Mettiti in comunicazione con noi

Attualità

Questione castello-Il sindaco Franza risponde al CESN

Pubblicato

-

Dal sindaco Enrico Franza, riceviamo e pubblichiamo:

“Egr. Prof. Giuseppe Muollo,

Il CESN, Centro Europeo Studi Normanni, come è noto, è un riferimento internazionale per studiosi e ricercatori e rappresenta un orgoglio per tutta la comunità arianese, costituendo una presenza attiva nella vita culturale della città.

L’Amministrazione comunale ha sempre manifestato la volontà non solo di valorizzare questo importante centro di cultura, ma anche di favorire un più adeguato, funzionale e consono utilizzo degli spazi destinati al CESN, attraverso un intervento di manutenzione ordinaria e straordinaria, che ha reso di fatto agibile la struttura. Un intervento, quest’ultimo, teso a scongiurare ogni ipotesi di trasferimento in altre sedi che non fossero ubicate nel nostro comune, e che avrebbe determinato un lungo percorso di incertezze, piuttosto che la valorizzazione di una istituzione già affermata come luogo identitario e prestigioso.

Detto questo, non posso non ritenermi altrettanto rammaricato, financo amareggiato, per il tenore delle Sue parole, oltre che per il loro contenuto, perché non rendono giustizia, a mio avviso, non solo al percorso di condivisione, di scelte e decisioni, sin qui intrapreso tra il CESN e l’Amministrazione Comunale, ma anche alla disponibilità che quest’ultima ha mostrato nell’andare incontro a tutte le richieste del Centro Europeo, ivi compresa quella di trasferire il Museo della Civiltà Normanna presso il Palazzo Bevere – Gambacorta. Richiesta motivata, sì, da una parziale agibilità della sede, a cui, con un intervento di manutenzione ordinaria e straordinaria di importo pari a €. 30.000,00, si è provveduto a porre rimedio, rendendo di fatto agibile la struttura, ma anche e soprattutto dall’esigenza di maggiori spazi progettati ad hoc per le più moderne esigenze di fruizione e idonei ad accogliere il vasto patrimonio museale, in prospettiva anche di un incremento della collezione, unica nel suo genere, di armi in asta. Questo era l’accordo, tanto da aver indotto l’Amministrazione comunale a recepire incondizionatamente la volontà del CESN in una delibera di Giunta comunale n. 217 del 16 settembre 2021che approvava, unitamente all’accordo di trasferimento, un nuovo schema di convenzione, condiviso in ogni sua parte. Un percorso interrotto inopinatamente da una nuova volontà, palesata per le vie brevi, di restare nella sede attuale della Castello, perché agibile e idonea, in seguito agli interventi di manutenzione menzionati. Inoltre, in merito alle presunte inadempienze del Comune, da Lei segnalate, Voglia condividere con il sottoscritto il dispiacere nel constatare la perdurante chiusura del Museo, da imputare esclusivamente al CESN, in quanto, a norma dell’art. 3 della convenzione in essere, “viene demandata direttamente al CESN l’organizzazione e la gestione del servizio di apertura al pubblico e chiusura dei locali (..)”.

Le Sue parole, tuttavia, suscitano in me ancor più amarezza, in quanto appaiono noncuranti di un elemento di verità che ritengo debba essere, questo sì, deferito al libero e democratico esercizio di pensiero della comunità arianese, e che riguarda il contenuto del nuovo schema di convenzione, che, contrariamente all’accordo in essere, prevede non solo una più equa distribuzione degli obblighi a carico delle parti, ma anche un più congruo compenso per l’incarico di Direttore da Lei svolto. Ciò non di meno, sono certo che il Suo rammarico pesa quanto la mia amarezza nella misura in cui Voglia unirsi al mio augurio di considerare le nostre parole figlie di un equivoco e preludio di una rinnovata e fiduciosa collaborazione istituzionale, per la quale, sin da ora Le confermo l’assoluta disponibilità dell’amministrazione comunale a garantire, come da accordi, il trasferimento del Museo della Civiltà Normanna, unitamente al CESN, presso il Palazzo Bevere – Gambacorta.”

Attualità

La scorta di Ranucci siamo noi

Pubblicato

-

L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

Continua a leggere

Attualità

Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

Pubblicato

-

Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

Continua a leggere

Attualità

Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

Pubblicato

-

“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

Continua a leggere
Advertisement

Più letti