Attualità
PSR CAMPANIA COLDIRETTI: LA REGIONE VARA IL “SUPER ACCELERATORE”
ACCOLTE LE RICHIESTE SU TEMPI CERTI, GRADUATORIE E PAGAMENTI RAPIDI
Masiello: “Finito il tempo delle proroghe, finalmente un atto che smonta la burocrazia inutile”
Il Programma di Sviluppo Rurale 14/20 volta pagina, la Giunta regionale della Campania con la delibera n. 139 del 13 marzo 2018 pubblicata sul Burc n.26 del 29 marzo 2018 imprime una profonda accelerazione a lungaggini e lacci burocratici divenuti insostenibili per gli agricoltori. Lo annuncia Coldiretti Campania, sottolineando che il provvedimento accoglie in pieno le proprie richieste e proposte, il cui approfondimento era stato tempestivamente riscontrato dal presidente Vincenzo De Luca in un confronto convocato ad horas nelle scorse settimane.
Le preoccupazioni di Coldiretti nascevano dalla costatazione che, a causa di meccanismi burocratici insostenibili, risultavano incagliati i provvedimenti di concessione ai beneficiari degli aiuti del PSR oppure, nei casi di più fortunati, venivano emessi con grande ritardo. Per Coldiretti il problema non è mai stato di concedere o meno la proroga, quanto invece rimettere sui binari un programma che di fatto non sta procedendo per niente in maniera efficace. Coldiretti dà atto al presidente della Giunta regionale De Luca di aver manifestato grande sensibilità e di aver dato impulso immediato ad un’azione risolutiva. La Giunta infatti ha approvato una delibera che produce un vero e proprio “super acceleratore” sull’attuazione del PSR, basato sui seguenti punti.
TEMPI CERTI PER L’ITER DI APPROVAZIONE
L’istruttoria per i bandi in corso e per quelli da emanarsi, la formazione e l’adozione delle graduatorie degli ammessi al finanziamento dovranno concludersi entro 60 giorni dalla data di scadenza del bando di riferimento. Per i bandi già chiusi, per i quali si registrano domande di sostegno non ancora istruite, si stabilisce che entro 15 giorni dalla data di esecutività della stessa delibera l’istruttoria dovrà essere conclusa ed entro i 7 giorni successivi emessi i decreti di concessione del finanziamento. Termini stringenti vengono anche indicati per le istruttorie delle domande di pagamento, 30 giorni al massimo per espletarle e 3 giorni per l’inoltro delle risultanze ad Agea. La fissazione dei termini è da considerare come un vero e proprio salto di qualità perché consente di governare l’attuazione con maggiore efficienza. I tempi indicati saranno sicuramente rispettati non solo perché le strutture burocratiche dell’Assessorato sentono di dover dimostrare con i fatti la loro volontà di recuperare i ritardi, ma anche perché in caso contrario le stesse sarebbero destinatarie di un’azione sanzionatoria.
SUPERATA LA TRAPPOLA DELLE GRADUATORIE
Il punto di maggiore soddisfazione per Coldiretti è la previsione del superamento del sistema procedurale vigente, che prevede l’adozione di ben 11 graduatorie prima dell’emissione dei provvedimenti di concessione. La delibera prevede una distinta e autonoma dotazione finanziaria delle graduatorie, che pertanto non risultando più interconnesse tra loro, possono quindi essere attivate immediatamente dopo la loro adozione. È stata finalmente sanata la farraginosità di un sistema al quale si deve l’abnorme allungamento di attesa dei provvedimenti di concessione, che ha superato i 14 mesi dalla scadenza dei primi bandi. Coldiretti, che su questo tema si è battuta con forza, ha avuto modo di sottolineare che l’inefficienza del sistema e la lentezza degli uffici regionali del settore hanno finito con l’essere scaricate sulle spalle degli agricoltori, costretti a sobbarcarsi costi diretti e indiretti.
