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Ariano Basket

Basket A2F – Per la prima di campionato al Palacardito arriva l’Ancona.

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Terminata l’attesa, domani si parte per la quarta stagione in consecutiva in serie A2: un traguardo di per sé storico ed al quale Ariano arriva con una ventata di novità sia nel roster che in società. Si parte dal nuovo abbinamento con Le Farine Magiche ed il Gruppo Lo Conte al sostegno di una squadra che vedrà per il secondo anno consecutivo al timone coach Iris Ferazzoli con al fianco Valentina Calandrelli. Dopo due semifinali promozione e l’incredibile finale dello scorso anno, sarà difficile ripetersi, ma l’obiettivo resta comunque quello dei play-off. Si parte questo pomeriggio al Pala Cardito (ore 18): la prima avversaria è il Basket Girls Ancona.

 

LE RAGAZZE “MAGICHE” – Ance Celmina da Riga sarà la nuova straniera, la prima giocatrice con passaporto non italiano della storia del sodalizio rossoblù. Sotto canestro avrà al fianco Eleonora Zanetti, promettente ala grande vicentina, scuola Schio, giunta da Vigarano Mainarda. A loro daranno manforte Valeria Albanese, una delle riconfermate dopo il percorso di crescita della scorsa stagione e Camilla Valerio, bolzanina, reduce da una positiva stagione alla Carpedil Salerno ed in grado di coprire entrambi i ruoli di ala. Sul perimetro il capitano Valentina Maggi, alla settima stagione in rossoblù, sarà la chioccia di un gruppo giovane in cui spicca la play guardia Rosa Cupido, scuola Dike Napoli e reduce dall’esperienza in A1 a Vigarano Mainarda. Marta Vargiu sarà il suo alter-ego in cabina di regia ma potrà anche affiancarla in quintetto. Santabarbara, alla terza stagione ad Ariano, è pronta a dare il consueto contributo in uscita dalla panchina, così come De Luca, importante specialista difensiva all’occasione e De Michele che proverà a ritagliarsi più spazio rispetto alla scorsa stagione. A completare il gruppo della prima squadra anche le gemelle Falanga, Cifaldi e la bulgara Polina Chelenkova.

ANCONA – Tra le 14 formazioni del girone B è una delle 6 neopromosse (Ancona, Empoli, Progresso Bologna dalla serie A3, Viareggio e La Spezia dalla B regionale e Brindisi dalla C regionale). La formazione di coach Caboni ha ereditato il testimone dalla Vesta Droptek Ancona che ha chiuso i battenti nell’estate 2014. Formazione di under 18 con l’aggiunta di tre elementi di quella squadra: la play Mataloni, la guardia Angeletti e soprattutto la bomber classe ’82, Carola Sordi.

ARBITRI – Di Martino di Scafati e Belprato di Cercola.

GLI ESORDI  IN A2 – Questi gli esordi di Ariano nelle tre precedenti stagioni in A2:

  • 2012/13: Carpedil Salerno – Lpa Ariano Irpino 66-72
  • 2013/14: Carpedil Salerno – Lpa Hydraulics: 62-67
  • 2014/15: MCS Hydraulics Ariano Irpino – Meccanica Nova Bologna: 52-62

I PRECEDENTI – La sfida con il Basket Girls è del tutto inedita. Diverso il discorso per la “sorella” Vesta Droptek Ancona affrontata in ben quattro circostanze nei primi due anni di serie A2. Il bilancio è di due vittorie per Ancona (nel 2012/13) e di altrettante per Ariano (nella Poule promozione 2013/14).

LA FORMULA – Le prime otto di ciascun girone accederanno ai play-off (serie al meglio delle tre gare). Le due finali verranno disputate ad incrocio tra i due gironi. Le ultime due formazioni al termine della stagione regolare retrocederanno in serie B. Così come le due perdenti i due tabelloni play-out che coinvolgeranno le formazioni classificatesi dal decimo al tredicesimo posto. Anche qui le due finali verranno disputate ad incrocio tra i due gironi.

IL PROGRAMMA DELLA 01^GIORNATA (Serie A2 – Girone B): Viareggio – Castellammare di Stabia (10/10 ore 18.30); Salerno – Viterbo (10/10 ore 18); Castel S.Pietro – Ferrara (10/10 ore 21); Empoli – Palermo (10/10 ore 17); Civitanova Marche – Bologna (11/10 ore 18); La Spezia – Brindisi (10/10 ore 19); Le Farine Magiche Ariano Irpino – Ancona (11/10 ore 18).

