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Polo Enologico, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della Provincia: sospesa l’esecutivtà della sentenza del Tar di Salerno

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La Quinta Sezione del Consiglio di Stato ha accolto l’istanza cautelare della Provincia di Avellino per la riforma della sentenza breve del Tar di Salerno, concernente la gara per la realizzazione del Polo Enologico della Città di Abellinum e della Bassa Valle del Sabato.

Con propria ordinanza, il Consiglio di Stato ha sospeso l’esecutività della sentenza impugnata.

Soddisfatto il presidente Domenico Gambacorta, che sottolinea: “Non abbiamo mai voluto scavalcare nessuno. Il nostro obiettivo è realizzare il Polo Enologico di Eccellenza, di cui beneficerà la città e l’intero territorio irpino. La Provincia ha messo in campo un investimento pari a 8 milioni di euro di fondi di bilancio, che consentirà di attivare la laurea magistrale e di ospitare corsi di dottorato di ricerca. Il progetto prevede il completamento del restauro dell’edificio centrale lungo viale Italia da destinare a laboratori di ricerca, il recupero dell’edificio Ovest lungo viale Italia che diventerà un museo multimediale e dell’enoteca regionale, con locali conto terzi per servizi di analisi e ricerca di supporto alle aziende locali della filiera del vino, laboratori di ricerca ed aule docenti, la costruzione di un nuovo corpo da utilizzare come aula magna, sala convegni e seminari didattici, nonché a centro sperimentale di micro-vinificazione”.

“L’Amministrazione Provinciale di Avellino – spiega l’avvocato Vincenzo Barrasso, che ha rappresentato l’ente davanti al Consiglio di Stato – è stata costretta a difendersi in quanto ha subìto il ricorso e la sentenza del Tar Salerno, che riteniamo ingiusta. I giudici amministrativi di primo grado crediamo non abbiamo valutato correttamente la questione. Per tale motivo, abbiamo provato a correggere quella decisione. Il Consiglio di Stato, con l’ordinanza cautelare, ha condiviso le nostre perplessità. Questo ci soddisfa e consente alla Provincia di riprendere l’iter per la gara d’appalto che era stato interrotto e di realizzare un intervento strategico per la vita culturale e produttiva di tutta l’Irpinia”.

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Attualità

Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania

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Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.

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Attualità

La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Attualità

Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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