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Amministrative Ariano-Gabriele Li Pizzi:”Per la mia candidatura a sindaco con Lega non c’è nessuna investitura e credo che non ci sarà”

Dall’ing.Gabriele Li Pizzi, riceviamo e pubblichiamo:
“Il mio nome è stato più volte indicato dalla Lega, come possibile candidato a Sindaco della Città di Ariano in questa imminente tornata elettorale. Ho dato la mia disponibilità per la costruzione di un progetto per la Città che fosse in grado di aggregare forze politiche di partito e società civile. Pur essendo molto impegnato e gratificato dalla vita lavorativa come professionista e come docente, ho sentito forte il senso civico e lo spirito di servizio che mi hanno spinto, con senso di responsabilità, ad ipotizzare un mio contributo attivo in politica. Chi, come me, ha iniziato la propria carriera lavorativa al nord e per amore della propria terra è ritornato, rinunciando a sicuri vantaggi, non può sottrarsi!
Ad una settimana dalla scadenza per la presentazione delle candidature, il progetto non ha ancora assunto la sua forma, il centro destra stenta a trovare la sua compattezza, si susseguono tavoli provinciali e regionali di cui seguo l’evoluzione ed io, estraneo alle dinamiche dei partiti, ancora non so se il mio nome, proveniente dal mondo delle professioni, possa unire oppure è divisivo.
In questo clima sento forte la necessità di chiarire pubblicamente la mia posizione.
Ad oggi non c’è alcuna investitura ufficiale da parte di una coalizione in continua evoluzione e credo che realisticamente non ci sarà. In ogni caso non ritengo ci sia più il tempo per completare il progetto in origine condiviso. Resto comunque a disposizione di quanti credono che la mia figura possa essere utile alla nostra Città, ma solo alle condizioni della chiarezza e della convergenza politica. Preciso che la mia disponibilità non è senza condizioni, non è stata “contro” le altre figure in campo, ma “per” un progetto di rinnovamento e tentare di dare un’altra scelta al popolo arianese.
La politica a tutti i costi, in tutte le forme e dell’ultima ora non mi appartiene, ripeto, faccio altro nella vita. Mi entusiasma invece l’idea di una politica che coinvolga le competenze, che si apra ai contributi dell’esperienza civile, che esca fuori dall’immobilismo del consenso facile e della carriera personale, che non racconti le solite favole, ma che rispetti il territorio e le sue risorse e che sia in grado di avere una “visione” del futuro. Oggi le persone fanno la differenza, non è vero che il futuro è già tracciato. Ho paura che questa è un’altra storia.
Auguro alla città di Ariano il meglio possibile e spero in un futuro migliore per tutti“
Attualità
L’eutanasia delle aree interne del Sud decisa per legge

Il governo Meloni ha predisposto il nuovo Piano Strategico per le Aree Interne pubblicato dal Dipartimento delle Politiche di Coesione e per il Sud, struttura che coordina e pianifica l’attuazione delle politiche di coesione territoriale. Il documento messo a disposizione del Ministro Tommaso Foti, in quota Fratelli D’Italia, descrive la drammatica situazione di ben 42 aggregati comunali del Sud per i quali si configura una situazione di “povertà dietro l’angolo” e individua come soluzione “l’accompagnamento allo spopolamento” ritenuto “l’obbiettivo minimo”. Il Presidente della CNA di Enna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa), Valentino Savoca, denuncia il fatto e dichiara, senza mezzi termini, la scelta “inaccettabile e offensiva nei confronti di milioni di persone, della storia di tante comunità e dell’Italia dei comuni” (Ennalive.it, 2 luglio 2025). La migrazione dalle aree interne del Mezzogiorno è stata valutata irreversibile, sia dall’attuale governo che da quelli precedenti, mai contrastata con azioni concrete che avrebbero potuto invertire il trend negativo. I dati dell’Istat confermano la diminuzione della popolazione ed offrono al governo Meloni l’alibi per ridurre o azzerare le risorse finanziarie per la sanità, l’Istruzione, del fondo perequativo e infrastrutturale nonché quelle del PNRR, dirottandole verso il Centro-Nord. Con l’effetto di favorire l’accentramento della popolazione in poche aree urbane super affollate, dotate di servizi efficienti mentre le aree interne del meridione sono condannato ad un oblio programmato che le trasformerà in una riserva indiana abitata, in maggior misura, da anziani. I meridionali sono di serie B ma quelli delle aree interne appartengono ad una sotto categoria con ancora minori diritti di cittadinanza, concetto ribadito in una nota di Marco Sarracino, responsabile coesione territoriale, Sud e aree interne della segreteria nazionale del Pd (2 luglio 2025). Nemmeno con i fondi del PNRR si è voluto ridurre il divario infrastrutturale complementare alla nascita dell’industria manifatturiera e della logistica finalizzate alla riduzione della migrazione. Hanno favorito le disuguaglianze socio-economiche che rendono il Paese diviso e disuguale.
Attualità
Convocato Consiglio Comunale – In discussione lo spostamento del mercato settimanale e riconoscimento stato di calamità

