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Politica

ELEZIONI AD AVELLINO :M5S RIPRENDE IL TOUR NELLE PERIFERIE E DOMENICA ARRIVA IL VICEPRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LUIGI DI MAIO .

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AVELLINO – Dopo il “Grilloday” di lunedì, riprende l’“Ascoltiamoci Tour – il programma, le proposte e il confronto”, l’iniziativa itinerante che sta portando il Movimento Cinque Stelle nelle zone più decentrate della città per presentare il programma partecipato, frutto dei contributi dei cittadini. Gli attivisti saranno presenti domani, venerdì 17 maggio, a Rione Parco con un doppio appuntamento: alle ore 19 presso il Circolo sportivo Avellino Calcio e alle ore 20.30 presso la Pasticceria Scannelli in via Cupa Muti.

“Il M5Stelle incontra la cittadinanza” è, invece, il titolo del dibattito a più voci programmato per domenica 19 maggio, a partire dalle ore 19, presso il Circolo della Stampa in Corso Vittorio Emanuele. Dopo i saluti di Carlo Sibilia, deputato e segretario della III^ Commissione permanente della Camera, prenderà la parola Tiziana Guidi, candidata a sindaco-portavoce. Interverranno i candidati consiglieri al Comune di Avellino. Concluderà Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera dei deputati.

In merito, poi, ad alcune esternazioni di Francesco Todisco del Partito democratico, la candidata a sindaco-portavoce, Tiziana Guidi, dichiara: “Ci piacerebbe sapere dal dottor Todisco cosa intende per ‘gruppo dirigente’ del M5S. Anche in questa espressione manifesta tutta la sua ignoranza riguardo al nostro modo di organizzarci. Ci dà dei ‘fascisti’ ed ignora che la candidatura del sindaco-portavoce è stata decisa in un’assemblea pubblica e per alzata di mano. Non mi sembra che sia una pratica fascista. Ci accusa di non avere concretezza senza sapere che siamo l’unica forza politica ad aver preparato un dossier di 30 pagine sulle anomalie dell’iter di realizzazione del parcheggio interrato di Piazza Libertà. Persino il candidato del ‘suo’ Pd o, meglio, di quella scorticata componente che è sopravvissuta agli accoltellamenti interni parla di bilancio partecipato con dieci giorni di ritardo rispetto a quando lo abbiamo fatto noi. Vogliamo, poi, parlare di identità ideologiche? Beh, forse loro sono i primi a doverne cercare una” – conclude Guidi.

“Noi andiamo avanti per la nostra strada – commentano dal comitato elettorale di via Tagliamento – nonostante i continui, gratuiti e strumentali attacchi, a cui talvolta siamo costretti a rispondere. Ci chiediamo: perché qualcuno sente il bisogno di parlare del Movimento 5 Stelle, quando noi non parliamo mai di nessuno, giacché i nostri unici interlocutori sono i cittadini? Basta polemizzare: Avellino ha bisogno di amministratori seri e onesti. Confrontiamoci sui temi. Il resto non ci interessa”.

 

 

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Attualità

Ciampi (M5S): Con le dimissioni di Lenzi, privati più vicini alla gestione dell’acqua

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Le dimissioni di Lenzi segnano un punto a favore dei privati. Oggi la fine dell’acqua pubblica è più vicina.
Apprezzo gli sforzi di Lenzi nella direzione di conservare l’acqua in mano pubblica, gli sono solidale e senza dubbio non mi convince l’attacco di alcuni esponenti politici che  denunciano il ritardo della governance e parlano di ritardi nel piano di ristrutturazione finanziato dalla Regione.  A caldo mi pare che la politica, intendo i consiglieri regionali e i sindaci-soci dell’Alto Calore, non hanno fatto una bellissima figura. Gettare la croce su un amministratore che comunque ha portato avanti il concordato è ingeneroso e contribuisce a confondere le idee sulla crisi attuale.  Chiederò alla Giunta Regionale quale sia la reale consistenza dei flussi finanziari arrivati nelle casse dell’Alto Calore o dei comuni soci. In tutto questo Lenzi ha lavorato sul concordato e Palomba è arrivato da pochissimi mesi: cosa ci si aspettava da questi due professionisti? Non vorrei che la manovra sia quella di spianare rapidamente la strada al privato.

