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Sabato 5 marzo convegno-studio all’IISS Ruggero II dal titolo “PACE, FRATERNITA’ E DIALOGO”

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Sabato 5 marzo alle ore 10.20 nell’ambito del progetto: “PACE, FRATERNITA’ E DIALOGO” previsto nel PTOF, presso l’IISS RUGGERO II di Ariano Irpino avremo l’onore di ospitare la sorella di don Andrea Santoro, sacerdote fideidonum della diocesi di Roma, un uomo innamorato della Turchia  che viveva con fede il suo non facile compito di parroco a Trabzon, una presenza discreta e silenziosa che desiderava un dialogo interculturale e interreligioso ma che purtroppo fu  ucciso una domenica pomeriggio, in chiesa, mentre pregava, da un giovane musulmano di 16 anni che gli sparò due colpi di pistola e poi fuggì gridando «Allah è grande».

La signora Maddalena Santoro, che è docente di teologia pastorale all’Università Pontificia, non vuol riaprire quella ferita dolorosa ma insieme al Vescovo  Mons. Sergio Melillo ci aiuterà a fare memoria del dono della vita di don Andrea, dopo 10 anni dalla morte, ma anche a comprendere come il dialogo  ancora oggi è l’unica via possibile per una relazione di fraternità e di pace con il Medio Oriente.

Gli alunni delle classi terze dell’IISS Ruggero II, hanno aderito al programma nazionale di Educazione alla Cittadinanza Democratica “Pace, fraternità e dialogo. Sui passi di Francesco”.  Il programma è teso a favorire la riscoperta del significato autentico e l’attualità dei valori universali della pace, della fraternità e del dialogo tra quanti sono portatori di culture e religioni diverse. In ogni classe si è realizzato un laboratorio di pace attraverso un percorso alla (ri)scoperta del significato autentico delle parole della pace: dialogo, fraternità, diritti umani, uguaglianza, dignità, libertà, fiducia, rispetto ecc. Si è approfondito, inoltre, il tema: “Tutti i diritti umani per tutti” attraverso diverse fasi, tra cui la conoscenza di alcuni “testimoni di pace dei nostri giorni” come don Andrea Santoro appunto, che hanno dato la vita perché si realizzasse la pace, la fraternità, il dialogo.