Ad Ariano Irpino il Presidente del Consiglio ha convocato il Civico Consesso nella Sala Consiliare “Giovanni Grasso” di Palazzo di Città, in seduta ordinaria, in unica convocazione per il giorno 8 luglio 2025 alle ore 17,00 per la trattazione dei seguenti argomenti:
- – Richiesta riconoscimento stato di calamità e costituzione di un tavolo tecnico per il monitoraggio dei danni subiti e l’individuazione degli agricoltori danneggiati;
- – Spostamento del mercato settimanale in località Cardito. Discussione ed esame della possibilità di revoca del provvedimento e di ripristino della sede originaria.
Attualità
AREE INTERNE, D’AGOSTINO(FI): NESSUN DECLINO IRREVERSIBILE

Il segretario provinciale di Avellino scrive alla Premier e al Ministro per la Coesione: “Per i nostri territori occorrono infrastrutture, accesso al credito, agevolazioni fiscali e valorizzazione del turismo sostenibile, non rassegnazione.”
Roma, 2 lug – “Le aree interne non sono un capitolo chiuso della storia economica del Paese, né un peso morto destinato al declino. Sono un potenziale straordinario di sviluppo, lavoro e qualità della vita. Serve il coraggio politico di scommettere sul loro rilancio, non la rassegnazione istituzionale”. Lo dichiara l’on. Angelo Antonio D’Agostino, responsabile nazionale del Dipartimento Innovazione e Sviluppo di Forza Italia e segretario provinciale del partito ad Avellino, commentando il contenuto del Piano strategico nazionale per le aree interne, dove si parla di “struttura demografica compromessa” e di una condizione di difficilissima reversibilità per molti territori.
“Sono valutazioni che mi permetto di respingere con determinazione – prosegue D’Agostino – perché rischiano di cristallizzare una visione rinunciataria, che finisce per deresponsabilizzare la politica e scoraggiare le comunità locali. L’Italia non può permettersi di archiviare un terzo del proprio territorio come se fosse perso per sempre. Per questo ho scritto una missiva alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al Ministro per le Politiche di Coesione, Tommaso Foti, per chiedere di rivedere le parti del Piano che fanno riferimento a una presunta irrimediabilità del declino, sostituendo questa impostazione con un impegno chiaro per politiche di rigenerazione e investimento.”
D’Agostino sottolinea come il rilancio delle aree interne debba passare per interventi concreti: “Dalle infrastrutture materiali e digitali all’accesso al credito, da agevolazioni fiscali per chi investe alla valorizzazione del turismo sostenibile e dell’industria di trasformazione, è possibile creare le condizioni per invertire la tendenza. Come imprenditore a capo di un gruppo nato proprio nelle aree interne del Mezzogiorno, so che questa sfida può essere vinta se si abbandonano le vecchie ricette e si adottano politiche innovative, ambiziose e territorialmente mirate.”
“Sono certo che Forza Italia, grazie al lavoro certosino del nostro capo delegazione a Bruxelles, Fulvio Martusciello, e del nostro Segretario nazionale e Vice Premier, Antonio Tajani, continuerà a lavorare in Europa, in Parlamento e nel Governo per restituire dignità e futuro ai nostri borghi e ai nostri comuni. Nessun territorio deve sentirsi condannato al declino: questa – conclude D’Agostino – è la nostra responsabilità e la nostra sfida.”
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