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Politica

PSI Ariano :” Riaprire uno spazio di rivendicazione e verifica sul soppresso Tribunale di Ariano”

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“Con il disegno di legge (DDL) n. 1640 il Senato della Repubblica haincaricato il Governo di eseguire una ricognizione finalizzata a “riorganizzare sul territorio la distribuzione degli uffici giudiziari”.

In un recente studio il Ministero della Giustizia avrebbe constatato l’inefficienza della riforma conseguente alla legge 148/2011 ed il sostanziale fallimento proprio di quella riforma che troppi, e troppo affrettatamente,avevano definito “epocale”.

Il primo atto del Governo è consistito nell’istituzione di una commissione incaricata di un approfondimento e di una verifica dell’accaduto, al fine di proporre una ridefinizione degli ambiti territoriali secondo criteri che tengano conto “dell’estensione del territorio anche in funzione delle infrastrutture esistenti, del carico di lavoro, della economicità e del numero degli abitanti!”.

Quale occasione migliore per riaprire uno spazio di rivendicazione e verifica sul soppresso Tribunale di Ariano?

I costi dell’amministrazione della giustizia, in seguito all’accorpamento al Tribunale di Benevento, sono enormemente lievitati nei fitti, nelle spese di notifica, nelle traduzioni dal carcere di Ariano, nelle trasferte, per non parlare dei costi sociali caricati sulla cittadinanza.

Il nostro territorio è esteso, poco infrastrutturatoedil Tribunale di Ariano aveva un buon carico di lavoro e una notevole funzionalità.L’unico elemento di criticità alla luce di questo DDL consiste nell’allargamento dell’ambito territoriale di competenza per portarlo a superare i centomila abitanti.

Il PSI, da sempre attento a questo problema, si è già mobilitato raccogliendo dati e coinvolgendo singoli cittadini ed associazioni che hanno inteso l’importanza della posta in gioco e si sono dichiarate disponibili a lavorare per cercare di raggiungere questo obiettivo.

Tutti siamo convinti, però, che solo da una ampia mobilitazione e da un coinvolgimento corale potrà sortire un esito positivo di questa ultima battaglia.

Solo la mobilitazione totale di tutte le forze della città e del territorio, dalle associazioni di categoria ai partiti, dalle associazioni di cittadini ai singoli cittadini, dall’amministrazione cittadina a quella della provincia, potrà fornire un supporto di azioni ed informazioni utile ad indirizzare la Commissione parlamentare a rivedere quanto determinato con la legge 148/2011 per il tribunale di Ariano.

Per questo è determinante ribadire, innanzitutto, la scelta fatta a suo tempo dalla civica amministrazione di offrire l’utilizzo dell’immobile a costo zero. Inoltre, è essenziale ampliare l’ambito territoriale del futuro Tribunale coinvolgendo nel progetto ulteriori Comuni limitrofi, come Sturno, Gesualdo, Frigento, Bisaccia, Lacedonia ecc..

Ma, soprattutto, è vitale dimostrare al territorio che il sevizio che si allocherà nella nostra città sarà facilmente accessibile risolvendo una volte per tutte la problematica di Cardito e fornendo un servizio di parcheggio all’altezza delle esigenze.

Sappiamo che il compito è gravoso e complesso, per questo invitiamo quanti hanno a cuore l’interesse di questo territorio a svestirsi delle proprie casacche politiche, a rinunciare alle proprie bandiere e agli egoismi di parte per impegnarsi convintamente in questa battaglia.

I socialisti si dichiarano disponibili fin d’ora a tutto ciò,ponendo a disposizione tutto il loro disinteressato impegno e le proprie energie e forza“.

Sezione PSI “Ireneo Vinciguerra”

Il segretario cittadino

Pasquale Moscatelli

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Attualità

Assemblea Alto Calore Servizi, il presidente Buonopane: “Bene la designazione di De Felice. Si riparte dal nostro documento con lo stop all’aumento delle tariffe”

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“La quasi totalità dei voti dei soci presenti in assemblea per la designazione del nuovo amministratore di Alto Calore Servizi rappresenta un segnale importante di compattezza delle comunità locali. È la dimostrazione di una volontà comune di lavorare tutti insieme per salvare la società e per avere un servizio efficiente”. È quanto dichiara il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, al termine dell’assemblea di Acs nel corso della quale è stata eletta la professoressa Alfonsina De Felice per il vertice societario.

