Attualità
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE – UNICO CAMPANIA – DISSERVIZI
Sono pervenute alle scriventi associazioni dei consumatori plurime segnalazioni da parte degli utenti del servizio pubblico locale, residenti in Avellino e provincia, i quali lamentano gravi disservizi nella emissione degli abbonamenti UNICO Campania ed in merito alla fruibilità del TIC – Tiket Integrato Campania.
In particolare, gli utenti che acquistano questa particolare forma di tariffa, che consente di effettuare un numero illimitato di spostamenti, utilizzando una o più aziende di trasporto, allorquando si recano all’interno della metropolitana di Napoli, vengono fermati ai tornelli, in quanto i biglietti acquistati non vengono riconosciuti dalle apparecchiature ivi presenti.
Addirittura i biglietti risultano essere inseriti in una presunta black list.
A questo punto l’utente si vede costretto ad acquistare un nuovo biglietto per proseguire il suo viaggio, con un evidente ed ingiusto danno economico, con il rischio inoltre di perdere eventuali coincidenze.
Questa anomalo disservizio è solo l’ultimo in ordine di tempo registrato in provincia di Avellino.
Le scriventi associazioni non possono esimersi dallo stigmatizzare quanto accaduto nelle ultime settimane per il rilascio degli abbonamenti agli studenti e per la vendita dei biglietti AIR, a seguito dell’improvvisa chiusura della biglietteria De Rosa.
Pur non disconoscendo la circostanza che gli abbonamenti vengono emessi gratuitamente in favore degli studenti titolari di particolari condizioni di reddito, allo stesso tempo non si può fare a meno di denunciare la complessità della procedura e soprattutto la carenza di personale.
L’inefficienza del servizio obbliga gli utenti ad impegnare più di un giorno per istruire l’intera pratica, con impliciti costi, superiori agli stessi benefici della gratuità.
Infine, non si può neanche sottacere in merito alle periodiche segnalazioni che pervengono dagli utenti circa l’eccessivo sovraffollamento di alcune corse, la scarsa igiene dei mezzi e l’incostante manutenzione degli stessi.
Queste problematiche dipendono essenzialmente dall’assenza di un sistema di monitoraggio permanente del rispetto dei parametri fissati nel contratto di servizio e di quanto stabilito nella Carta della qualità dei servizi.
La normativa regionale risalente al 2012, obbligherebbe la regione Campania ad effettuare annualmente tale monitoraggio, ma non risulta che ciò sia mai stato fatto.
Purtroppo da anni assistiamo ad un continua riduzione degli investimenti nel trasporto pubblico e alla concentrazione dei medesimi nei punti di maggiore interesse economico (aree metropolitane e costiere), con un progressivo abbandono ed isolamento delle zone interne, condannate inevitabilmente allo spopolamento.
Pertanto, le scriventi associazioni sollecitano un maggiore rispetto della dignità e degli interessi degli utenti di questa provincia ed invitano il Consorzio Unico Campania ad intraprendere ogni utile azione per la risoluzione dei denunciati disservizi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
Attualità
Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti
“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.
“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.
Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.
In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.
La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.
“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.
Attualità
La disumanità dei governi imbelli
È caduto il velo delle menzogne, la Flotilla mette a nudo la disumanità dei governi imbelli, interessati a mantenere attivo e florido il mercato delle armi, riconvertendo quello delle automotive, in grave crisi in Europa. La Meloni aveva criticato l’azione della Global Sumud Flotilla reputandola inopportuna e affermava: “è una fase nella quale tutti quanti dovrebbero capire che esercitare una responsabilità, attendere mentre c’è un negoziato di pace, è forse la cosa più utile che si può fare per alleviare le sofferenze dei palestinesi” e riferendosi alla Flotilla, proseguiva e rincarava la mano: “ma forse le sofferenze del popolo palestinese non erano la priorità” (Ansa e L’Espresso1 ottobre 2025).
Eppure, nei confronti di Israele, la Meloni non esprime alcuno sdegno diversamente manifestato per la Flotilla. Dimentica che era un’azione umanitaria, svolta da persone di diversa nazionalità, disarmate, indirizzata a creare un corridoio sicuro al fine di alleviare le sofferenze del popolo Palestinesedovute alla mancanza di cibo e di medicinali,provocate dalla disumanità del governo genocidario di Israele. Nulla potrà rimanere come prima, la Flotilla ha avuto il merito di aver attirato l’attenzione mediatica su ciò che accade a Gaza e sulla pulizia etnica operata da Israele. Atto esecrabile e frutto avvelenato che affonda le sue radici nel lontano 1948, costellato di odio e morte che avvelena l’esistenza degli israeliani e dei palestinesi, senza soluzione di continuità e senza una via d’uscita. Sin ad oggi, l’UE, gli USA, la Comunità Internazionale non sono riusciti a proporre una pacifica ed unitaria soluzione al tema dei due Stati e dei due popoli. Le immagini di Gaza distrutta, delle donne che piangono i bambini morti per fame o colpiti dalle bombe, hanno ferito la carne viva di milioni di persone chespontaneamente sono scese in piazza gridando lo slogan: “blocchiamo tutto”. Spero che, tutto ciò indurrà i singoli governi e la Comunità Internazionale a rimettere al centro dell’agenda politica il bene comune, oscurato dai ciechi nazionalismi e dalla ricerca del benessere personaleedonistico. I popoli hanno indicato la strada: si dia voce e speranza al senso di umanità, si dia voce e dignità ai popoli del Sud del mondo.
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