.
Attualità
Contributi sull’acquisto dei libri di testo, è possibile presentare domanda

L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino informa che è possibile presentare domanda per accedere ai contributi sull’acquisto dei libri di testo, per l’anno scolastico 2025/2026.
Possono accedere al contributo gli alunni che frequentano le scuole secondarie di I e II grado dell’anno scolastico in corso 2025/2026 e appartenenti a famiglie con reddito non superiore al seguente valore ISEE:
fascia I da e 0 a € 10.633,00 – fascia II da € 10.633,00 ad € 13.300,00.
Il valore ISEE viene determinato ai sensi del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 2013, n. 159. Nel caso di valore ISEE pari a zero, pena l’esclusione dal beneficio, è necessario attestare e quantificare le fonti e i mezzi dai quali il nucleo familiare ha tratto sostentamento. Le risorse disponibili saranno destinate prioritariamente alla copertura del fabbisogno dei richiedenti con ISEE rientrante nella fascia 1. Qualora residuano risorse dopo la copertura totale del fabbisogno della fascia 1, le stesse saranno destinate alla copertura del fabbisogno dei richiedenti con ISEE rientrante nella fascia 2.
Gli interessati possono presentare domanda entro il 10 ottobre 2025, presso le Segreterie delle Scuole di appartenenza, utilizzando l’apposito modulo prestampato e allegando la dichiarazione ISEE in corso di validità.
Scarica qui il modulo per fare richiesta:
Attualità
Il Colonnello Angelo Zito nuovo Comandante Provinciale dei Carabinieri

Il Colonnello Angelo Zito ha assunto l’incarico di Comandante Provinciale dei Carabinieri di Avellino, subentrando al Colonnello Domenico Albanese, destinato a Roma quale Capo Ufficio presso lo Stato Maggiore del Comando Generale dell’Arma.
46enne, originario di San Marzano di San Giuseppe (TA), il Colonnello Zito ha intrapreso la carriera militare nel 1998, frequentando i corsi regolari dell’Accademia Militare di Modena e della Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, conseguendo la laurea in Giurisprudenza. È sposato e padre di due figlie.
Nel biennio 2003-2005 ha prestato servizio presso il Battaglione Carabinieri Allievi Marescialli e Brigadieri con sede a Velletri, ricoprendo i ruoli di Comandante di Plotone e di Compagnia. Successivamente ha assunto incarichi di crescente responsabilità in reparti territoriali ad alta complessità operativa: prima come Comandante del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Palermo-San Lorenzo, impegnato in delicate attività di contrasto alla criminalità organizzata e al traffico di stupefacenti; poi, dal 2008, come Comandante della Compagnia Carabinieri di Patti (ME), in un territorio caratterizzato da fenomeni criminali di particolare rilevanza.
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