Attualità
Trionfo per l’Allevamento Arajani a Brno (Rep.Ceca) con due Titoli Mondiali

A Brno , in Repubblica Ceca, l’allevamento Arajani di Antonio Grasso, raggiunge ancora una volta il massimo riconoscimento mondiale in cinofilia .
Questa volta, però , il risultato è ancora più straordinario perché sono addirittura due i Campioni Mondiali , targati Arajani .
Novello di Arajani , di proprietà della sig.ra Maya Belanova , si aggiudica il titolo di Campione Mondiale per gli adulti maschi e Rosacanina di Arajani , di proprietà di Stefano Mirti , quello di Giovane Campionessa Mondiale .
Novello è stato anche giudicato Miglior soggetto della manifestazione e quindi , di fatto, il miglior Maremmano- Abruzzese del mondo.
A completare una giornata storica per l’allevamento arianese , va sottolineato che anche gli altri due cani che hanno centrato il titolo iridato , discendono da soggetti di Arajani .
Attualità
“TRAmonti ariaNESI” diventa festival: tre giorni di musica, arte e condivisione tra i tramonti di Ariano

Dopo il grande successo dello scorso anno, l’associazione Immaginazione è pronta a fare un passo importante: l’evento estivo “TRAmonti ariaNESI” si trasforma in un vero e proprio festival di tre giorni, che si terrà l’8, 9 e 10 agosto 2025 nella suggestiva località dei Tranesi, cuore paesaggistico di Ariano Irpino. Quella che era nata come un’intuizione estiva, si sta consolidando come una nuova tradizione culturale e musicale della nostra città.
Il festival, sempre gratuito e aperto a tutti, porterà in scena 13 artisti, selezionati per rappresentare generi e linguaggi musicali diversi, capaci di coinvolgere un pubblico di età differenti. Tra questi spicca il nome di Selma, vincitrice dell’ultima edizione del programma di Rai 1 Dalla strada al palco, che porterà sul palco la sua energia e la sua voce unica.
L’8 e il 9 agosto il festival si svolgerà in orario serale, a partire dalle ore 18.00, con aperitivi musicali, installazioni artistiche e dj set immersi nella magia del tramonto. Domenica 10 agosto, invece, il programma inizierà dal pranzo, a partire dalle ore 13.00, per un’esperienza diurna all’insegna della convivialità, arricchita dalla musica dal vivo dei Miuzikant, con un repertorio che spazia dai grandi classici italiani e internazionali fino ai brani più recenti.
“TRAmonti ariaNESI” continua così il suo percorso di crescita, come parte integrante del progetto Faraway Summer Fest, con l’obiettivo di unire passato e presente, valorizzare i giovani artisti e far rivivere i luoghi storici della nostra città. Un evento che celebra la bellezza dei tramonti arianesi, ma anche la forza delle idee condivise, della musica come linguaggio universale e del territorio come spazio da riscoprire e amare.
Appuntamento l’8, 9 e 10 agosto per vivere tre giorni di emozioni, arte e comunità. Ariano risplende al tramonto.
Attualità
Francesca Albanese all’AIFF: è un momento di lutto, occorre una coscienza collettiva contro le infatti

