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Salvini e Meloni esultano: l’Italia è dis-fatta per legge

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Il parlamento ha approvato il regionalismo differenziato (lo spacca Italia), è sancito dalla legge, ed è la prima volta, che 20 milioni di meridionali godranno dei diritti di cittadinanza ridotti rispetto al resto d’Italia. Siamo figli di un Dio minore, la razza maledetta destinata a migrare per trovare lavoro e curarsi, con il reddito che è la metà e la disoccupazione doppia rispetto al Nord. Nessuno di noi potrà dire che non sapeva! Sbarriamo gli occhi increduli vedendo i leghisti e la destra, capeggiata dalla Meloni, sventolare i vessilli della Padania in parlamento dopo l’approvazione della legge. L’opera è compiuta, l’Italia è dis-fatta per legge. Tutto ciò è accaduto sotto i nostri occhi mentre si curava il proprio orticello o recinto elettorale mentre la TV di Stato, finanziata anche con i soldi dei meridionali, faceva la sua parte fornendo scarne notizie sul regionalismo differenziato, senza che facesse comprendere la portata epocale della riforma che, rende irreversibili le disuguaglianze già esistenti tra le due aree del paese. Ora è tempo di scendere in campo, non hanno importanza i vessilli, le bandiere di partito, le etichetta, va proposto il referendum abrogativo e De Luca deve intestarsi questa rivolta di popolo che userà gli strumenti messi a disposizione dalla Costituzione. Non possiamo rimanere inermi, la chiesa e l’UE temono il collasso del meridione con possibili riverberi sull’intera Europa, Lo scellerato scambio tra regionalismo differenziato, targato Lega, e il premierato, proposto dalla Meloni, rompe l’unità e la coesione della nazione, il parlamento sarà il servo sciocca nelle mani del premier eletto dal popolo.  

È ora di svegliarsi, nessuno potrà dire che non sapeva. 

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Ordinanza per divieto di vendita e asporto di bevande in vetro o lattine

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In occasione della Festa di Sant’Antonio in Piazza Mazzini, con gli eventi “Nostalgia ‘90” (14 giugno) e Franco Ricciardi – “Medina Pop” (15 giugno), è stato disposto, con Ordinanza Sindacale n. 17 del 14 giugno 2025, un divieto temporaneo di vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro o lattine, per motivi di sicurezza pubblica.

 Validità del divieto:
14 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo
15 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo

Il provvedimento è volto a garantire l’incolumità delle persone e il regolare svolgimento degli eventi

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Sospensione Idrica – Ecco le zone interessate

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L’Alto Calore Servizi S.p.A. comunica che, al fine di consentire un corretto approvvigionamento idrico, a causa della diminuzione della disponibilità di risorsa idrica dal gruppo sorgentizio di Castel Baronia, si rende necessario effettuare la sospensione della fornitura idrica dalle ore 22.00 di oggi giovedì 13 giugno 2025 alle ore 06.00 del giorno successivo (14 giugno) nelle seguente contrade del Comune di Ariano Irpino : Tesoro, Trave, Paragano, Piano Taverna e Santa Regina

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Confesercenti, Marinelli: obbligo polizze anti calamità per tutte le imprese

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“Si prospetta una nuova incombenza per le imprese irpine, che come nel resto del Paese, sono chiamate ad ottemperare l’obbligo di sottoscrizione di una polizza assicurativa contro le calamità naturali”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale de Confesercenti Avellino.

“Dopo un articolato iter – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – è stata approvato ed è entrato in vigore dall’inizio di giugno il provvedimento che dispone per tutte le imprese la stipula di contratti assicurativi a copertura dei danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali”.

Per le aziende di grandi dimensioni, per effetto di un precedente decreto legge, l’obbligo è già in vigore dal primo aprile.

Sono state invece previste scadenze differenziate per le altre categorie di impresa, in base alla loro dimensione, secondo i criteri di classificazione delle direttive dell’Unione europea: le medie avranno tempo fino al primo ottobre 2025, quelle piccole e micro fino al 31 dicembre.

I beni da assicurare sono quelli rilevanti ai fini dell’attività d’impresa: terreni, immobili (fabbricati e relative parti impiantistiche e strutturali), macchinari e impianti produttivi, attrezzature industriali e commerciali. L’obbligo riguarda anche le attività che operano in strutture e locali non di proprietà. 

Non sono assicurabili gli immobili irregolari non sanabili, che ovviamente non possono accedere acontributi pubblici  Sono escluse dall’obbligo le imprese agricole, che continuano a essere soggette a regole specifiche già previste dalla normativa di settore. 

L’obiettivo della norma è garantire la continuità operativa anche in contesti di grave emergenza ambientale, attraverso un sistema di gestione del rischio condiviso tra imprese, assicuratori e Stato. Il mancato rispetto dell’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro i danni da eventi catastrofali comporta, come conseguenza principale, l’esclusione dall’accesso a contributi, sovvenzioni e agevolazioni di carattere finanziario erogati con risorse pubbliche, in caso di emergenza.

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