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Politica

Alessandro Ciasullo: “Costruiamo l’Ariano Media Lab”

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Il movimento di Svolta Popolare, guidato dal consigliere comunale Ciasullo, chiede al Sindaco Gambacorta di aprire un tavolo di discussione sulla proposta di ristrutturare l’ex mercato coperto di via Parzanese per trasformarlo in uno spazio adatto al coworking ed in un incubatore di impresa.

Ariano ha bisogno di uno shock positivo immediato, Ariano ha bisogno di nuove opportunità di crescita. Il mondo del lavoro è cambiato, ce ne accorgiamo ogni giorno, e con gli ultimi interventi normativi cambierà ancora più profondamente. La fabbrica, l’impiego stabile di natura statale o parastatale, le professioni, questi settori sono in profonda crisi oppure offrono anni di attesa e di precariato. La parte più giovane e dinamica della popolazione ha l’emigrazione come prospettiva.

Cosa si può fare per Ariano per vincere l’isolamento e limitare la perdita di competenze? Come fare a favorire la crescita di un sano tessuto imprenditoriale legato ai new media, all’innovazione ed ai servizi ad alto contenuto tecnologico?

La richiesta di Svolta Popolare al Sindaco Gambacorta è che accolga e faccia propria la nostra proposta affinché l’ex mercato coperto di via Parzanese venga investito di un progetto di ristrutturazione per renderlo uno spazio adatto al coworking ed in un incubatore di impresa, sullo stile delle tante altre esperienze positive nate in altre città.

Il progetto di Svolta Popolare intende dotare la città di uno spazio flessibile e versatile, che metta a disposizione i propri servizi avanzati alle aziende esistenti e, soprattutto, alle nuove imprese che decidano di farne la loro sede per la fase di start-up. Una struttura in grado di offrire spazi di lavoro in fitto, un servizio di segreteria e reception centralizzato, sale riunioni e sale per corsi e conferenze. Che offra servizi di connessione, telefonici e servizi informatici avanzati come la possibilità di fittare attrezzature e spazio server. Servizi di assistenza in convenzione, come formazione e tutorato, assistenza legale e nella progettazione dell’idea di impresa. Che proponga una programmazione di corsi di approfondimento aperti sia agli interni che a tutti gli interessati.
Una struttura che punti a stimolare la collaborazione, l’innovazione, la contaminazione delle idee e la collaborazione professionale sui progetti. Che punti a generare reti professionali, a costruire il network, l’humusfertile, da cui far nascere impresa e lavoro. È solo dove esiste questa rete di competenze diffuse, unita ad un substrato di infrastrutture efficienti, che il territorio risulta vincente.

La presenza di un open space in grado di fornire servizi e spazi alle nascenti aziende che operano nei new media e con le tecnologie avanzate, permetterà alla Città di mettersi in concorrenza con gli altri centri, creare le condizioni di base ed il terreno fertile per far germogliare le nuove attività, anche in vista della imminente disponibilità di una rete in fibra ottica ad altissima velocità.

Siamo certi che un’azione concertata fatta di proposte progettuali sulla centralissima struttura dell’ex mercato coperto e la conseguente negoziazione di spazi comuni con servizi efficienti, possano generare un primo circuito di riqualificazione e di fruizione organica del centro storico.

Si può fare. Si deve fare. È ora necessaria una nuova visione del futuro della nostra Città in modo da poter attingere rapidamente dalla nuova programmazione dei fondi strutturali Europei. Spingeremo insieme al Consigliere Regionale Ettore Zecchino e con tutto il gruppo di Svolta Popolare affinché la politica si costituisca come momento essenziale di proposta, di confronto e di dialogo e non di sterile ed inutile contrapposizione. La città chiede risposte immediate ed adeguate a superare il buio di questo periodo. Il nostro Movimento intende dimostrare che l’interesse prioritario che lo muove è la rinascita di Ariano.

Chiediamo che il Sindaco accolga la istanze di Svolta Popolare e ponga in primo piano la progettazione e la pianificazione di questo ed altri interventi concreti, finalizzati al risveglio economico e sociale della nostra amata Città.