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Ariano Basket

Iris Ferazzoli si racconta:”Ad Ariano ho trovato la famiglia e la casa a cui tornare dopo le mie impegnative sfide”

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Ha sangue italiano nelle vene Iris Ferazzoli, sebbene sia nata in Argentina a Santa Fe, nel 1972. Dopo una brillante carriera come giocatrice, coronata con la vittoria di uno scudetto a Priolo e un’Eurocoppa a Napoli, attualmente fa la head coach di basket. Ha iniziato l’attività di allenatrice in serie A nel 2014 ad Ariano Irpino, per proseguirla a Cagliari per 5 anni e, nella scorsa stagione, a Roseto degli Abruzzi. Iris è rientrata il 12 agosto dall’Argentina, dove non si recava da tre anni, sia perché il suo periodo lavorativo inizia in agosto, sia perché temeva di rimanere bloccata in aeroporto a causa di eventuali lock down. Ha potuto finalmente riabbracciare sua madre e il resto della famiglia, con la quale è rimasta circa un mese. Nel periodo della pandemia, ci ha rivelato – “ho riflettuto molto sul senso del lavoro, delle amicizie, della famiglia. Quando si abbraccia la mamma, si abbraccia la casa, la propria infanzia, la storia della famiglia, i posti in cui si è stati felici, i ricordi”. Ci ha confidato come, a causa di un problema di salute della madre, sia stata in ansia e non abbia girato come avrebbe desiderato, per la sua terra, di cui la preoccupano le critiche condizioni socio-economiche. Iris ormai è italiana quasi dalla stessa quantità di anni trascorsi in Argentina: “Sono partita dall’Argentina a 26 anni e sono 24 anni che vivo in Italia, anche il mio compagno è italiano. Il privilegio di essere qui lo devo allo sport di cui sono appassionata, la pallacanestro: entrai nella nazionale argentina a 19 anni, rimanendoci dal 1990 al 2005. Nel 1997, per la prima volta ci qualificammo al mondiale, un obiettivo al quale avevamo lavorato duramente negli anni precedenti, ma il mio principale intento fin da piccola era venire a giocare nella terra di mio nonno, originario di Monte San Giovanni Campano (FR). Quando andai in Germania per il mondiale, notarono il mio cognome italiano e mi chiamarono. Risposi immediatamente e cominciai a giocare nelle migliori squadre italiane, finché non approdai anche ad Ariano Irpino, dove rimasi dal 2010 fino al 2016. Qui ho avuto modo di fare grandi amicizie e ho persino comprato casa, una tana alla quale tornare a ogni fine incarico e dove mi sento bene. Ho messo radici con persone che definisco la mia famiglia: nella vita una è la famiglia biologica o che ti ha cresciuta, un’altra è quella che ti scegli incontrando, parlando, lavorando, confrontandoti, creando le tue amicizie. Sono amicizie forti che si contano sulle dita di una mano, ma su cui se ho bisogno, se sono triste, posso contare, persone dalle quali non devo nascondermi, ma a cui posso mostrarmi anche con le mie fragilità, perché non mi giudicano”. Iris inizia a giocare in Italia dal 1998 al 2013, dai 18 fino ai 41 anni: “Ho giocato ad alti livelli, fino ai mondiali, mi sono mancate soltanto le Olimpiadi. Essere professionista è uno stile di vita che richiede impegno, sacrificio, responsabilità verso se stessi e le proprie compagne. Ma ho capito che pur continuando a divertirmi come giocatrice, sentivo ardere il fuoco dell’insegnamento. È importante che le capacità motorie si sviluppino da piccoli, l’approccio a certi movimenti è facilitato e permette che una volta appresi, da adulti si facciano in maniera automatica, senza richiedere particolari sforzi mentali. Da ragazzina adoravo sottopormi allo stress da competizione, necessario per essere pronti ad affrontare squadre forti e io in questo sono sempre stata incisiva. Ho cominciato ad allenare il settore giovanile fin dal 2007, mentre continuavo a giocare: dal 2014 ho smesso di giocare e fino al 2021 ho allenato la serie A, che però non è più quella di un tempo. Le nuove generazioni sono cambiate e così anche il modo di insegnare ciò che serve, va modulato, individuando altresì il modo migliore di parlare con loro, che purtroppo, fanno poca introspezione. I giovanissimi vorrebbero arrivare ad ottenere subito il successo, guardando ai giocatori della NBA, senza tener conto del percorso di sacrifici che questo richiede. Ora sei alle prese con una nuova sfida:.. Sono stata incaricata dalla società ASD Feba di Civitanova Marche, di cui apprezzo il progetto e il metodo di lavoro, volto a migliorare il territorio valorizzando l’appartenenza. Spazierò dalla prima squadra alle scuole. Ci sono 4-5 ragazzine che militano in nazionale che faranno parte della massima serie, che quest’anno sarà la B, ma l’intenzione è farle crescere, e soprattutto, risalire in A2“.

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