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Sidigas, bollette pazze e poca trasparenza

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Basta con l’emissione di bollette a casaccio e con richieste di pagamento non dovute. Alla Sidigas chiediamo maggiore trasparenza e servizi di assistenza clienti più efficienti”. Ad affermarlo è il presidente nazionale dell’Acai, associazione di rappresentanza degli utenti, l’irpino Giovanni Ardolino.

Giovanni Ardolino (ACAI)

Ormai da molto tempo – ha proseguito il dirigente sindacale – ci giungono continue segnalazioni da cittadini, di diversi Comuni della provincia di Avellino, puntualmente verificate, che lamentano disservizi da parte dell’azienda di distribuzione del gas. Innanzitutto, viene rilevato che la società effettua raramente letture dei contatori e di conseguenza provvede ad emettere bollette su consumi presunti, che spesso non si giustificano in base ad alcun parametro effettivo, determinando così esose richieste, che possono arrivare al doppio dei consumi reali. Gli importi in questione sono poi gravati da una serie di tasse e tributi, i cui coefficienti aumentano progressivamente in base alle soglie dei presunti consumi, rendendo ancora più salate le bollette. Ma ciò che è peggio, quando diversi utenti hanno sollevato il problema all’azienda o hanno effettuato l’autolettura, indicando i consumi reali, non si sono visti rettificare successivamente le spettanze dovute. Una situazione che diventa sempre più incresciosa e che rischia di apparire ben più di un disservizio dovuto ad inefficienza. E come se non bastasse, alcuni clienti si sono visti recapitare diffide di pagamento, da studi legali incaricati dalla Sidigas. Oltre al danno, insomma, anche la beffa”

Ma purtroppo non è tutto – sottolinea Ardolino -: abbiamo potuto riscontrare che le bollette esaminate non sono leggibili con chiarezza. Il costo unitario della materia prima gas indicato infatti non risulta coerente con l’importo complessivo richiesto per la specifica voce. Due dunque le ipotesi: un errore nelle cifre riportate o una richiesta indebita nei confronti dell’utente”.

E’ nostra intenzione – ha concluso il presidente dell’Acai – approfondire la questione, per fare luce fino in fondo, auspicando la collaborazione dell’azienda ed una maggiore attenzione nei confronti dei consumatori. Sulla vicenda siamo pronti a inviare segnalazione all’Autorità nazionale dell’energia e a promuovere tutte le azioni necessarie, a tutela dei cittadini”.

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Venerdì 3 ottobre sciopero generale CGIL in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza

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Roma, 1 ottobre – “L’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema. Un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso che impedisce un’azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio. Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati. Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali”. Con queste parole la Cgil annuncia, in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza, lo sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata di venerdì, 3 ottobre, ai sensi dell’art.2, comma 7, della legge n.146/90. Durante lo sciopero generale, fa sapere la Cgil “saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore”.

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Assemblea Alto Calore Servizi, il presidente Buonopane: “Bene la designazione di De Felice. Si riparte dal nostro documento con lo stop all’aumento delle tariffe”

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“La quasi totalità dei voti dei soci presenti in assemblea per la designazione del nuovo amministratore di Alto Calore Servizi rappresenta un segnale importante di compattezza delle comunità locali. È la dimostrazione di una volontà comune di lavorare tutti insieme per salvare la società e per avere un servizio efficiente”. È quanto dichiara il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, al termine dell’assemblea di Acs nel corso della quale è stata eletta la professoressa Alfonsina De Felice per il vertice societario.

“Una figura di altissimo profilo – evidenzia il presidente Buonopane -, intorno alla quale gli amministratori presenti, senza distinzione di casacca politica, si sono ritrovati. Vanta un’esperienza importante che sarà sicuramente utile per risollevare le sorti di Alto Calore Servizi. Il senso di responsabilità ha prevalso tra i soci che hanno partecipato alla riunione odierna. Altrettanto fondamentale il voto favorevole alle linee di mandato che fanno sintesi tra il documento proposto dai sindaci che si sono riuniti nei giorni scorsi a Pietradefusi e quello che ho presentato nell’assemblea delle scorse settimane, nel quale al primo punto si chiede di bloccare l’aumento delle tariffe”, conclude il presidente Buonopane.

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Antonio Bianco:”Reprimere il dissenso per nascondere la pulizia etnica di Israele”

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Il dissenso deve essere zittito, i social ammoniti e, se perseverano, chiusi. La singola voce redarguita con minacce velate che lo richiamano al suo ruolo istituzionale di pubblico ufficiale e docente che non gli consentirebbe – il condizionale è d’obbligo! – di ritenere vergognoso il comportamento del governo italiano assunto nei confronti del genocidio perpetrato a Gaza. Si vuole limitare la libertà di parola, espressa in forma associata o individuale, pur di giustificare l’ignavia del governo italiano che resta a guardare la pulizia etnica di Netanyahu mostrata in diretta TV con immagini violente, ingiustificate, inumane. Non è un video game, ma la cruda realtà di bambini, di donne, di uomini inermi uccisi negli atti di vita quotidiana oppure mentre soccorrono altri sventurati colpiti dai bombardamenti israeliani. Né meraviglia la manifestazione spontanea dei giorniscorsi, circa 1 milione di persone, che ha messo in luce lo sdegno e la vergona espressa dalla gente comune nei confronti dell’Italia che, giustifica, aiuta e supporta Israele senza che siano stati messi in stand by gli accordi sull’invio di armi (Il Fatto Quotidiano, 5 giugno 2025, articolo di Alessia Grossi). Certo sono ingiustificabili le azioni violente attuate durante le manifestazioni pacifiche, ma non si può nemmeno accettare che il governo non riconosca la valenza della manifestazione del 25 ottobre che volevamettere al centro del dibattito il senso di umanità,smarrita da menti orientate al genocidio dei palestinesi quale unico fine della missione di governo. 

Azione politica e scelte che secondo Rula Jebreal, giornalista, nata ad Haifa ma anche cittadina israeliana, ospite di Accordi&Disaccordi sul Nove, le fanno affermare: “Gli ultimi sondaggi israeliani dicono che il 78% della popolazione è a favore delle politiche genocide di Israele (Il Fatto Quotidiano, 28 settembre 2025). Non dobbiamo restare in silenzio, non deve essere represso il dissenso manifestato in forma pacifica né la libertà di pensiero, il senso di umanità pervada la politica della Meloni e del suo governo.

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