*Nella foto Il mercato coperto visto da via XXV Aprile – Ariano Irpino

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I lavori della realizzazione della stazione Hirpinia proseguono ai ritmi stabiliti e non si parla più della realizzazione della strada Tre Torri-Manna-Camporeale. Il documento di Cirillo, Pratola e Leone

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Riceviamo e pubblichiamo 

Ritorniamo sulla problematica “Strada Tre Torri-Manna-Camporeale. Ecco il quarto documento a firma degli ex amministratori Vincenzo Cirillo, Luciano Leone e Crescenzo Pratola.

Nella seduta di consiglio comunale del 2 marzo 2023, in cui si è discusso l’argomento monotematico “strada Manna-Camporeale” noi siamo intervenuti, e, nell’occasione, non fu accolta la nostra proposta di un deliberato che vedesse il coinvolgimento della maggioranza e della opposizione su un unico documento e confermasse la volontà di utilizzare i fondi stanziati per l’opera i cui lavori sono già stati avviati, e i proprietari delle aree espropriate, per il tracciato, sono già stati indennizzati per una spesa di € 10 milioni circa.

L’impegno della maggioranza del consiglio comunale di risolvere la problematica con una nuova e diversa progettazione, che andrebbe contro tutto quanto fatto nei venti anni trascorsi, e che comunque dovevano concretizzarsi in tre mesi, non si è attuato, nonostante sia trascorso oltre un anno dagli impegni assunti.

I lavori della realizzazione della stazione Hirpinia, intanto, proseguono ai ritmi stabiliti dal programma dei lavori, invece non si parla più della realizzazione della strada Tre Torri-Manna-Camporeale che può consentire un più rapido raggiungimento alla sopra citata stazione Hirpinia, da parte dei cittadini di Ariano Irpino, dei cittadini della Valle Ufita e dei Comuni del Nord-Est. La strada finanziata ha una valenza ben più rilevante che per il solo ristretto ambito comunale, poiché la tratta quasi ultimata Contursi-Lioni-Grottaminarda, proseguendo sulla tratta “Tre Torri-Manna- Camporeale-Faeto-Termoli”, concretizza l’opera denominata “strada di collegamento dei due mari”; pertanto non è affatto eccessivo ritenere che l’opera persegue obiettivi di rafforzamento della rete infrastrutturale nel Mezzogiorno. Si ricorda che in seguito all’approvazione del progetto di realizzazione del primo tronco “Tre Torri- Manna” fino al primo lotto funzionale in località rione Cardito e delle relative bretelle di collegamento, nel mese di marzo dell’anno 2011, la società Anas pubblicò un bando per l’affidamento della progettazione preliminare e definitiva e altre attività correlate, dei lavori relativi alla – Variante alla statale 90 delle puglie tra lo svincolo di Ariano Irpino fino all’innesto con la strada statale 90 bis -.

Per essere concreti, suggeriamo la composizione di un gruppo promotore che si occupi della questione e che si impegni a:

Invitare il consiglio comunale di Ariano Irpino a “Ritornare” sulla delibera n. 01/2023, votata a maggioranza, che dichiara che i fondi stanziati per la strada Tre Torri-Manna-Camporeale vengano utilizzati per l’opera di riammagliamento e razionalizzazione del tessuto urbano con interventi di mobilità sostenibile di rione Cardito che non ha nulla a che vedere con l’opera finanziata.

Sollecitare il presidente dell’amministrazione provinciale di Avellino ad attivarsi per la ripresa dei lavori, realizzando, innanzitutto, il tracciato e quant’altro possibile, con un progetto stralcio, che impegni i fondi disponibili, dato che gli espropri sono stati già pagati.

