Provincia
Provincia – Liceo Classico “Colletta” di Avellino, ok all’ampliamento dello stabile. Sarà costruita una nuova palazzina

Via libera al progetto di realizzazione di un nuovo padiglione del liceo classico “Pietro Colletta” di Avellino. La Provincia ha pubblicato l’avviso per la gara d’appalto. Le offerte vanno presentate entro il 24 marzo prossimo.
L’investimento dell’Ente è pari a 1.277.271,97 euro.
L’aggiudicazione avverrà con riferimento al massimo ribasso percentuale del prezzo offerto, rispetto all’importo complessivo dei lavori a base di gara, al netto degli oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza e del costo della manodopera.
Il progetto definitivo, che risale alla fine del 2012, prevede la costruzione di una palazzina di due piani, adiacente alla palestra del plesso di via Scandone, che ospiterà aule, servizi e un auditorium da cento posti.
Il completamento dello stabile deve avvenire entro 730 giorni dall’apertura del cantiere.
L’edilizia scolastica è una delle priorità del mandato del Presidente Domenico Gambacorta.
I lavori di ampliamento del plesso del liceo “Colletta” rientrano, infatti, in un programma complessivo di interventi sugli istituti superiori. Oltre ai fondi per la nuova palazzina del “Colletta”, il Presidente Gambacorta, con proprio provvedimento del 29 dicembre scorso, ha destinato la somma di 840mila euro per la manutenzione ordinaria dei diversi plessi del territorio.
“La Provincia deve investire nella messa in sicurezza, nell’accessibilità, nell’efficientamento energetico e nella funzionalità degli edifici – evidenzia il Presidente Gambacorta – Il nostro obiettivo è fare degli istituti disseminati sui territori luoghi di cultura e di formazione aperti, sicuri e moderni. Dobbiamo dotare i nostri istituti di infrastrutture, laboratori e luoghi di formazione al passo con i tempi”.
Attualità
Forza Italia: Nessun dialogo con chi ha fatto cadere l’amministrazione Nargi. Alle regionali per fare la differenza

Si è riunita ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la segreteria provinciale di Forza Italia, allargata ai segretari cittadini e di circolo e agli amministratori. All’ordine del giorno le prossime elezioni regionali, il futuro della città capoluogo dopo la fine prematura dell’amministrazione Nargi, le elezioni provinciali e le sfide centrali nell’agenda dei territori. Una discussione lunga ed articolata dalla quale è emersa una linea chiara. In primo luogo sulla città di Avellino, dove Forza Italia rivendica con forza il sostegno garantito all’ex sindaca Laura Nargi per tentare di scongiurare una crisi incomprensibile e garantire gli interessi degli avellinesi. Ora si è aperta una fase nuova e il partito intende proseguire con determinazione sul percorso tracciato, facendo tesoro anche degli errori compiuti in passato, con l’ambizione di costruire un’alternativa finalmente adeguata alle sfide che gravano sul capoluogo, un’alternativa chiara e radicale rispetto alle logiche che hanno segnato la vicenda politica ed amministrativa avellinese nel corso di questi anni. Dunque nessun dialogo sarà possibile con chi ha determinato la fine dell’amministrazione Nargi, tradendo il patto con gli elettori e gli interessi della comunità. Tra la crisi del centrosinistra a guida Pd, ormai incapace di parlare il linguaggio dei cittadini, chiuso in logiche distanti, e il fallimento di una prospettiva civica arenata nel personalismo più esasperato, in una visione privatistica dell’agire pubblico e della rappresentanza,esiste uno spazio enorme per costruire finalmente un’alternativa credibile di centrodestra nella città di Avellino. Forza Italia si pone a servizio di questa prospettiva ricercando in primo luogo il dialogo con le forze alleate, ponendosi come riferimento agli occhi del diffuso elettorato di estrazione centrista e moderata, a tutti quegli avellinesi che cercano una via d’uscita per il capoluogo fondata su equilibrio, concretezza e buon senso. Le elezioni regionali rappresentano da questo punto di vista una grande occasione, anche per riaffermare la centralità della città capoluogo e dell’area vasta avellinese nell’agenda provinciale, per tornare a ragionare di una sola Irpinia, di un destino comune per i nostri territori, interessati da sfide distinte ma complementari. Una sola Irpinia in una sola Campania. L’obiettivo di Forza Italia è quello di mettere in campo una lista forte, capace di dare rappresentanza adeguata a tutti i territori, di tradurre in termini elettorali il grande lavoro di radicamento fatto in questi mesi. Forza Italia vuole essere il traino di un centrodestra forte e vincente. Le elezioni regionali apriranno la strada anche alle elezioni provinciali, che in assenza di novità sul piano normativo si dovrebbero tenere a dicembre. L’obiettivo non cambia, resta quello di offrire una prospettiva alternativa e autonoma di centrodestra anche per Palazzo Caracciolo, allargando ai tanti, tantissimi amministratori che da troppo tempo sono alla ricerca di un orizzonte politico in cui ritrovarsi, di un’alternativa chiara a questo centrosinistra e al civismo senza orizzonte: «Abbiamo davanti a noi sfide complesse ed entusiasmanti – ha detto il segretario provinciale Angelo Antonio D’Agostino – e abbiamo gambe e fiato per poterle vincere. Esiste una grande domanda di politica ed è a quella domanda che dobbiamo rispondere guardando agli interessi dei territori e delle comunità, parlando un linguaggio chiaro, il linguaggio della concretezza, delle proposte e delle soluzioni, facendoci carico delle sofferenze delle persone senza mai rinunciare ad indicare un orizzonte. La nostra missione è quella di restituire credibilità alla politica, di restituire una casa all’Irpinia moderata, popolare e riformista: la via maestra è quella del radicamento, del presidio quotidiano dei territori»
Attualità
Cisal, Picone: sicurezza sul lavoro, anche in Irpinia emergenza inaccettabile

