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Scontro in Consiglio Comunale tra maggioranza e opposizione e mancate dimissioni di Pasqualino Santoro.

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Come era facile immaginare , la vicenda relativa al progetto di ampliamento e gestione del cimitero comunale si è trasformata in scontro, tra maggioranza e opposizione in seno al Consiglio Comunale. I consiglieri comunali del centrosinistra ( Bevere, Ninfadoro e
La Vita) , assieme a Giovanni Maraia di «Ariano in Movimento» , a Pasquale Moscatelli del Psi e a Aldo Perna di Sel hanno ribadito le proprie posizioni su un problema di delicata importanza come quella del cimitero. Sarebbe stato, pertanto, portato avanti un bando di gara per un progetto financing per il cimitero che avrebbe dovuto comportare determinati vantaggi soprattutto per la pubblica amministrazione e per i residenti. In realtà nel redigere il progetto definitivo l’impresa aggiudicataria dei lavori, di fronte alla necessità di nuove indagini geologiche e a varianti tecniche, sarebbe passata da una spesa preventivata di poco più di sei milioni di euro ad otto milioni di euro, anche se in realtà ci sarebbe stato un sensibile incremento nella realizzazione dei loculi e delle cappelle gentilizie. Secondo l’opposizione tutto ciò nasconde l’intento di favorire probabilmente solo l’impresa appaltatrice e non il Comune. Ma non solo. Perché affidare l’intera procedura ad un assessore ?

In consiglio comunale,invece, dopo una lunga ed estenuante discussione sul regolamento per le acque reflue, il sindaco Mainiero ha risposto alla minoranza, circa le vicende successive al ritiro delle sue dimissioni. Dal mese del novembre scorso le opposizioni hanno costantemente disertato i lavori del consiglio , ritenendo che il primo cittadino non fosse regolarmente al suo posto, avendo ritirato le dimissioni fuori tempo massimo. In realtà, Mainiero ha evidenziato che sono stati presentati ricorsi al Tribunale di Ariano e al Tar. Il Tar ha sancito che la richiesta di sospensiva non è stata proprio presa in considerazione, mentre nel merito non si sa neanche quando si entrerà.

Intanto Giovanni Maraia di Ariano In Movimento porta all’attenzione degli organi di stampa che nel corso del Consiglio Comunale non sono state formalizzate le dimissioni da consigliere comunale di Ariano del dott Pasquale Santoro, nonostante il suo impegno pubblico a ufficializzarle. “Il dott Pasquale Santoro – commenta Maraia- continua ad essere consigliere comunale del centro destra e candidato al Senato nella coalizione di centro – sinistra. Questo doppio comportamento e’, allegramente, praticato anche da Ettore Zecchino , consigliere comunale e consigliere regionale di centro destra, candidato alla Camera dei Deputati con la lista di Monti , avversata dal centro destra. Questa stessa pratica ,contrassegnata dall’espletamento di comportamenti contrari, e’ attuata anche da Giuseppe De Mita”.

 

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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