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Tensioni nel carcere di Ariano Irpino, detenuti tentano di sfondare un cancello

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Croniche carenze di organico rendono sempre più difficili e rischiose le condizioni di lavoro degli agenti. Lo segnalano i referenti sindacali dell’Osapp Cgil, che scrivono alle segreterie nazionali e alle direzioni regionali e provinciali delle carceri. Ieri sera proteste e rivolte nella sezione uno del carcere. “I detenuti hanno opposto resistenza nel rientrare nelle camere di pernottamento creando disordini con la concreta intenzione di sfondare il cancello di sbarramento per guadagnare l’uscita“.


I detenuti oltre ad essere stati avvisati comandante e direttore giunti in sede sono stati avvisati anche dalla sorveglianza generale assicurata da un Assistente Capo e non dal ruolo naturale degli ispettori e/o sovrintendenti, a causa di poco personale in servizio. Per fronteggiare la criticità in atto, l’agente ha dovuto richiamare in istituto unità di rinforzo libere dal servizio per aiutare a gestire la protesta la quale è stata riportata brillantemente alla normalità ripristinando ordine, sicurezza e legalità grazie all’ausilio degli intervenuti. Per la Casa Circondariale di Ariano Irpino, la forza lavoro prevista è di 165 unità, ma in realtà al lavoro ci sono 135 unità, di cui 23 unità distaccate in altre strutture per problemi familiari e/o per ragioni di servizio e 7 unità in entrata provenienti da altre sede con le stesse motivazioni delle uscite. Il tutto senza dimenticare i 25 Poliziotti in convalescenza a disposizione (ospedale militare) CMV di cui n. 2 prossimi alla pensione.

Personale realmente in servizio attualmente è deil 60% della forza operativa e cioè circa 70/80 unità di Polizia Penitenziaria a fronte di 165 unità necessarie – spiegano -. Si devono garantire i diritti soggettivi, riposi, smaltimento congedi vecchi e nuovi, benefici legge 104, L.151, assenze giustificate per problemi di salute e Covid-19, permessi politici, permessi sindacali. tra l’altro a causa della grave carenza del personale anche del Comparto Funzioni Centrali diverse unità di Polizia Penitenziaria sono impiegate in uffici amministrativi e contabili assottigliando ancora di più la forza operativa, tutto questo è emerso anche dall’ultimo incontro presso la direzione, motivo per il quale non si è potuto procedere alla discussione del Protocollo Intesa Locale per evitare che un eventuale accordo rimanesse carta straccia.Nella struttura Arianese c’è una palese violazione della Costituzione e a farne le spese e solo e sempre la Polizia Penitenziaria che ogni giorno tra mille difficoltà svolge questo delicato compito Istituzionale. Urgono iniziative con le quali affrontare e risolvere i problemi legati alla sicurezza e di interagire con i vertici del DAP affinché per sopperire alla mancanza di personale di valutare la possibilità di assegnare in via straordinaria un contingente di almeno 10/15 unità di Polizia Penitenziaria prevedendo figure di sovrintendenti e ispettori, oltre a quelli che dovrebbero arrivare, per continuare a gestire un istituto quasi al collasso, in attesa della mobilita` nazionale che probabilmente sarà fatta in coincidenza della assegnazione dei corsisti prima o dopo l’estate 2022. quando potrebbe essere troppo tardi per scongiurare scenari più gravi“.

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Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania

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Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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