Attualità
Sequestro dello Stir di Pianodardine. L’intervento del Presidente della Provincia Gambacorta
“La Provincia sin dal 1° gennaio del 2010 si è fatta carico dell’intero ciclo dei rifiuti dell’Irpinia.
A cominciare dall’impiantistica e dalle risorse umane provenienti dalle due società articolazioni dei consorzi Av 1 e Av 2 che si occupavano della gestione del servizio sul territorio. Il sistema ha retto, anche grazie al supporto finanziario dell’Ente, nonostante la fortissima crisi economica che ha impedito a tante famiglie di pagare con regolarità la tassa sui rifiuti e, di conseguenza, ai Comuni di saldare il costo della raccolta e dello smaltimento a Irpiniambiente. La Provincia, recentemente, ha investito ulteriori risorse per il miglioramento degli impianti gestiti dalla società. Con l’approvazione del bilancio di previsione (delibera di Consiglio Provinciale n.285 del 12 settembre 2016 e conseguente provvedimento presidenziale n. 117 del 9 novembre 2016) sono stati trasferiti fondi a Irpiniambiente, pari a 900.000,00 euro, per investimenti sullo Stir (300.000,00 euro per l’efficientamento e ammodernamento di macchinari e attrezzature), sul sito di compostaggio di Teora (500.000,00 euro), sull’impianto di trasferenza di Flumeri (80.000,00 euro), sull’impianto di selezione meccanica delle raccolte differenziate di Montella (50.000,00 euro). Sempre il Consiglio Provinciale, in occasione della variazione di bilancio (delibera consiliare n.422 del 21 novembre 2016 e provvedimento presidenziale n.139 del 16 dicembre 2016), ha previsto una ulteriore somma di 532.925,75 euro per l’adeguamento e l’ottimizzazione del ciclo produttivo dell’impianto Stir. Inoltre, è assai vicino l’inizio dei lavori per la realizzazione della quarta vasca della discarica di Savignano Irpino. Si è, infatti, nella fase finale del percorso per l’ottenimento delle autorizzazioni preventive di natura tecnica ed amministrativa.
Nel merito della vicenda del provvedimento di sequestro dello Stir, ribadiamo la massima fiducia nei confronti della Magistratura e, allo stesso tempo, nel lavoro portato avanti dal vertice di Irpiniambiente, oltre che dai dirigenti e dai quadri societari, che sta operando nella massima trasparenza e nel rispetto di tutte le norme ambientali. Va comunque sottolineato che, negli ultimi anni, la drastica riduzione dei rifiuti lavorati presso l’impianto di Pianodardine, grazie ad un efficiente sistema di raccolta, permette ai dipendenti dello Stir di operare in una tranquilla e regolare gestione ordinaria e non più in emergenza, come accadeva in passato”.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
Attualità
Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti
“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.
“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.
Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.
In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.
La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.
“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.