COMITATO D’INDIRIZZO, SUPPORTO E VERIFICA
Nella logica del provvedimento entro 10 giorni dalla delibera viene istituito il “Comitato d’indirizzo, supporto e verifica del PSR”, composto da rappresentanti delle organizzazioni professionali e da dirigenti dell’Assessorato, che si configura come il “cane da guardia” della corretta attuazione del PSR. Ha il compito di approfondire e avanzare proposte per la tempestiva correzione delle fasi dell’attuazione, accrescendo la trasparenza nella gestione del PSR.
TASK FORCE PROGETTI COMPLESSI
Sempre entro 10 giorni dalla deliberazione viene istituita anche una task force per affiancare i servizi territoriali provinciali, costituita da funzionari, dirigenti regionali e risorse dell’assistenza tecnica, con il compito di agevolare l’istruttoria di progetti che presentano un’elevata complessità.
PACCHETTO GIOVANI
A seguito della modifica del piano finanziario del programma di sviluppo rurale ci sarà l’emanazione di ulteriori bandi per la tipologia di intervento 4.1.1 e “Pacchetto Giovani”
Il piano deliberato interviene anche su altri aspetti: rafforza il presidio in atto con Agea; interviene per facilitare la presentazione degli stati di avanzamento; promuove l’impiego dei CAA nell’attuazione del programma al fine di un corretto allineamento dei dati riportati nel fascicolo aziendale; propone una riorganizzazione dei carichi di lavoro dell’Autorità di Gestione; interviene sul superamento delle anomalie informatiche delle procedure SIAN su aspetti sostanziali come la gestione dell’errore palese; estende gli strumenti di semplificazione vigenti anche ad altre tipologie di intervento; procede alla semplificazione dei nuovi bandi attraverso la riduzione degli oneri amministrativi, in particolare eliminando requisiti e dichiarazioni non strettamente necessari e non richiesti dalle schede di misura del PSR.
A latere si registra una decisa soluzione per la questione UMA. Entro il 31 marzo tutte le pratiche istruite per il carburante agricolo saranno evase, come da richiesta di Coldiretti. Tutto questo grazie al superamento dei problemi di dialogo tra fascicolo SIAN e fascicolo UMA. Il piano di coltivazione del fascicolo SIAN, pertanto, viene riportato integralmente nell’UMA, evitando quindi inutili ridondanze e ripetizioni.
“È questo di cui aveva bisogno il mondo agricolo campano – commenta Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania – non delle proroghe, che intervengono per mettere una pezza a una coperta sempre più corta e lacerata. Il piano varato dalla Giunta consente di recuperare i ritardi e di affrontare la tempistica in maniera strutturale. Il problema per Coldiretti non è mai stato la concessione della proroga, ma la revisione definitiva del sistema di attuazione del programma, individuando percorsi efficaci per raggiungere i target di spesa, che significano comportamenti responsabili rispetto alle risorse messe a disposizione dai programmi finanziati dalla UE. Le farraginosità e le opacità procedurali hanno finito con l’appesantire gli apparati burocratici, che invece devono saper operare con la speditezza necessaria. Voglio esprimere un apprezzamento al capo di gabinetto De Felice per l’efficace coordinamento, all’assessore Angioli per i contributi migliorativi e naturalmente al presidente De Luca per la lucidità con cui ha affrontato il problema alla radice. Tenere fermo il PSR significa bloccare le traiettorie di futuro di una regione che con fatica si sta risollevando dalle difficoltà. Ogni euro speso in agricoltura è capace di generare effetti su un modello di economica sostenibile e circolare, sulla prevenzione del dissesto idrogeologico, sulla resilienza dei territori, sulla tutela del paesaggio, sulla lotta allo spopolamento delle aree rurali, sul turismo, sulla tenuta sociale e conservazione di una biodiversità che fa della Campania una terra unica al mondo”.
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La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti
“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.
“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.
Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.
In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.
La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.
“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.
