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Attualità

Floriana Mastandrea “Una vittoria assai sofferta”

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Da Floriana Mastandrea, giornalista,scrittrice,sociologa, riceviamo e pubblichiamo:

Il 15 luglio 2009, come ho ricordato in un precedente articolo (pubblicato su questo sito il 17 luglio 2019) moriva, disperata, mia madre. Gli accadimenti che avevano preceduto la sua triste dipartita e quelli che la avevano seguita, mi vedevano costretta a denunciare, tra l’altro, la redazione di un testamento falso, che e’ stato confermato tale dalla Corte di Appello di Napoli (secondo grado) e da quella di Cassazione (ultimo grado di giudizio).
Finalmente, lunedì 16/12/2019, la Corte di Cassazione, dopo oltre 10 ore di camera di consiglio (su due giorni, con udienza il 13 dicembre e completamento della camera di consiglio il 16), ha emesso la sua sentenza, ponendo fine a quasi 10 anni e mezzo di travaglio giudiziario e di vita. Ha confermato dal punto di vista civilistico, la falsità del testamento e i fatti illeciti commessi da Roberto Sampietro (mio fratello) e dalla notaia Luisa Romei, confermando la loro condanna a risarcire il danno e a rimborsare le spese sostenute dalla Parte civile (ovvero la sottoscritta). Sotto l’aspetto penale, i reati sono stati dichiarati estinti solo per prescrizione (in pratica hanno scampato il carcere o eventuali misure alternative)! Nel frattempo, la notaia Romei, su sua domanda, e’ stata dispensata dalle sue funzioni. Se i processi fossero piu’ rapidi e la prescrizione si fermasse al rinvio a giudizio o al I grado, forse si otterrebbero prima e in misura maggiore i risultati: questa e’ un’altra ardua materia del contendere, la cui risoluzione e’ urgente e non piu’ procrastinabile.
E’ stato un percorso di impegno, studio, sacrificio, e una vittoria assai sofferta, a causa delle lungaggini e della farraginosità, che ha condizionato il potere punitivo dello Stato, nonostante il risultato, comunque molto significativo sotto ogni profilo! Non appena avremo la sentenza, promuoveremo una conferenza stampa per i dettagli.
Intanto, grazie a chi in questi anni mi ha consentito di giungere al risultato, dai testimoni, agli amici, nonche’ tutti coloro che mi hanno incoraggiata e sostenuta. Un grazie particolare ad #Aleandro Longhi, a cui dovrebbe andare una laurea in giurisprudenza honoris causa, un grazie e bravo all’avv.Giuseppe Bellaroba, che in udienza e’ stato davvero brillante, all’avv. Emilio Ponticiello, caro amico e consigliere, ed a tutti i bravi professionisti che mi hanno supportata. La nostra in un certo senso, si puo’ ritenere la vittoria di Davide contro Golia: un solo avvocato per la Parte civile a combattere contro ben quattro noti avvocati ingaggiati per la difesa degli imputati!

Floriana Mastandrea

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Morti sul lavoro – Antonio Bianco: “Ripristinare il Sistema Sanitario Nazionale”

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I sindacati scioperano, il 20 aprile a Roma la CGIL e la UIL, non partecipa la CISL, portano in piazza i temi della sanità incapace di dare risposte concrete e rapide ai pazienti e delle morti sul lavoro. Le liste di attesa sono un dramma nazionale, ancor più acuto nel Meridione, con posti letto insufficienti e personale carente che è costretto a subire turni inaccettabili, anche di 12 ore al giorno, perfino nel pronto soccorso. In Italia almeno 5 milioni di persone hanno rinunciato a curarsi, con il passaggio della gestione della Sanità da Nazionale a quella Regionale, sono diventate inaccettabili le disparità di assistenza e cura di identiche patologie legate alle risorse finanziarie che impongono ai residenti nelle regioni più povere del Meridione di migrare verso il Nord per curarsi. L’uguaglianza dei cittadini e la loro salute non sono diritti fondamentali dell’individuo (articoli 3 e 32 della Costituzione) ma legati alla residenza che contrassegna la possibilità di avere cure garantite in tempi accettabili. 

Sia l’uguaglianza dei cittadini che le cure gratuite per gli indigenti, sono un mero sogno. In Italia, secondo le stime dell’ISTAT, non meno di 5,7 milioni di cittadini, pari all’8,5% delle famiglie residenti nel 2023, sono in condizioni di povertà assoluta, persone alle quali la cura e l’assistenza sanitaria non è garantita, né mai erogata. I sindacati confederali scendono in piazza anche per denunciare, per l’ennesima volta, la barbarie delle morti sul lavoro. Gli ultimi episodi mostrano quanta strada deve essere fatta sulla prevenzione e sul controllo nei cantieri. Secondo il sindacato deve essere eliminato il sub appalto del sub appalto che scarica la riduzione dell’importo appaltato sulla sicurezza e sul salario del lavoratore, costretto a subire condizioni pericolose per la propria salute pur di mettere il piatto a tavola. Né vi è stato il confronto con il governo sul rinnovo dei contratti e sulla riduzione del potere di acquisto dei salari causato dall’inflazione. Secondo il sindacato, le risorse finanziarie potrebbero essere trovate tassando gli extra profitti delle banche, del settore farmaceutico e di quello energetico. Le chiacchiere stanno a zero: le liste di attesa si allungano e prosegue la strage dei morti sul lavoro. Non possiamo rimanere con le mani in tasca a guardare gli eventi, occorre una crociata per rendere civile il nostro paese, non possiamo essere complici della politica che non considera tutti gli individui “Fratelli d’Italia”.

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Antonio Bianco:”Occorre la crociata contro le morti bianche sul lavoro”

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nessun governo ha posto il freno al massimo profitto ed ai sub appalti, costi quel che costi, inclusa la vita dei lavoratori. Eppure ci sono fiumi di leggi, pezzi di carta straccia bruciata sull’altare dell’egoismo e della competizione che risparmia sui salari pur di rimanere sul mercato che cannibalizza le imprese in regola, costrette a chiudere i battenti. La strage della centrale elettrica di Suviana, seguiranno le commemorazioni di stato, le frasi di rito, qualche lacrimuccia e poi, speriamo di no!, in attesa del nuovo lutto. In Italia ogni anno perdono la vita più di 1000 persone sul posto di lavoro, con migliaia di lavoratori infortunati che vanno ad ingrossare la schiera di invalidi civili che sono presi in carico dall’INPS. Costi che si riversano sul sistema pensionistico e su quello sanitario, incapace di garantire la presa in carico totale dell’infortunato e della sua famiglia. Non si può andare a lavorare e ritornare a sera in una bara con le commemorazioni di Stato. Occorre una crociata contro questa strage, diversamente siamo simili a Ponzio Pilato che, si lava le mani e gira lo sguardo da un’altra parte.

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Il 15 aprile ad Ariano intervento di derattizzazione

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Si informa la cittadinanza che lunedì 15 aprile 2024  dalle ore 7,00  è previsto un intervento di derattizzazione su tutto il territorio comunale.

L’intervento di bonifica ambientale sarà realizzato, come di consuetudine, da un’impresa incaricata dall’Asl, con la collaborazione ed il controllo del personale comunale.

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