“La sicurezza sui luoghi di lavoro continua ad essere un’emergenza, anche in Irpinia, come purtroppo confermano recenti fatti di cronaca. Non si tratta di fatalità, ma di una colpevole e spregiudicata disattenzione nei confronti dei lavoratori, della loro salute e della loro integrità”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.
“I dati nazionali – prosegue il dirigente sindacale – sono drammatici e inaccettabili, i peggiori degli ultimi 18 anni, per quanto riguarda il numero di vittime, una vera e propria mattanza. Dall’inizio dell’anno hanno perso la vita oltre 500 persone, in base ai rilevamenti Inail, ma in realtà sono 609 i lavoratori (al 25 luglio), compresi quelli a nero, deceduti sui luoghi di lavoro e 857 morti se si includono parzialmente gli incidenti in itinere.
Gli infortuni denunciati nel 2024 sono complessivamente 593 mila, parte dei quali invalidanti, e per il 2025 si registra una tendenza simile; in aumento invece di quasi il 10% le malattie professionali.
Anche in provincia di Avellino non di rado le condizioni nelle quali sono costretti ad operare i lavoratori, per portare a casa un salario o uno stipendio o spesso semplicemente la “giornata”, sono precarie, inadeguate, non rispettose delle norme. La sicurezza viene considerata un fatto accessorio e la vita o la salute delle persone un’astrazione o peggio ancora una variabile da mettere in gioco. Un atteggiamento incivile e criminoso, che va perseguito senza indugi.
Purtroppo le trasformazioni dei processi produttivi, con subappalti ed esternalizzazioni, finalizzate alla riduzione estrema dei costi per ottenere il massimo profitto, hanno incrementato il tasso di insicurezza e la ricattabilità di ditte e lavoratori.
Una deriva preoccupante che va contrastata mettendo in campo maggiori controlli e investendo sulla promozione della cultura della sicurezza, che non può essere ridotta ad un semplice fatto burocratico. Occorre però anche un’adeguata regolamentazione di gare e processi produttivi.
Ci sono intere categoria come gli operai edili, i braccianti agricoli, i lavoratori della logistica, gli addetti dell’indotto metalmeccanico o gli operai interinali del manufatturiero che sono esposti in maniera sistematica a condizioni di lavoro inidonee e a rischio. Con le alte temperature estive inoltre andrebbero rispettati i protocolli specifici, per evitare malori, rimasti inattuati.
Le difficoltà, poi, in cui versa il comparto industriale in Irpinia e più in generale la scarsità di occupazione sul territorio diventa una leva da utilizzare per imporre una riduzione di garanzie e di salario.
Ma nelle fabbriche, sui cantieri, nei depositi a lavorare ci sono uomini e donne, con una loro vita, una famiglia e ogni volta che si registra un infortunio o peggio ancora un decesso, viene compromessa un’esistenza, una vita, insieme al suo microcosmo”.
“E’ necessario – conclude Picone – un impegno delle istituzioni e degli organi di controllo preposti, a livello locale e nazionale, ma pure una presa di coscienza collettiva su un grave problema che ormai è diventato cronico e che non può essere più tollerato”.
Attualità
Provincia-Trasformazione digitale, 931mila euro di finanziamento dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per la migrazione dei dati agli ambienti Cloud

Il presidente Buonopane: “Altro risultato importante”
Finanziato il progetto della Provincia di Avellino per la trasformazione digitale. La Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per la trasformazione digitale ha dato il via libera all’istanza dell’Ente, assegnando risorse pari a 931.712,00 euro per la misura relativa all’ “Abilitazione al Cloud”.
L’obiettivo è di completare la migrazione del Ced (Centro elaborazioni dati) agli ambienti Cloud (cioè, l’archiviazione dati tramite internet), in linea con le disposizioni dell’Unione Europea.
La Provincia di Avellino ha già avviato attività di valutazione, pianificazione della migrazione, esecuzione e completamento della migrazione, oltre alla formazione del personale addetto.
Molti servizi cloud permettono a più persone di lavorare contemporaneamente su documenti condivisi, facilitando la collaborazione e lo scambio di informazioni. I dati archiviati nel cloud sono protetti da misure di sicurezza avanzate, come backup e crittografia, per garantire la loro integrità e riservatezza.
“Siamo soddisfatti del semaforo verde alla nostra istanza. Un altro risultato importante ottenuto – dichiara il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane -. Abbiamo colto al volo l’opportunità offerta del Dipartimento per la trasformazione digitale per completare attività che già abbiamo avviato. Da tempo, si sta operando nell’ottica della dematerializzazione dei documenti. E ciò anche con l’obiettivo di favorire il rapporto tra utenza e uffici della Provincia. In tal senso, tra le altre azioni, è stato attivato lo sportello virtuale Urp 2.0 sul sito internet dell’Ente che consente di accedere online ai vari servizi”.
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