“Una figura di altissimo profilo – evidenzia il presidente Buonopane -, intorno alla quale gli amministratori presenti, senza distinzione di casacca politica, si sono ritrovati. Vanta un’esperienza importante che sarà sicuramente utile per risollevare le sorti di Alto Calore Servizi. Il senso di responsabilità ha prevalso tra i soci che hanno partecipato alla riunione odierna. Altrettanto fondamentale il voto favorevole alle linee di mandato che fanno sintesi tra il documento proposto dai sindaci che si sono riuniti nei giorni scorsi a Pietradefusi e quello che ho presentato nell’assemblea delle scorse settimane, nel quale al primo punto si chiede di bloccare l’aumento delle tariffe”, conclude il presidente Buonopane.

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Attualità

Noi di Centro,Guerino Gazzella:”Stiamo lavorando per la presentazione delle liste nelle cinque province campane“

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Siamo al lavoro, insieme al Leader Nazionale Clemente Mastella e al Segretario Regionale Pasquale Giuditta, per la presentazione delle liste nelle cinque province campane. In provincia di Avellino proporremo professionisti e persone qualificate capaci di dare risposte concrete ai cittadini su temi fondamentali come trasporti, sanità e crisi idrica. Dopo il successo delle regionali del 2020, con oltre 10.500 voti di lista ad Avellino e più di 103.000 in Campania, intendiamo rafforzare ulteriormente la nostra presenza. La segreteria politica di Ariano Irpino resta un punto di riferimento aperto a tutti i cittadini. Guardiamo con fiducia al prossimo appuntamento elettorale per migliorare il risultato e raggiungere nuovi traguardi.

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Attualità

Senza soldi non si elimina il gap Nord-Sud

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Non vi sono più dubbi, anche senza l’attuazione dell’autonomia regionale differenziata, il gap socio-economico tra le due aree del Paese è un dato conclamato, così come l’inesistenza dell’unità e della coesione territoriale. Principioche è un valore fondante della Repubblica, al quale, tante volte, Mattarella fa richiamo nel tentativo di spronare le forze politiche a renderloeffettivo e reale, senza distinzioni territoriali. 

Mentre la Meloni decanta la crescita del PIL e dell’occupazione nel Meridione superiore a quella del Centro-Nord, permangono le differenze infrastrutturali, sociali ed economiche. Nemmeno con il PNRR si è voluto iniziare ad avviare azioni concrete di equità territoriale fra le due aree del Paese. Il Meridione è privo dell’alta velocità, dei servizi sociali, del trasporto urbano su gomma e rotaia adeguato alle esigenze della vita moderna, della sanità e degli ospedali che garantiscano cure tempestive, di asili nido con personale ed ausili necessari a rendere effettiva e concretal’accoglienza dei bimbi sino a tre anni. Inoltre dal Sud, ogni anno, migrano circa 100 mila persone per lavoro ed altre decine di miglia alla ricerca di cure tempestive, senza dimenticare che la differenza del reddito pro-capite è la metà e ladisoccupazione doppia rispetto quella del Nord.

Sorge la domanda: con quali risorse economiche si potrà ridurre il gap tra il Nord ed il Sud? Tant’è che l’Italia: ha il PIL simile ad un prefisso telefonico; ha assunto impegni economici per sostenere l’Ucraina in guerra contro la Russia; dovrà restituire la quota del PNRR avuta in prestito.

I soldi per il Sud, dove li troviamo?

Or bene, se il centro-sinistra nel prossimo futuro si candida a governare l’Italia non può solo elencare i problemi che affliggono il Meridione, ma dovrà precisare con quali risorse finanziarie, associate a programmi reali e veritieri, avvierà il Paese verso l’unificazione infrastrutturale, economica e sociale, diversamente non è credibilecome forza di governo.

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