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Provincia – Protocollo di intesa tra Provincia di Avellino e Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università degli Studi di Salerno

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Martedì 5 aprile 2016 presso la Provincia di Avellino sarà firmato un protocollo d’intesa tra la Provincia e il Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università degli Studi di Salerno sul tema dell’edilizia scolastica.

Il protocollo, che sarà sottoscritto dall’Avv. Filomena Bilancio in rappresentanza del Presidente della Provincia dott. Domenico Gambacorta e dal Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile prof. Vincenzo Piluso, ha come oggetto l’attuazione di un articolato programma di scambio e di cooperazione di carattere scientifico sul tema dell’edilizia scolastica, considerando tutti gli aspetti disciplinari ad essa connessi sia con riferimento agli edifici esistenti che alle nuove costruzioni; il lavoro si concentrerà in particolare sull’analizzare l’adeguatezza del patrimonio di edilizia scolastica esistente rispetto alle esigenze – in rapida e progressiva trasformazione – della programmazione scolastica e del modo di concepire la scuola.
Il protocollo, di cui sarà responsabile per il Dipartimento il prof. Roberto Vanacore, si inserisce nelle linee di ricerca portate avanti dal Dipartimento tese ad approfondire l’adeguamento sismico, la riqualificazione e l’ammodernamento dell’edilizia scolastica esistente e la progettazione di nuovi edifici scolastici secondo principi innovativi coerenti, per quanto riguarda gli aspetti strutturali, con le moderne strategie di protezione sismica e, per quanto riguarda gli aspetti della composizione architettonica, con le progressive innovazioni nella programmazione didattica delle scuole superiori di secondo grado, con le nuove esigenze connesse all’implementazione di nuove metodologie formative e di nuovi percorsi didattici, con la valorizzazione e la possibile apertura al territorio delle strutture sportive di proprietà degli istituti scolastici e con il nuovo ruolo in ambito urbano e territoriale che gli istituti scolastici possono assumere come centri di diffusione di iniziative culturali, educative e divulgative.
L’iniziativa si colloca nel quadro di un’azione che vede l’Università di Salerno tesa a promuovere e sviluppare sempre di più rapporti con le istituzioni pubbliche operanti sul territorio per la diffusione e la valorizzazione dei risultati e delle acquisizioni della ricerca scientifica e a consolidare le attività di scambio e di collaborazione con le Istituzioni Locali al fine di promuovere e attivare programmi di sperimentazione e di ricerca di alta specializzazione finalizzati, tra l’altro, alla riqualificazione dell’ambiente costruito sulla base delle esigenze, in costante cambiamento, poste dalle utenze sociali.
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Attualità

Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Attualità

Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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Attualità

La disumanità dei governi imbelli

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È caduto il velo delle menzogne, la Flotilla mette a nudo la disumanità dei governi imbelli, interessati a mantenere attivo e florido il mercato delle armi, riconvertendo quello delle automotive, in grave crisi in Europa. La Meloni aveva criticato l’azione della Global Sumud Flotilla reputandola inopportuna e affermava: “è una fase nella quale tutti quanti dovrebbero capire che esercitare una responsabilità, attendere mentre c’è un negoziato di pace, è forse la cosa più utile che si può fare per alleviare le sofferenze dei palestinesi” e riferendosi alla Flotilla, proseguiva e rincarava la mano: “ma forse le sofferenze del popolo palestinese non erano la priorità” (Ansa e L’Espresso1 ottobre 2025).

Eppure, nei confronti di Israele, la Meloni non esprime alcuno sdegno diversamente manifestato per la Flotilla. Dimentica che era un’azione umanitaria, svolta da persone di diversa nazionalità, disarmate, indirizzata a creare un corridoio sicuro al fine di alleviare le sofferenze del popolo Palestinesedovute alla mancanza di cibo e di medicinali,provocate dalla disumanità del governo genocidario di Israele. Nulla potrà rimanere come prima, la Flotilla ha avuto il merito di aver attirato l’attenzione mediatica su ciò che accade a Gaza e sulla pulizia etnica operata da Israele. Atto esecrabile e frutto avvelenato che affonda le sue radici nel lontano 1948, costellato di odio e morte che avvelena l’esistenza degli israeliani e dei palestinesi, senza soluzione di continuità e senza una via d’uscita. Sin ad oggi, l’UE, gli USA, la Comunità Internazionale non sono riusciti a proporre una pacifica ed unitaria soluzione al tema dei due Stati e dei due popoli. Le immagini di Gaza distrutta, delle donne che piangono i bambini morti per fame o colpiti dalle bombe, hanno ferito la carne viva di milioni di persone chespontaneamente sono scese in piazza gridando lo slogan: “blocchiamo tutto”. Spero che, tutto ciò indurrà i singoli governi e la Comunità Internazionale a rimettere al centro dell’agenda politica il bene comune, oscurato dai ciechi nazionalismi e dalla ricerca del benessere personaleedonistico. I popoli hanno indicato la strada: si dia voce e speranza al senso di umanità, si dia voce e dignità ai popoli del Sud del mondo.

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