Non possiamo restare indifferenti, paralizzati e chiuderci nelle nostre paure. Le scuole sono il primo luogo dove l’orrore può essere sconfitto, a diversi livelli di consapevolezza, la formazione culturale ed il confronto restano l’antidoto più efficace di fronte alla violenza e a questa guerra senza frontiere. I nostri ragazzi hanno il diritto di sapere, di conoscere la storia, di capire da dove nasce ciò che stiamo vivendo in queste ore. Il nostro patrimonio di valori può essere difeso solo se le nuove generazioni sono aiutate ad uscire dall’indifferenza. Dobbiamo parlarne con i nostri studenti e aiutarli a capire che c’è e ci potrà sempre essere un principio di ricostruzione della nostra identità in cui credere e riconoscersi. Dobbiamo aiutarli a rifiutare, oggi più che mai, qualsiasi tentazione xenofoba o razzista. È già successo tante volte nella storia, siamo figli e nipoti di persone che hanno dato la vita per affermarlo. Serve la comprensione collettiva dei fenomeni, sensibilizzazione e formazione culturale sono le uniche armi possibili, l’educazione è il primo spazio in cui riaffermare i nostri valori, le nostre radici, quindi la nostra libertà. L’analisi dei fenomeni porta però immediatamente in evidenza le troppe sperequazioni presenti nel mondo, ovvero alle differenti possibilità offerte dal territorio in cui si vive ed alla distribuzione della ricchezza, un’inaccettabile ingiustizia: a fronte di chi non lavora, contro la sua volontà e le sue attitudini, ci sono situazioni di privilegio e favoritismi legati al potere, se non talvolta alla corruzione, che offendono la coscienza morale e l’esigenza collettiva di equità e la promozione responsabile del bene comune da parte di tutti. Il lavoro è un diritto e dove esso viene fatto passare come un favore ad essere lesa è la giustizia, senza la quale non è possibile costruire alcuna vera democrazia e promuovere il rispetto della dignità di ogni persona umana. La sperequazione lavorativa si associa a quella retributiva: a fronte di persone che con quello che guadagnano non riescono neanche ad arrivare a fine mese, ci sono altri che godono di guadagni spropositati, tanto più inaccettabili quanto più riguardano protagonisti delle istituzioni o della vita politica che avrebbero dovuto fare dell’equità il loro programma di vita. Paesi in cui c’è chi guadagna in un anno o meno quanto la stragrande maggioranza dei lavoratori non riuscirà a guadagnare per tutta la vita situazioni che  alimentano  inevitabilmente disagio diffuso e di disgregazione. Bisogna trovare la strada per far  crescere la giusta distribuzione dei beni fra i cittadini. L’urgenza di attuare condizioni di equità diffusa nella distribuzione dei beni deve insomma costituire un tarlo a cui non solo si ispiri l’azione dei politici, anche a esemplare danno dei propri privilegi, ma si conformino pure lo stile di vita e le scelte operative di tutti i cittadini intelligenti di chiunque può contribuire al bene comune col proprio impegno e le proprie capacità (Benedetto Croce a proposito dell’annosa questione della formazione della classe politica meridionale diceva che dirigenti non sono solo i politici ma sono tutte le persone intelligenti capaci di contribuire alla crescita del bene comune) .Chi ha la fortuna di nascere o vivere e produrre in alcune aree geografiche del mondo o addirittura della nostra penisola  ha obiettivamente accesso a possibilità e vantaggi del tutto impensabili in altre zone. Il divario storico fra Nord e Sud del Mondo, lungi dal ridursi si è acuito, mentre la sperequazione è divenuta spesso vistosa e intollerabile. L’equità dovrà essere considerata criterio imprescindibile e condizione di effettiva fecondità delle scelte politiche. Ma questo generale bisogno di giustizia non può essere soddisfatto ai vari livelli senza il protagonismo di uomini e donne che ispirino alla giustizia le loro scelte e i comportamenti pubblici e privati. L’auspicio di un Mondo  più giusto risulta così inseparabile da quello di cittadini più motivati e impegnati nella promozione di una società equa e solidale, in particolare se si tratta di protagonisti della vita pubblica o economica. Senza una diffusa tensione morale, senza un profondo amore per la giustizia radicato nei cuori, il superamento delle sperequazioni resterà lettera morta. Solo dove le coscienze saranno sostenute dal riferimento al bene che le trascende tutte, l’orizzonte degli interessi penultimi non potrà sopraffare quello dell’ultimo orizzonte, misura della verità e del bene. Per chi crede è qui facilmente riconoscibile lo spazio della ispirazione religiosa e la forza del giudizio e dell’amore del Dio vivente nei cuori che gli si aprono. L’augurio  è quello che si spalanchi in ognuno di noi questa porta del cuore e possano sempre più realizzarsi per la vita di ciascuno e la storia di tutti le parole delle sacre scritture poste all’attenzione dei fedeli da papa Francesco : “Misericordia e verità si incontreranno, giustizia e pace si baceranno”.

Francesco Caloia Dirigente Scolastico II SS RUGGERO II Ariano Irpino

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Il Comune di Ariano Irpino partecipa al Bibliopride 2025 con un corso di scrittura creativa

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Con Deliberazione di Giunta Comunale n. 196/2025, il Comune di Ariano Irpino aderisce all’iniziativa “Bibliopride – La settimana nazionale delle biblioteche”, promossa dall’AIB (Associazione Italiana Biblioteche) e giunta quest’anno alla sua quattordicesima edizione.
La Biblioteca civica “P.S. Mancini” sarà protagonista delle celebrazioni, incentrate sul tema “Biblioteche: presìdi di democrazia e libertà”. L’iniziativa invita tutte le biblioteche italiane a promuovere eventi che valorizzino il ruolo etico e pubblico delle biblioteche, luoghi fondamentali per garantire l’accesso libero e senza censure all’informazione e alla conoscenza, favorendo i principi di inclusione, partecipazione e cittadinanza attiva.
In linea con questi valori, durante la settimana del Bibliopride, la Biblioteca civica presenta il “Corso di scrittura creativa”, che si svolgerà dal 22 settembre al 28 ottobre 2025, con due incontri settimanali. L’iniziativa nasce in collaborazione con l’Associazione “Vizio di Leggere”, firmataria del Patto per la lettura del Comune di Ariano Irpino.
Scrivere e leggere in modo consapevole significa sviluppare il pensiero critico, comprendere il presente e rafforzare le basi della democrazia e della libertà. Questo corso vuole offrire strumenti concreti per migliorare la capacità di espressione e comprensione, elementi essenziali per una partecipazione attiva alla vita sociale e culturale della comunità.

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Open day corsi di recitazione – La Fermata Teatro – Ariano Irpino/Grottaminarda

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Ricominciano i corsi della Scuola di Recitazione “La Fermata Teatro”, diretta da Francesco Teselli e Gilda Ciccarelli. 

