Attualità
Terra dei Fuochi, Sibilia (M5S): le città di Ariano e Avellino devono essere bonificate
Decreto cosiddetto della “Terra dei Fuochi”, il deputato cittadino Carlo Sibilia è intervenuto ieri sera in aula nell’ambito della discussione generale. Dopo un lungo ed articolato excursus sui fatti e sui responsabili politico-istituzionali che hanno determinato negli anni lo scempio ambientale dei rifiuti in Campania, il portavoce del Movimento 5 Stelle ha dedicato l’ultima parte del suo discorso all’appello lanciato dai cittadini di Ariano Irpino che, nei giorni scorsi, avevano chiesto pubblicamente l’inserimento nel dl proprio di Ariano e di Avellino come siti da bonificare.
“Appello che purtroppo non ha trovato seguito per motivi formali – dichiara Sibilia – ma ho ritenuto che l’assemblea dovesse essere informata, così ho fatto un riferimento all’Irpinia in aula nel corso della seduta. Nella città del Tricolle c’è stata negli anni ’80 l’attività di incenerimento di rifiuti da parte della Smae-Unicem e negli anni ‘90 la realizzazione di una discarica. L’area interessata non è mai stata bonificata, così come non si è ancora provveduto alla completa bonifica del sito dell’ex Isochimica che ha causato danni enormi alla salute dei lavoratori e della popolazione residente, senza nessun fuoco, ma semplicemente per mano dello Stato. La Campania tutta è stata distrutta dai partiti di destra e sinistra a livello centrale e periferico. Ricordiamo che, quando furono secretati gli atti contenenti le dichiarazioni del boss Schiavone, oggi resi pubblici grazie al M5S, il Presidente del Consiglio era Romano Prodi, il vicepresidente Walter Veltroni, il Ministro dell’Interno Giorgio Napolitano, il Ministro della Salute Rosy Bindi, oggi presidente della Commissione Antimafia. E come dimenticare poi il ruolo determinante di Bassolino nella vicenda rifiuti e le dichiarazioni trionfalistiche di Berlusconi sulla chiusura della fase emergenziale. Chi ha distrutto la bellezza della Campania dovrà risponderne dinanzi ai cittadini. Un’eredità pesante che non può essere dimenticata con un colpo di spugna. Anzi, attendo ancora che il Ministro dell’Ambiente si dissoci dalle dichiarazioni sconsiderate della Lorenzin che ha parlato di stili di vita sbagliati quando invece oltre 6 milioni di persone sono esposti da decenni al rischio di patologie gravi. I protagonisti di questa vergogna nazionale soltanto ora si concentrano sulle bonifiche. Molto bene se non fosse che esse rappresentano un altro affaire che fa gola alle organizzazione criminali. C’è chi si sta organizzando per mettere le mani sulla pioggia di fondi che verranno stanziati. Ai clan e ai partiti politici adesso fa comodo che si parli del dramma umano ed ambientale della Terra dei Fuochi, così si può spingere per ottenere misure urgenti e controlli blandi. Lo scopo è quello di provare a mangiare di nuovo alle spalle e sul dolore della gente intervenendo nel settore delle bonifiche, lì dove loro stessi hanno causato o partecipato al disastro. A tutto questo il M5S dice con forza ‘basta’ e lo fa con azioni concrete e condivise, come la richiesta di desecretazione, le denunce pubbliche, gli atti parlamentari e lo ‘Spazzatour’, che ha visto la partecipazione di 70 parlamentari e più di mille persone”.
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Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania
Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
