Mettiti in comunicazione con noi

Politica

Pratola :” Dal coordinamento provinciale dell’UDC offese gratuite”.

Pubblicato

-

Da Crescenzo Pratola, riceviamo e pubblichiamo:
Il risentimento sembra dominare, ancora una volta, l’animo del coordinamento provinciale dell’Unione di Centro, non si spiegherebbe altrimenti un attacco così aspro nei miei confronti da parte di ex colleghi di partito che prima con azioni mirate contro Mainiero per fare dispettucci ad ex amici, ora, con violenza verbale, per screditare chi ha scelto di far politica liberandosi dall’autocratica imposizione di idee piuttosto che dalla condivisione delle stesse, continua a lanciare invettive, invece di impegnarsi a tutelare la nostra tartassata provincia.
Lusingato dalle attenzioni che il coordinamento provinciale dell’Unione di Centro riserva a ciò che dico e ciò che penso, lo esorto a non continuare volutamente a travisare secondo i propri comodi le mie parole e ad interpretare a proprio piacimento i miei pensieri.
Nell’intervista a cui si fa riferimento non ho detto che l’errore dell’ex sindaco Mainiero è stato quello di cambiare in corsa la maggioranza a suo sostegno, peraltro, ricordo a quanti abbiano la memoria corta, che quella stessa maggioranza fu votata da Cirillo, Bongo e Della Croce, ovvero dai tre consiglieri dell’Unione di Centro.
Io ho ribadito di essere coerentemente rimasto, a dispetto di chi cerca di metterlo puntualmente in discussione, a svolgere il difficile compito di amministrare come gli elettori hanno determinato con il loro voto; stessa cosa non può dirsi di chi ha preso l’ ORDINE di fare lo sgambetto all’A.C. di Ariano, per tutelare il tornaconto personale di qualcuno più che rispettare con senso morale e civico gli accordi pre-elettorali.
Ad oggi sono sempre più convinto delle mie decisioni e di voler continuare il percorso intrapreso con Scelta Civica e non posso fare a meno di rilevare le difficoltà alimentate dall’astio che esistono, in questa provincia, a portare avanti un dialogo tra Scelta Civica e Unione di Centro.
Il mio pensiero è per la mia città ed il mio invito al coordinamento provinciale dell’Unione di Centro è quello di dedicare maggiore tempo alla creazione di linee guida concrete, piuttosto che scrivere articoletti di basso profilo politico.
Se certi delle future scelte della cittadinanza arianese, mi domando perchè scomodarsi?
Sono convinto che la politica sia fatta di discussione e non di offese gratuite o inaccettabili imposizioni, non ci permetteremmo mai di invitare sobillamente i cittadini arianesi a NON votare per qualcuno ed a differenza di chi, non conoscendo minimante Ariano, crede di poter dare ai miei concittadini indicazioni o imposizioni, diciamo con fermezza che siamo oltremodo sicuri che la gente di Ariano ragiona perfettamente con la propria testa, il coordinamento provinciale dell’Unione di Centro questo dovrebbe averlo imparato.
La leale competizione è sui programmi, ma difficile spiegare il concetto di lealtà a chi è abituato alla menzogna.

Advertisement
Clicca per commentare

Attualità

Ciampi (M5S): Con le dimissioni di Lenzi, privati più vicini alla gestione dell’acqua

Pubblicato

-

Le dimissioni di Lenzi segnano un punto a favore dei privati. Oggi la fine dell’acqua pubblica è più vicina.
Apprezzo gli sforzi di Lenzi nella direzione di conservare l’acqua in mano pubblica, gli sono solidale e senza dubbio non mi convince l’attacco di alcuni esponenti politici che  denunciano il ritardo della governance e parlano di ritardi nel piano di ristrutturazione finanziato dalla Regione.  A caldo mi pare che la politica, intendo i consiglieri regionali e i sindaci-soci dell’Alto Calore, non hanno fatto una bellissima figura. Gettare la croce su un amministratore che comunque ha portato avanti il concordato è ingeneroso e contribuisce a confondere le idee sulla crisi attuale.  Chiederò alla Giunta Regionale quale sia la reale consistenza dei flussi finanziari arrivati nelle casse dell’Alto Calore o dei comuni soci. In tutto questo Lenzi ha lavorato sul concordato e Palomba è arrivato da pochissimi mesi: cosa ci si aspettava da questi due professionisti? Non vorrei che la manovra sia quella di spianare rapidamente la strada al privato.

