Attualità
Sanità-Necessario evitare le estenuanti liste di attesa
Il 23 febbraio del 2022 sono stato dimesso dall’ Unità Operativa Complessa di Neurologia dell’ospedale di Ariano Irpino. Nella lettera di dimissioni mi è stata prescritta l’esecuzione di un elettrocardiogramma Holter seriati, il monitoraggio quotidiano di pressione arteriosa e frequenza cardiaca, una Tac di controllo al torace dopo 10 giorni e un controllo neurologico ambulatoriale con un elettroencefalogramma, dopo 40 giorni. Ho chiesto al mio medico curante di farmi le prescrizioni. La mattina del 28 febbraio ho telefonato al CUP della ASL di Avellino (numero verde 800 300 992) per prenotare gli esami diagnostici prescrittimi. Avevo messo il telefono in vivavoce ed ogni tanto una voce registrata mi avvertiva che gli operatori erano momentaneamente occupati, di rimanere in linea per non perdere la priorità acquisita. Dopo una lunga attesa, finalmente mi ha risposto un’operatrice, che non so chi sia visto che non mi ha comunicato né il numero di matricola, né il nome, né tantomeno il cognome, ma mi ha ordinato, invece, di togliere il vivavoce dal mio telefono. Ho obbedito. Ho spiegato che ero stato ricoverato presso la Neurologia dell’ospedale di Ariano e ho cominciato ad elencare le prescrizioni, chiedendo di poter eseguire tutto nell’ ospedale di Ariano Irpino, dov’ero stato ricoverato e curato dai medici della Neurologia e della Cardiologia. La Tac al torace avrei dovuto farla 10 giorni dopo le dimissioni: mi è stata invece prenotata per il 7 giugno all’ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi, ovvero ben 104 giorni dopo le mie dimissioni. L’elettrocardiogramma Holter per il 5 maggio,l’elettroencefalogramma per il 22 marzo e la visita neurologica per il 18 maggio: tutto all’ospedale di Ariano Irpino. Si noti che il mio medico di famiglia mi aveva prescritto l’urgenza, cioè che le prestazioni fossero erogate entro 10 giorni. Soltanto per la visita neurologica aveva previsto 30 giorni. Ho constatato che non era stata rispettata alcuna scadenza prevista nella lettera di dimissioni dall’ospedale. La mattina dopo, primo marzo, ho telefonato nuovamente al CUP e dopo la solita, lunga attesa, mi ha risposto un’operatrice a cui ho fatto presente che le prenotazioni dovevano essere fatte entro 10 giorni, ma per tutta risposta, mi è stato comunicato che la TAC, che il giorno prima era prevista per il 7 giugno, se avessi prenotato in quel momento sarebbe slittata al 10 giugno, sempre a Sant’Angelo dei Lombardi, perché la Tac di Ariano era per i ricoverati e che la scadenza dei 10 giorni faceva riferimento a tutta la ASL di Avellino. Alla mia risposta di essere disponibile ad andare in qualsiasi luogo entro 10 giorni, l’operatrice mi ha dettato il numero della città ospedaliera (0825 180 60 60)invitandomi a contattarla e mi ha chiuso la telefonata. In definitiva, mi aveva dato il numero del CUP del Moscati, cioè di un’altra azienda ospedaliera. All’ospedale di Ariano fanno capo 29 comuni per ben 87 mila 993 utenti. Possibile che il nostro ospedale invece di un luogo di cura al servizio degli ammalati, sia sommerso dalle pastoie burocratiche? Possibile che chi è stato ricoverato non possa avere una continuità assistenziale con l’ospedale e i suoi reparti di riferimento? Possibile che per avere cure programmate ci si debba ricoverare? L’articolo 37, al comma 5, del Decreto del Presidente della Repubblica, n. 270/2000 prevede che qualora un medico specialista di una struttura pubblica, ritenga necessari ulteriori accertamenti, debba formulare direttamente la relativa richiesta su ricettario regionale. La Regione Campania ha emesso un’apposita circolare e richiamato l’attenzione dei medici, ribadendo il principio secondo cui le prescrizioni devono essere determinate dallo stesso clinico che ha deciso le terapie e le indagini da effettuare? Perché non è possibile che dopo il ricovero, gli ulteriori accertamenti non possano essere eseguiti in regime di Day hospital presso lo stesso ospedale? La Regione Campania spende ogni anno circa 300 milioni di euro per la mobilità sanitaria passiva verso il centro e il nord Italia, ed è al primo posto, con 56.000 emigranti (Corriere del Mezzogiorno del 02/3/2022): quanto si risparmierebbe potenziando gli ospedali della Campania con apparecchiature biomedicali, reparti specialistici e un adeguato numero di medici e personale paramedico, sufficiente a svolgere le funzioni di cura loro delegate?Conosco a Genova stimati medici meridionali, campani e irpini, che dopo aver studiato, hanno portato il loro sapere al nord. È possibile invertire la tendenza? Se una TAC potesse lavorare con personale adeguato su più turni di lavoro, non ci sarebbero le lunghe, croniche liste di attesa. È necessario ottimizzare tempi, energie e denaro. Le lunghe liste d’attesa costringono gli utenti a rivolgersi agli ambulatori privati accreditati e non: si possono ottenere prestazioni sempre a carico della regione Campania, pagando ciò che non è accreditato. È possibile che i cittadini, oltre a pagare i contributi alla sanità pubblica, debbano pagare anche il privato? Si può invertire questa deriva? Si può accorciare il tempo d’attesa per una Tac e per gli altri esami? Sarebbe interessante sapere quanto paga la Regione Campania agli istituti privati accreditati.
Attualità
Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania
Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