Venerdì 26 settembre 2025, presso la Cittadella Restart (via Intonti, ex convento delle suore francescane di Ariano Irpino) è previsto un pomeriggio intero di Open Day (con lezioni-prova gratuite). 

Un’occasione per chi vuole approcciarsi per la prima volta, per chi non sa di cosa si tratta, per scoprire una visione nuova, un modo alternativo d’intendere l’arte. 

Teselli e Ciccarelli, da anni ormai attivi sul territorio, portano avanti una proficua attività culturale, fatta di stagioni teatrali e formazione professionale. L’idea, riprendendo le loro stesse parole, è quella di “fare di tutto per dimostrare che l’arte, e la recitazione in particolare, non sono fatti estranei alla vita, ma anzi ne fanno parte fondamentale, quindi diventa – in un periodo così complesso come questo – sempre più necessario conoscere, e dunque saper usare, tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione per vivere meglio”.

Il corso, attivo per i gruppi nuovi dalla seconda settimana di ottobre, terminerà poi entro la prima settimana di giugno, con la messa in scena di uno spettacolo di fine anno e il rilascio di un attestato.

La grafica, con cui “La Fermata” ha scelto quest’anno di giocare, un po’ provocatoriamente, batte l’accento sul tema culinario. “Ci hanno sempre detto che, se c’è da mangiare, la gente viene! E allora venite! La recitazione è nutrimento: vi aspettiamo, facciamo un po’ di teatro cotto e mangiato insieme!”

Dall’anno scorso, peraltro, la Compagnia ha iniziato anche una collaborazione con il Castello d’Aquino di Grottaminarda (il cui Open Day si terrà, lì, venerdì 10 ottobre 2025).

Per info. e prenotazioni: 3490702670 / 3665221209

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Bibliopride 2025: Incontri, laboratori, seminari Biblioteca. Si comincia il 25 settembre

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con l’incontro “Il coraggio della verità. Incontro a 40 anni dalla morte di Giancarlo Siani”

Dal 25 al 27 settembre 2025 torna il Bibliopride in Biblioteca “S. e G. Capone”.

La settimana dell’orgoglio delle biblioteche e dei bibliotecari, giunta quest’anno alla sua quattordicesima edizione e promossa dall’Associazione italiana biblioteche ha come tema “Biblioteche presidio di democrazia e libertà” e per riflettere sulla funzione pubblica ed etica delle biblioteche come luogo di accesso all’informazione e alla conoscenza libera e senza censure da giovedì a sabato sono previsti letture, laboratori, dibattiti, seminari e incontri, pensati per grandi e piccoli.

Si parte il 25 settembre alle ore 17:00 presso la Sezione Ragazzi del Palazzo della Cultura con un incontro dal titolo “Il coraggio della verità. Incontro a 40 anni dalla morte di Giancarlo Siani”, in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti della Campania e Libera Associazione nomi e numeri contro le mafie e con un intervento del professore Leonardo Festa”, un momento per riflettere sul giornalismo e la libertà d’inchiesta. Parteciperà il presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane.

Sabato 27 settembre, doppio appuntamento presso il Palazzo della Cultura di Corso Europa.

Alle ore 17:00 in Sala Penta avremo ospite il Dr. Matteo Borelli, docente di Genealogia e Storia di famiglia presso l’Università Primo Levi di Bologna e fondatore di Genealogie d’Italia, che terrà un seminario dal titolo “Cercando le radici”.

“Alla scoperta dei nostri antenati”, un viaggio nella genealogia e nella storia di famiglia. Un evento che ha lo scopo di fornire ai presenti una breve introduzione alla genealogia e alla storia di famiglia, esaminandone le basi essenziali ed illustrando alcuni strumenti utili alla ricerca, dove reperire le fonti e quali strumenti utilizzare, Si dedicherà particolare attenzione al territorio della provincia di Avellino e i partecipanti potranno porre domande ed esporre osservazioni.

Alle ore 17:30 presso la Sezione Ragazzi un appuntamento dedicato ai più piccoli con letture e laboratorio dal titolo “In biblioteca non si parla d’altro” dedicato ai bambini a partire dai 6 anni per dialogare e confrontarsi sul tema della democrazia con un albo illustrato per introdurre ai più piccoli un argomento complesso e variegato come quello della politica, con particolare attenzione ai concetti di democrazia, elezioni e governo.

Tutti gli incontri sono gratuiti e con ingresso libero. Per info: 0825/790515-790526 bibliotecaprovincialecapone@libero.it

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