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Ariano Basket

Basket A2F – Mcs Ariano – Civitanova Marche 81-71

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La Mcs Ariano chiude il proprio 2014 nel modo migliore possibile. L’ottavo sigillo stagionale è arrivato dopo una prestazione di grande spessore sul fronte offensivo: Maggi (19 punti), Narviciute (17 punti e 30 di valutazione), Chesta (16 punti, massimo stagionale) e Mancinelli, hanno brindato ad una poule promozione sempre più vicina. A Civitanova non è bastata una Federica Iannucci da 28 punti. Le marchigiane hanno sofferto la zona delle arianesi trovando la via del canestro pesante solo a gara ormai compromessa (1/6 da oltre l’arco nei primi 28 minuti e 4/7 negli ultimi 12). Troppe le 26 palle perse e gara in ghiaccio già al 27 sul 62-38 per le irpine. E’ stata la tranquillità nel gestire i tentativi di rientro di Civitanova l’aspetto più positivo della serata per un’Ariano sempre padrona del match anche nella fasi meno lucide. 

LA GARA – Che la gara sia offensivamente vivace lo si capisce già dalle battute iniziali. Le padrone di casa appaiono più disciplinate del solito. Sono le lunghe ospiti Delibasic e Filippetti a tentare un timido allungo contro la difesa ad uomo non sempre impeccabile delle arianesi (9-12 al 6’). La reazione è immediata e porta la firma di Narviciute. Cinque punti della lituana aprono un parziale importante nel finale di prima frazione: 15-2. Quando coach Perini richiama in panca Filippetti, le rossoblu che si esaltano nella configurazione con quattro piccole. Dominguez e Mancinelli mordono in difesa ed Ariano vola (24-14 al 10’). Ferazzoli fa rifiatare Madonna. Iannucci ne approfitta per ergersi a protagonista (27-23 al 14’). Ariano però è in assoluto controllo. Le triple aperte di Madonna e Chesta esaltano le irpine che viaggiano in transizione con Vargiu sfruttando le palle perse delle marchigiane (45-32 al 20’). Marinelli e Iannucci provano a rientrare in avvio di ripresa. Ci pensa Chesta a spostare nuovamente l’inerzia con un gioco da tre punti, seguito da un coast to coast di Narviciute chiuso anch’esso con l’aggiuntivo. Ne nasce un parziale di 15-0 che vale il massimo vantaggio (62-38 al 27’). La Mcs si rilassa. Una tripla di Manzini apre un contro parziale di 15-1 a cavallo delle ultime due frazioni (65-55 al 33’). La strigliata di Ferazzoli nel time-out è provvidenziale. Una positiva Mancinelli toglie le castagne dal fuoco e la terza tripla di Chesta rimette la gara sui giusti binari (74-55 al 35’). Solo accademia negli ultimi cinque minuti. Ferazzoli dà spazio a Cifaldi e De Michele, mentre Iannucci sfiora il trentello. La Mcs osserverà il proprio turno di riposo il 3 gennaio e ritornerà sul parquet martedì 6 al Pala Silvestri di Salerno nella sfida che potrebbe anche regalarle l’aritmetica certezza della poule promozione.

MCS ARIANO IRPINO – INFA CIVITANOVA MARCHE: 81-71

Mcs Ariano Irpino: Narviciute 17, Santabarbara 4, Madonna 5, Vargiu 1, Albanese, Chesta 16, Maggi 19, Dominguez 7, De Michele, Cifaldi, Mancinelli 12. Coach: Ferazzoli. Ass.: Calandrelli

Infa Civitanova Marche: Manzini 8, Iannucci 28, Piscini, Trobbiani J. 2, Romano n.e., Delibasic 9, Vinciguerra n.e., Zaccari,  Marinelli 7, Filippetti 17  Coach: Perini. Ass.: Melappioni.

Arbitri: Barbiero di Campobasso, Russo di Venafro (IS)

Parziali: (24-14); (45-32); (65-49) 

RISULTATI 13^ GIORNATA (SERIE A2 – GIRONE C): Viterbo – Castel S.Pietro: 39-53; Castellammare – Roma: 56-48; S. Marinella – Salerno: 71-37; Ariano Irpino – Civitanova M.: 81-71. Riposa: Meccanica Nova Bologna.

CLASSIFICA: Magika Castel San Pietro 22; Meccanica Nova Bologna 18; Mcs Ariano Irpino 16; Valentino Santa Marinella 14; Trust Risk Castellammare 10; Infa Civitanova Marche, Defensor Viterbo 8; Srb Roma 6; Carpedil Salerno 2.

PROSSIMO TURNO (14^ GIORNATA): Bologna – S. Marinella (03/01 ore 18); Castel S.Pietro – Salerno (03/01 ore 21); Roma – Viterbo (03/01 ore 20.30); Civitanova M. – Castellammare (03/01 ore 18). Riposa: Mcs Ariano Irpino.