Non ho sentito nessuno prendersi la responsabilità di questa situazione e non mi rassicura che a getto continuo  si facciano proposte (dal bonus, al rinvio delle decisioni  sugli aumenti) senza dare risposte chiare.
Per quanto mi riguarda continuerò a battermi per la gestione pubblica dell’acqua. L’acqua resta pubblica, va ribadito, solo se  i sindaci risponderanno davvero al loro mandato elettorale: l’interesse dei cittadini. Ciò non è accaduto fino ad oggi perchè ha vinto l’appartenenza politica e la convenienza elettorale. L’acqua pubblica e la sua gestione pubblica saranno le principali questioni che il nuovo governo regionale dovrà affrontare. Il cambio di stagione passa per una nuova   tutela dei cittadini, dell’ambiente, delle risorse locali.

Continua a leggere

Attualità

Convocazione Consiglio Comunale – Tra i punti in discussione l’emergenza idrica

Pubblicato

-

Ad Ariano Irpino il Presidente del Consiglio ha convocato il Civico Consesso nella Sala Consiliare “Giovanni Grasso” di Palazzo di Città, in seduta ordinaria, per il giorno 28 agosto 2025 alle ore 08,00 in prima convocazione e per il giorno 29 agosto alle ore 10,30 in seconda convocazione, con il seguente ordine del giorno:

Continua a leggere

Attualità

Antonio Bianco :”Senza soldi non si cantano messe, il Sud dimenticato anche dall’opposizione”

Pubblicato

-

Il gap tra le due aree del Paese è un dato assodato, negli ultimi due anni il PIL del Sud è stato più alto di quello del Nord, con risolti positivi, ad avviso della Meloni, sull’avviata, ma presunta perequazione economica fra le due aree del Paese. La realtà parla di ben altro: la spesa storica, la mancanza di servizi, il divario infrastrutturale sono fattori che, in sinergia tra loro, determinano l’impoverimento e lo spopolamento del Sud. Permane la differenza del reddito pro-capite, che è la metà, e la disoccupazione doppia rispetto al Nord. La situazione socio-economica non è per niente rassicurante, a sinistra Bonelli e Fratoianni, rappresentanti di AVS, indicano le priorità da affrontare quali: disoccupazione, scuola, università, sanità, alta velocità ferroviaria e rigettano l’idea di costruire il ponte sullo stretto. Pur apprezzando il loro operato, nulla dicono sulla mancata perequazione territoriale della spesa pubblica complessiva pro-capite sociale e infrastrutturale che, ogni anno, applicando  il criterio della spesa storica, sottrae al Sud 60 miliardi, indirizzati verso il Nord. Tiepida è la condanna dei due leader del regionalismo differenziato, riforma che, se attuata in tutti i suoi aspetti, porrebbe la pietra tombale sulla Questione Meridionale. In poche parole, Bonelli e Fratoianni citano i problemi in cui affonda il meridione senza indicare dove prendere i soldi, i tempi di intervento e le modalità di esecuzione di un programma pluriennale per la rinascita del Sud, ponte ideale tra l’Europa e le coste meridionali e orientali del mediterraneo. Inoltre il PIL italiano cresce come un prefisso telefonico, dopo il 2026 dobbiamo restituire il prestito con gli interessi di 122,6 miliardi del PNRR e occorre onorare gli impegni assunti dal governo Meloni in sede internazionale. A ciò si aggiunga che Adriano Giannola, presidente della Svimez, ritiene necessari almeno100 miliardi per la rinascita del Sud.

È finito il tempo dell’enunciazione dei problemi, occorre prioritariamente indicare le risorse finanziarie, certe e permanenti, indispensabili a mettere in atto un programma elettorale credibile che punti sulla rinascita del Sud.

Continua a leggere
Advertisement

Più letti