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Elezioni Ariano – Il punto di Federico Barbieri

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I seggi elettorali sono chiusi da 48 ore. Le urne hanno trasformato in numeri volontà, desideri, esigenze, riflessioni, ripensamenti, svendite, conflitti emotivi, familiari.

I giochi della prima fase della tornata elettorale 2020, la prima caratterizzata dalla Covid, sono fatti.

Gli elettori iscritti nelle 25 Sezioni erano (sono) 20.682. Hanno espresso il voto per 250 candidati alla carica di Consiglieri: 14.888.

Le urne hanno restituito importanti responsi di carattere politico (compito delle varie compagini analizzarne la valenza..), di carattere sociale, numeri che attestano livelli socializzanti e disgreganti.

Il voto disgiunto appare attecchito nel modus operandi degli elettori, di alcuni almeno.

I 250 candidati presenti nelle liste (civiche e di partito) si sono spartite 18.983 preferenze.

Due le curiosità evidenti. La prima: due candidati, di due distinte liste, non hanno ricevuto alcun voto. La seconda: due candidati, di due diverse liste, sono risultati più votati (rispettivamente 515 e 502).

Le tante liste civiche hanno ‘’prodotto’’ risultati opposti: al numero di alto di liste non ha corrisposto il numero più alto di consensi.

Il risultato vede lanciati al ballottaggio Enrico Franza, Sindaco dimissionario pre-Covid19 con voti 5.832 e voti delle liste a lui collegate 4.566 e Marco la Carità, candidato della Destra con voti 4.292 e voti di liste collegate 4.903. Distanziati Marcello Luparella con voti 3.028 e voti delle liste 3.177, Giovanni La Vita con voti 1.478 e voti di liste 1.332.

L’occhio estraneo alle dinamiche sociali del Tricolle ritiene di cogliere il voto espresso, per motivi biologici, anagrafici o di altro tipo, a candidati Consiglieri di una coalizione e la scelta del candidato Sindaco di altra coalizione.

Le coalizioni sconfitte hanno pagato pegno in quantità notevole, a loro il compito, qualora ne ravvisassero la necessità, di capire errori di valutazione, di gestione dello spirito di gruppo.

Ora comincia la seconda fase della competizione elettorale, in essa tutto è rimesso in gioco e, paradosso della democrazia, i due competitori non sono in posizione più forte degli sconfitti perché oltre a tenere stretti i voti acquisiti, dovranno cercare consensi proprio nelle file di chi non è più in campo.

La vera impresa ‘’politica’’ (preferisco definirla sociale) è offrire la motivazione per contraddire, in chi ha votato per le compagini escluse, la scelta archiviata. Il voto già espresso.

Noi di Arianonews24 porgiamo congratulazioni e buon lavoro alle due coalizioni impegnate, ricordando che la vincitrice, il vincitore, rappresenterà l’intera Comunità Arianese. Avrà da affrontare temi importanti, non ultimo quello della Sanità.

Una considerazione che trae linfa dai numeri, ancora una volta: la frammentazione mostrata in termini elettorali non permette alla Comunità di Ariano Irpino di essere rappresentata in Regione. Una comunità numericamente importante che potrebbe avere, sempre, un eletto almeno Consigliere regionale.

Ritengo sia utile una riflessione al riguardo

Scarica qui tutti i risultati:

http://old.comunediariano.it/elezioni2020/comunali/COMUNALI_2020_DETTAGLI.htm

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Venerdì 3 ottobre sciopero generale CGIL in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza

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Roma, 1 ottobre – “L’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema. Un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso che impedisce un’azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio. Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati. Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali”. Con queste parole la Cgil annuncia, in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza, lo sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata di venerdì, 3 ottobre, ai sensi dell’art.2, comma 7, della legge n.146/90. Durante lo sciopero generale, fa sapere la Cgil “saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore”.

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Assemblea Alto Calore Servizi, il presidente Buonopane: “Bene la designazione di De Felice. Si riparte dal nostro documento con lo stop all’aumento delle tariffe”

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“La quasi totalità dei voti dei soci presenti in assemblea per la designazione del nuovo amministratore di Alto Calore Servizi rappresenta un segnale importante di compattezza delle comunità locali. È la dimostrazione di una volontà comune di lavorare tutti insieme per salvare la società e per avere un servizio efficiente”. È quanto dichiara il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, al termine dell’assemblea di Acs nel corso della quale è stata eletta la professoressa Alfonsina De Felice per il vertice societario.

“Una figura di altissimo profilo – evidenzia il presidente Buonopane -, intorno alla quale gli amministratori presenti, senza distinzione di casacca politica, si sono ritrovati. Vanta un’esperienza importante che sarà sicuramente utile per risollevare le sorti di Alto Calore Servizi. Il senso di responsabilità ha prevalso tra i soci che hanno partecipato alla riunione odierna. Altrettanto fondamentale il voto favorevole alle linee di mandato che fanno sintesi tra il documento proposto dai sindaci che si sono riuniti nei giorni scorsi a Pietradefusi e quello che ho presentato nell’assemblea delle scorse settimane, nel quale al primo punto si chiede di bloccare l’aumento delle tariffe”, conclude il presidente Buonopane.

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Antonio Bianco:”Reprimere il dissenso per nascondere la pulizia etnica di Israele”

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Il dissenso deve essere zittito, i social ammoniti e, se perseverano, chiusi. La singola voce redarguita con minacce velate che lo richiamano al suo ruolo istituzionale di pubblico ufficiale e docente che non gli consentirebbe – il condizionale è d’obbligo! – di ritenere vergognoso il comportamento del governo italiano assunto nei confronti del genocidio perpetrato a Gaza. Si vuole limitare la libertà di parola, espressa in forma associata o individuale, pur di giustificare l’ignavia del governo italiano che resta a guardare la pulizia etnica di Netanyahu mostrata in diretta TV con immagini violente, ingiustificate, inumane. Non è un video game, ma la cruda realtà di bambini, di donne, di uomini inermi uccisi negli atti di vita quotidiana oppure mentre soccorrono altri sventurati colpiti dai bombardamenti israeliani. Né meraviglia la manifestazione spontanea dei giorniscorsi, circa 1 milione di persone, che ha messo in luce lo sdegno e la vergona espressa dalla gente comune nei confronti dell’Italia che, giustifica, aiuta e supporta Israele senza che siano stati messi in stand by gli accordi sull’invio di armi (Il Fatto Quotidiano, 5 giugno 2025, articolo di Alessia Grossi). Certo sono ingiustificabili le azioni violente attuate durante le manifestazioni pacifiche, ma non si può nemmeno accettare che il governo non riconosca la valenza della manifestazione del 25 ottobre che volevamettere al centro del dibattito il senso di umanità,smarrita da menti orientate al genocidio dei palestinesi quale unico fine della missione di governo. 

Azione politica e scelte che secondo Rula Jebreal, giornalista, nata ad Haifa ma anche cittadina israeliana, ospite di Accordi&Disaccordi sul Nove, le fanno affermare: “Gli ultimi sondaggi israeliani dicono che il 78% della popolazione è a favore delle politiche genocide di Israele (Il Fatto Quotidiano, 28 settembre 2025). Non dobbiamo restare in silenzio, non deve essere represso il dissenso manifestato in forma pacifica né la libertà di pensiero, il senso di umanità pervada la politica della Meloni e del suo governo.

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