Fonte: www.basketariano.it

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Ariano Basket

Iris Ferazzoli si racconta:”Ad Ariano ho trovato la famiglia e la casa a cui tornare dopo le mie impegnative sfide”

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Ha sangue italiano nelle vene Iris Ferazzoli, sebbene sia nata in Argentina a Santa Fe, nel 1972. Dopo una brillante carriera come giocatrice, coronata con la vittoria di uno scudetto a Priolo e un’Eurocoppa a Napoli, attualmente fa la head coach di basket. Ha iniziato l’attività di allenatrice in serie A nel 2014 ad Ariano Irpino, per proseguirla a Cagliari per 5 anni e, nella scorsa stagione, a Roseto degli Abruzzi. Iris è rientrata il 12 agosto dall’Argentina, dove non si recava da tre anni, sia perché il suo periodo lavorativo inizia in agosto, sia perché temeva di rimanere bloccata in aeroporto a causa di eventuali lock down. Ha potuto finalmente riabbracciare sua madre e il resto della famiglia, con la quale è rimasta circa un mese. Nel periodo della pandemia, ci ha rivelato – “ho riflettuto molto sul senso del lavoro, delle amicizie, della famiglia. Quando si abbraccia la mamma, si abbraccia la casa, la propria infanzia, la storia della famiglia, i posti in cui si è stati felici, i ricordi”. Ci ha confidato come, a causa di un problema di salute della madre, sia stata in ansia e non abbia girato come avrebbe desiderato, per la sua terra, di cui la preoccupano le critiche condizioni socio-economiche. Iris ormai è italiana quasi dalla stessa quantità di anni trascorsi in Argentina: “Sono partita dall’Argentina a 26 anni e sono 24 anni che vivo in Italia, anche il mio compagno è italiano. Il privilegio di essere qui lo devo allo sport di cui sono appassionata, la pallacanestro: entrai nella nazionale argentina a 19 anni, rimanendoci dal 1990 al 2005. Nel 1997, per la prima volta ci qualificammo al mondiale, un obiettivo al quale avevamo lavorato duramente negli anni precedenti, ma il mio principale intento fin da piccola era venire a giocare nella terra di mio nonno, originario di Monte San Giovanni Campano (FR). Quando andai in Germania per il mondiale, notarono il mio cognome italiano e mi chiamarono. Risposi immediatamente e cominciai a giocare nelle migliori squadre italiane, finché non approdai anche ad Ariano Irpino, dove rimasi dal 2010 fino al 2016. Qui ho avuto modo di fare grandi amicizie e ho persino comprato casa, una tana alla quale tornare a ogni fine incarico e dove mi sento bene. Ho messo radici con persone che definisco la mia famiglia: nella vita una è la famiglia biologica o che ti ha cresciuta, un’altra è quella che ti scegli incontrando, parlando, lavorando, confrontandoti, creando le tue amicizie. Sono amicizie forti che si contano sulle dita di una mano, ma su cui se ho bisogno, se sono triste, posso contare, persone dalle quali non devo nascondermi, ma a cui posso mostrarmi anche con le mie fragilità, perché non mi giudicano”. Iris inizia a giocare in Italia dal 1998 al 2013, dai 18 fino ai 41 anni: “Ho giocato ad alti livelli, fino ai mondiali, mi sono mancate soltanto le Olimpiadi. Essere professionista è uno stile di vita che richiede impegno, sacrificio, responsabilità verso se stessi e le proprie compagne. Ma ho capito che pur continuando a divertirmi come giocatrice, sentivo ardere il fuoco dell’insegnamento. È importante che le capacità motorie si sviluppino da piccoli, l’approccio a certi movimenti è facilitato e permette che una volta appresi, da adulti si facciano in maniera automatica, senza richiedere particolari sforzi mentali. Da ragazzina adoravo sottopormi allo stress da competizione, necessario per essere pronti ad affrontare squadre forti e io in questo sono sempre stata incisiva. Ho cominciato ad allenare il settore giovanile fin dal 2007, mentre continuavo a giocare: dal 2014 ho smesso di giocare e fino al 2021 ho allenato la serie A, che però non è più quella di un tempo. Le nuove generazioni sono cambiate e così anche il modo di insegnare ciò che serve, va modulato, individuando altresì il modo migliore di parlare con loro, che purtroppo, fanno poca introspezione. I giovanissimi vorrebbero arrivare ad ottenere subito il successo, guardando ai giocatori della NBA, senza tener conto del percorso di sacrifici che questo richiede. Ora sei alle prese con una nuova sfida:.. Sono stata incaricata dalla società ASD Feba di Civitanova Marche, di cui apprezzo il progetto e il metodo di lavoro, volto a migliorare il territorio valorizzando l’appartenenza. Spazierò dalla prima squadra alle scuole. Ci sono 4-5 ragazzine che militano in nazionale che faranno parte della massima serie, che quest’anno sarà la B, ma l’intenzione è farle crescere, e soprattutto, risalire in A2“.

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