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VITTORIO MELITO:” NO ALLA COMMISSIONE CONSILIARE SPECIALE SULL’OSPEDALE”

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Nella seduta di Consiglio comunale del 20 gennaio 2021 la maggioranza consiliare (uno assente ed uno astenuto i due consiglieri rappresentanti del PSI) ha respinto la proposta di costituzione di una commissione speciale sull’ospedale, presentata dalla minoranza tutta, a seguito del documento approvato all’unanimità il 9 dicembre 2020. La motivazione è sostanzialmente di inutilità di tale organismo, ben potendo occuparsi della stessa problematica la commissione permanente comunemente denominata dei “servizi sociali”, nonché il Sindaco nella sua qualità di autorità sanitaria locale e di componente della Conferenza dei Sindaci istituita presso l’ASL.

Come qualcuno ha ricordato nel dibattito, avevo manifestato il mio favore alla proposta.

Va comunque bene anche così, non c’è un problema politico o di dinamiche fra amministrazione ed opposizione, cui mi sento estraneo.

Voglio però rammentare ai giovani amministratori, ricordando di essere abbastanza anziano da essere uno dei pochi superstiti della commissione che redasse lo schema dell’originario Statuto comunale (poi ovviamente emendato ed aggiornato), che le commissioni permanenti sono costituite in seno al Consiglio, sono funzionali alla approfondita e spedita trattazione degli argomenti e degli atti amministrativi di competenza del consiglio comunale e svolgono attività referenti, istruttorie, redigenti e di iniziativa su atti e provvedimenti di competenza del consiglio stesso. Le commissioni speciali possono invece prevedere la partecipazione di soggetti esterni e si occupano dell’esame di particolari problemi o questioni inerenti l’attività amministrativa. In altri termini, le commissioni permanenti sono strumenti per un miglior funzionamento delle sedute di Consiglio, alle commissioni speciali sono invece devolute questioni particolari e circoscritte, il cui interesse non coincide con uno specifico oggetto di deliberazione consiliare.

Nel caso specifico, la delibera di Consiglio già esiste (è la n. 10/2020): la commissione permanente non ha alcunché da istruire. Si tratta invece di occuparsi dell’attuazione di un forte pronunciamento a tutela della salute e della struttura ospedaliera, messe fortemente in discussione da un evento straordinario come la pandemia e dalla gestione che ne è stata fatta localmente.

Resto pertanto dell’opinione che si trattava di una proposta condivisibile, il che non vuol dire che io mi senta più vicino all’opposizione che alla maggioranza.

Comunque tant’è: se bastano la commissione affari sociali ed il ruolo del sindaco nella conferenza a perseguire gli obiettivi enunziati nella citata delibera, in essa anche cadenzati per fasi, si diano da fare. Sarà ascoltata la Direzione ASL: la Commissione sarà in grado anche di farsi ascoltare, di esigere risposte sul documento del 9 dicembre e di chiedere impegni precisi sui tempi e sulle modalità del suo rispetto, confutando qualsiasi eventuale obiezione? Me lo auguro.

La mia disponibilità a collaborare su queste tematiche rimane inalterata.

 

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Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania

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Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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