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Emergenza Covid – Siamo in guerra

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Siamo in guerra, non è una frase ad effetto, non è un espediente per migliorare lo sharing dei media edaumentare la tiratura dei giornali. La realtà è ben più grave di quella che ci viene prospettata, va impedito che le persone si ammalino e muoiano a casa. Non basta il coprifuoco, non basta impedire gli spostamenti interprovinciali, occorre che ognuno di noi assuma comportamenti responsabili ed applichi le regole igieniche ed il distanziamento sociale con la massima accortezza al fine di scongiurare nuovi contagi.

Ma occorreva fare altro. Prima di tutto ridurre il contezioso tra le 20 piccole Patrie, incarnate dalle Regioni, e lo Stato italiano, conseguenza diretta della riforma costituzionale del 2001 del Titolo V che ha conferito la potestà in ambito Sanitario alle Regioni. Intervento legislativo scellerato che ha di fatto reso gli italiani diseguali nella stessa Nazione e destinatari di servizi sanitari efficienti solo nelle Regioni che hanno maggiore disponibilità finanziaria. Senza definire i fabbisogni standard ed i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), collegati ai diritti di cittadinanza, non è garantital’uguaglianza di tutti i cittadini e non si preserva l’Unità e la Coesione Nazionale.

La Campania ha avuto circa sette mesi per organizzare unefficiente Sanità Territoriale, essenziale per praticare i tamponi in modo sistematico e generalizzato al fine di scovare tempestivamente i positivi, metterli in quarantena equindi limitare la diffusione del virus.

Questo anello mancante provoca gravissime ripercussioni sui Pronto Soccorso e satura i reparti di Terapia Intensiva e di Rianimazione, mentre i nuovi reparti allestiti in Campania sono inutilizzabili in quanto privi del personale medico ed infermieristico, ridotto al lumicino per il mancato turnover, fatto più volte denunciato dell’Ordine dei Medici e degli Anestesisti Rianimatori.

Questa, forse, sarebbe stata la modalità per scongiurare la chiusura di tutte le attività commerciali e professionali con un nuovo lockdown e ridurre l’impatto sull’economia generale italiana che oggi, secondo prudenti stime, viaggia con un PIL, almeno a meno 10%, mentre in Campania siamo a meno 18%. Avremmo contenuto le giuste e democratiche proteste dei commercianti di Napoli e Roma ed impedito che la delinquenza organizzata fomentasse scontri contro le forze dell’ordine e arrecasse danni ingential patrimonio comunale.

La rivolta sociale ha svoltato l’angolo, il senso di responsabilità non può essere invocato solo per i cittadini ma va praticato principalmente da parte dello Stato italiano con misure efficienti ed efficaci a tutela della salute di tutti i cittadini.

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W il 25 aprile, W la Costituzione

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IL 25 aprile ricorda il sacrificio dei partigiani che liberarono il paese dalla dittatura.

Crimini inenarrabili macchieranno per l’eternità coloro che si richiamano agli ideali del fascismo, uomini che trucidarono e misero a tacere gli avversari con la violenza culminata nel 1924 nell’omicidio di Giacomo Matteotti che denunciò, alla camera dei deputati, le violenze commesse dalla nascente dittatura. Il fascismo trascinò il paese nella seconda guerra mondiale provocando morti e distruzione dalle cui ceneri rinacque l’Italia liberata dai partiti democratici. Costoro erano divisi dai programmi politici ma uniti dalla volontà di abbattere la dittatura e far nascere uno Stato fondato sull’uguaglianza e la solidarietà. La democrazia è un dono che va conservato gelosamente, ognuno di noi deve partecipare a ravvivare il sentimento di unità e condivisione creando le condizioni affinché nessuno sia lasciato indietro.

La democrazia si nutre di partecipazione ed inclusione a differenza della dittatura che elimina l’avversario zittendolo ed impedendogli di esprimere liberamente le proprie idee. Dobbiamo ribellarci a qualsiasi forma di assolutismo per dare forza e slancio alla democrazia, dono gratuito e disinteressato dei partigiani. La dittatura è stato il momento buio della storia italiana, mentre la democrazia incarna il nuovo mondo che consente a tutti di parlare liberamente nelle piazze

Allora, a voce ferma gridiamo: W il 25 aprile, W la Costituzione

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Iscrizioni aperte al Corso di Qualifica Professionale per Operatori dell’Infanzia

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Le iscrizioni sono ora aperte per il Corso gratuito di Qualifica Professionale per Operatori dell’Infanzia, dedicato ai beneficiari del Programma GOL – Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori, parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il Programma GOL mira a migliorare le opportunità lavorative attraverso orientamento, formazione e aggiornamento delle competenze.

Si tratta di un’opportunità importante rivolta a giovani NEET e NON NEET, beneficiari di RdC e Naspi, nonché a residenti o domiciliati in Campania, compresi tra i 18 e i 65 anni. I requisiti di accesso al programma saranno verificati dal Centro per l’Impiego.

Il Corso di Qualifica per Operatori dell’Infanzia offre un’opportunità preziosa per sviluppare competenze nel settore dell’assistenza e dell’educazione infantile.

Il corso si svolgerà presso l’Agenzia formativa ASI S.r.l., sita in Via Serra, 9 ad Ariano Irpino. Per ulteriori informazioni e per iscrizioni, contattare il numero di telefono 0825/1772300.

Il corso offre varie prospettive di impiego presso asili nido, scuole per l’infanzia, case famiglia, baby parking, centri estivi e aggregativi, e centri diurni per minori.

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Calendario della Raccolta rifiuti ad Ariano Irpino festività 25 aprile e 1°maggio

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Si informa  la cittadinanza che nelle giornate festive di giovedì 25 aprile  Festa della Liberazione e mercoledì 1° maggio Festa dei Lavoratori, la raccolta dei rifiuti verrà così effettuata:

– giovedì 25 aprile non verrà effettuata la raccolta del vetro in tutte le zone, rinviata a giovedì 2 maggio;

– mercoledì 1° maggio sarà regolare la raccolta dell’umido in tutte le zone.

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