Non ho sentito nessuno prendersi la responsabilità di questa situazione e non mi rassicura che a getto continuo  si facciano proposte (dal bonus, al rinvio delle decisioni  sugli aumenti) senza dare risposte chiare.
Per quanto mi riguarda continuerò a battermi per la gestione pubblica dell’acqua. L’acqua resta pubblica, va ribadito, solo se  i sindaci risponderanno davvero al loro mandato elettorale: l’interesse dei cittadini. Ciò non è accaduto fino ad oggi perchè ha vinto l’appartenenza politica e la convenienza elettorale. L’acqua pubblica e la sua gestione pubblica saranno le principali questioni che il nuovo governo regionale dovrà affrontare. Il cambio di stagione passa per una nuova   tutela dei cittadini, dell’ambiente, delle risorse locali.

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Attualità

Convocazione Consiglio Comunale – Tra i punti in discussione l’emergenza idrica

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Ad Ariano Irpino il Presidente del Consiglio ha convocato il Civico Consesso nella Sala Consiliare “Giovanni Grasso” di Palazzo di Città, in seduta ordinaria, per il giorno 28 agosto 2025 alle ore 08,00 in prima convocazione e per il giorno 29 agosto alle ore 10,30 in seconda convocazione, con il seguente ordine del giorno:

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Attualità

Antonio Bianco :”Senza soldi non si cantano messe, il Sud dimenticato anche dall’opposizione”

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Il gap tra le due aree del Paese è un dato assodato, negli ultimi due anni il PIL del Sud è stato più alto di quello del Nord, con risolti positivi, ad avviso della Meloni, sull’avviata, ma presunta perequazione economica fra le due aree del Paese. La realtà parla di ben altro: la spesa storica, la mancanza di servizi, il divario infrastrutturale sono fattori che, in sinergia tra loro, determinano l’impoverimento e lo spopolamento del Sud. Permane la differenza del reddito pro-capite, che è la metà, e la disoccupazione doppia rispetto al Nord. La situazione socio-economica non è per niente rassicurante, a sinistra Bonelli e Fratoianni, rappresentanti di AVS, indicano le priorità da affrontare quali: disoccupazione, scuola, università, sanità, alta velocità ferroviaria e rigettano l’idea di costruire il ponte sullo stretto. Pur apprezzando il loro operato, nulla dicono sulla mancata perequazione territoriale della spesa pubblica complessiva pro-capite sociale e infrastrutturale che, ogni anno, applicando  il criterio della spesa storica, sottrae al Sud 60 miliardi, indirizzati verso il Nord. Tiepida è la condanna dei due leader del regionalismo differenziato, riforma che, se attuata in tutti i suoi aspetti, porrebbe la pietra tombale sulla Questione Meridionale. In poche parole, Bonelli e Fratoianni citano i problemi in cui affonda il meridione senza indicare dove prendere i soldi, i tempi di intervento e le modalità di esecuzione di un programma pluriennale per la rinascita del Sud, ponte ideale tra l’Europa e le coste meridionali e orientali del mediterraneo. Inoltre il PIL italiano cresce come un prefisso telefonico, dopo il 2026 dobbiamo restituire il prestito con gli interessi di 122,6 miliardi del PNRR e occorre onorare gli impegni assunti dal governo Meloni in sede internazionale. A ciò si aggiunga che Adriano Giannola, presidente della Svimez, ritiene necessari almeno100 miliardi per la rinascita del Sud.

È finito il tempo dell’enunciazione dei problemi, occorre prioritariamente indicare le risorse finanziarie, certe e permanenti, indispensabili a mettere in atto un programma elettorale credibile che punti sulla rinascita del Sud.

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