Fare voti al presidente della giunta regionale Campania ad aggiornare il finanziamento per il completamento dell’intervento, in considerazione dell’importanza dell’opera, visto il notevole tempo trascorso per l’avvio dei lavori e preso atto della lievitazione dei prezzi. Noi continueremo ad essere attenti e percorreremo tutte le strade per raggiungere l’obiettivo enunciato.

venerdì 1 marzo 2024 alle 12:23

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Antonio Bianco:”Il contrasto allo Spacca Italia cresce a macchia d’olio”

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L’azione di contrasto allo Spacca Italia (DDL Calderoli) cresce a macchia d’olio, a Napoli, questa mattina(24/2/2024), presso l’Istituto italiano per gli Studi Filosofici si è svolta la manifestazione su: “Il nostro NO all’Autonomia Differenza”. Il dibattito è iniziato con i saluti del sindaco Gaetano Manfredi a seguire gli interventi di molti parlamentari del centro-sinistra nonché di Luca Bianchi, direttore generale dello Svimez, di Massimo Villone Prof. emerito di Diritto Costituzionale della Federico II di Napoli e di Marco Esposito, capo direttore del Mattino. Il dibattito oltre a definire il progetto una vera iattura per il paese, ha cercato di individuare le azioni di contrasto allo Spacca Italia da proporre entro breve tempo. Anche in provincia i cittadini, di diversa estrazione socio culturale e politica, tramite whatsapp, si auto convocano per discutere ecomprendere la portata del DDL Calderoli che disarticola i principi cardine della Costituzione. È vera resistenza alla secessione dei ricchi, disegno targato Lega e condivisodalla Meloni. Le disuguaglianze, tra nord e sud della penisola, diventeranno legge, i diritti di cittadinanza sono, e saranno, riconosciuti solo ai territori ricchi. Prevale il federalismo competitivo e non quello cooperativo, l’uguaglianza e solidarietà (art. 3 della Costituzione) sono svuotati della loro linfa vitale, si condanna il Meridione ad una morte certa, svuotato, ogni anno, di 100 mila persone che emigrano in cerca di lavoro, braccia di giovani che non ritorneranno nella loro terra natia destinata a diventare una riserva indiana popolata da anziani. Non possiamo rimanere inermi, siamo attori e non spettatori del nostro futuro, le mani non possono rimanere in tasca.

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La cortina fumogena della Meloni e dei media nasconde lo Spacca l’Italia

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Il sindacato della UIL e 500 sindaci capeggiati dal presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, venerdì scorso si sono recati a Roma per rivendicare l’accredito del FSC (Fondo Sviluppo e Coesione) che, da più di un anno e mezzo è incagliato nel ministero della coesione ed il PNRR, guidato da Raffaele Fitto. L’operazione verità di De Luca vuole porta alla luce del sole il NO motivato allo Spacca Italia che renderebbe irreversibili le differenze socio-economiche tra le due are del paese. La subdola applicazione del criterio della spesa storica nella redistribuzione dei fondi da parte dello Stato Centrale avvantaggia il Nord ricco, dotato di moderni e diffusi servizi pubblici, a tutto svantaggio dell’area meridionale del paese, priva di infrastrutture. L’operazione verità di De Luca mette il dito nella piaga, la mancanza del personale rende sommamente difficile mettere in campo dei progetti finalizzati alla realizzazione di progetti con le risorse dal PNRR e dei fondi europei. In alcuni comuni manca il personale sostituito, nei giorni indicati, dal sindaco. De Luca voleva essere ricevuto a palazzo Chigi ed avere un colloquio diretto con la Meloni per sbrogliare la matassa del FSC necessario al Meridione per continuare ad erogare i diritti di cittadinanza. La Meloni era in visita in Calabria e la sua risposta non si fa attendere e dichiara ai giornalisti: ”se invece di fare le manifestazioni ci si mettesse a lavorare forse si potrebbe ottenere qualche risultato in più” (Ansa). La situazione è grave, rimane immutata la Questione Meridionale, mai affrontata, la mancanza di infrastrutture e di possibilità di impiego favoriscono la fuga dei giovani dal Sud in cerca di lavoro, ad essa si somma la migrazione sanitaria e quella dei diplomati che si iscrivono nelle università del Nord per avere maggiori probabilità di trovare un impiego conforme al titolo di studio conseguito. Il governo Meloni non si trinceri dietro le parole grosse pronunciate durante la manifestazione, metta a tema la perequazione tra le due aree del paese divise da inaccettabili disuguaglianze, siamo tutti italiani inclusi i meridionali.

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