Ospite speciale alla serata conclusiva della tredicesima edizione dell’Ariano International Film Festival, la Relatrice speciale Onu per i diritti umani nei territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, che ha tenuto un breve ma intenso discorso
È stata Angela, una spigliata bimba che ha parlato con efficacia dei suoi coetanei di Gaza che muoiono sotto le bombe oppure di fame, a precedere, sul palco, Francesca Albanese, ospite nella serata di chiusura della tredicesima edizione dell’Ariano International Film Festival. “Una piccola grande impresa di bellezza e resistenza culturale, – ha detto del festival -, che mi auguro cresca e si radichi, diventando sempre più partecipata. Di spazi come questo, di respiro e riflessione, c’è immenso bisogno e non sempre riusciamo a valorizzarli come dovremmo. Lo dico come persona cresciuta a pochi metri da qui”. Ha poi voluto ringraziare gli irpini, gli arianesi e tutti gli italiani che le sono vicini, evidenziando come la causa che porta avanti, sebbene se ne sia fatta portavoce, debba essere presa in carico da ognuno di noi. In questo difficile momento, il sentimento che l’accompagna e deve necessariamente accompagnare tutti, è di lutto: serve una coscienza collettiva che si batta per la giustizia. Albanese ha sottolineato che la sua popolarità non deve confondere né obnubilare e far dimenticare: “il dolore che sta dietro e dentro questo momento storico e la mia vita, come parte di esso. Io non sono un’attrice, non recito alcun ruolo. La persona che vedete, è la stessa che ogni giorno, anima e corpo, combatte contro l’abominio che si sta compiendo in Palestina, a Gaza prima di tutto”. Ha evidenziato come per la sua lotta, abbia subito le sanzioni dell’America tutt’altro che indolori, illegali e da revocare immediatamente, nonché minacce e una campagna denigratoria nei suoi confronti. Rivolgendosi al mondo dello spettacolo, dell’arte e del cinema in particolare, ai produttori, ai registi, attori, sceneggiatori, critici, collaboratori, ha rimarcato la responsabilità immensa del loro ruolo: “Siete voi che decidete cosa raccontare e come raccontarlo, come divulgarlo, perché quello che scaturisce, è il successo della funzione pedagogica, che c’è in ogni forma d’arte. Pensate a due genocidi raccontati dal cinema, il genocidio dei nativi d’America e il genocidio degli Ebrei. Io faccio parte di quella generazione che ha imparato il genocidio dei nativi d’America attraverso i film di John Wayne, in cui i soldati americani erano i buoni e i cosiddetti pellerossa, erano i cattivi. Io non lo sapevo che quello era un genocidio e non era un’impresa da celebrare in quel modo. Ci sono voluti tanti anni, c’è voluto Soldato blu e Balla coi lupi, perché capissimo veramente cos’è stata l’impresa coloniale di quel Paese, che, nato da un genocidio, ha supportato tutte le guerre peggiori che si sono commesse negli ultimi cinquant’anni e che oggi sta supportando politicamente, militarmente, attivamente, con grande sdegno per l’umanità e il diritto internazionale, quello che si consuma a Gaza. Pensate al genocidio degli Ebrei e dei Rom e Sinti: anche loro sono stati genocidati dal nazifascismo, eppure non se ne parla. Lo stesso genocidio degli Ebrei l’abbiamo ridotto, anche attraverso il cinema, all’esperienza dei campi di concentramento e delle camere a gas, senza pensare fino a quest’anno, e a quel meraviglioso film, che è Zona di interesse, che il genocidio è cominciato molto prima, nell’indifferenza di tutti, che gli Ebrei non li vedevano più, non li sentivano, se non come un ululato lontano. E oggi a Gaza sta succedendo la stessa cosa: per troppo tempo la Palestina è stata ignorata, convenientemente abbandonata dal mondo del cinema. Perché era sconveniente? Perché non si può dire, altrimenti non ci fanno lavorare! Pensateci. Permettetemi una riflessione più ampia. In un Paese che investe l’1 per cento in cultura e il 5 per cento in armi, noi che non controlliamo armi, grassi capitali e algoritmi, siamo tutti destinati a diventare, prima o poi, vittime o schiavi. Oggi i Palestinesi sono le cavie su cui si stanno testando da anni strumenti di contenimento, controllo e sterminio. Possa essere questo, attraverso il sacrificio del popolo palestinese, il momento del nostro risveglio collettivo, il momento in cui comprendiamo fino in fondo l’ingiustizia, quella che parte dalle nostre scelte quotidiane, le sue radici e la necessità di una Resistenza collettiva, solidale, non violenta, contro tutte le ingiustizie. Lottare insieme oltre ogni divisione, alla fine ci renderà, di questo sono sicura, più liberi e più umani”. I riconoscimenti assegnati
Nell’ultima serata del Festival che ha ospitato attori, registi, giornalisti e produttori che hanno partecipato agli eventi svoltisi durante la settimana, sono stati premiati: miglior lungometraggio, Norma Dorma di Lorenz Suter; miglior cortometraggio, Rochelle di Tom Furniss; miglior documentario, Roman Kostomarov: born twice, di Mikail Shchedrinsky. Miglior film d’animazione, John Vardar vs the Galaxy, di Goce Cvetanovski; menzione speciale per The Threshold, di Walter Rastelli. Per i Corti scuola, Narciso, di Ciro D’Emilio. Premio Giuria studenti, a Briciole di pane, di Carmina Rinaldi. La sezione AIFF Green ha premiato come miglior documentario sull’influenza delle lobby e le devastanti conseguenze degli allevamenti intensivi, Food for profit, di Pablo D’Ambrosi. La Sezione Made in Campania, ha premiato La fuga dei folli, di Emiliano Fallarino, racconto agrodolce che fa luce sulla fragilità della mente umana. La stampa e la Giuria popolare, hanno premiato il film: L’ultima sfida, di Antonio Silvestre, opera che “celebra lo spirito sportivo, la lealtà e la resilienza, di fronte alle avversità”. La Giuria popolare ha altresì premiato, The Gospel, According to Ciretta; menzione speciale per La luna sott’acqua, di Alessandro Negrini. Menzione speciale anche a Be dis, di Michele Enrico Montesano, per essere riuscito a fondere “letteratura (Verga), storia e magia visiva”.
La serata è stata condotta da Manuela Tittocchia e Franco Oppini.
Per ulteriori informazioni: www.arianofilmfestival.it
Attualità
Ad Ariano Irpino 3^ prova Campionato interregionale scalatore CSI 2025

Nel week-end scorso si è svolta ad Ariano Irpino la terza edizione cronoscalata “Memorial Ciccio Macchione”, prova valida per la terza tappa del campionato interregionale ciclocrono CSI 2025. La prova si è svolta con partenza unica dalla stazione di Ariano Irpino e arrivo piazzetta Chiesa di S. Giovanni. Quarantasei gli scalatori allo start di partenza provenienti non solo dalla Campania ma anche dalla Puglia che si sono dati battaglia a colpi di pedalate su un percorso di cinque chilometri e quattrocento metri con pendenza media del 5%. La miglior performance è stata del sorrentino Raffaele Cinque del team Ciclismo Sorrentino che a fermato il cronometro 12’40”. Secondo miglior tempo Nicola Campanile con 12’59” del team MMBke Andria, terzo gradino del podio Antonio Siciliano con 13’03” team Dama Project. I primi tre si sono aggiudicati la prima posizione anche nelle rispettive categorie rispettivamente Master 2, Master 3 e Master 1. Il successo per le rispettivie categorie è andato a Giuseppe Catucci (ciclisti del Pollino) Master 4; Michele Aristide ( Team Velocity) Master 5 ; Giovanni Vivere (Team O’Metetore) Master 6; Angelo Bovi (kiklos team)Master 7; Michele Pasquadio (Cicogna Cerignola) Master 8; Orlando di Cosimo (Team Padre Pio) Master 9; Marta Serino (as Civitas) Woman 3. Prima della della premiazione degli atleti c’è stata la cerimonia di dedicazione della Piazza al campione di ciclismo “Gino Bartoli” da parte del sindaco di Ariano Irpino Enrico Franza. Ottima l’organizzazione allestita dal dinamico Celestino Anzivino di Speedpass e al team Brasciwood.
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